“Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo”. Quando lessi questa frase di Charles Dickens, mi piacque subito perché la trovai innegabilmente vera. Non so se tutti noi abbiamo una persona del genere nella nostra vita, ma io di sicuro sì. E sei tu.
Te che ho incontrato ormai 13 anni fa e proprio oggi su Facebook una ragazza che entrambi conosciamo virtualmente, ma nessuno dei due di persona, mi ha scritto: “Eh, ma mi sa che tu hai ancora la stessa faccia da ebete di quando l’hai conosciuto anni fa!”, alludendo a quanto potessi essere innamorata. Te che la vita non finisce mai di prendere a schiaffi, ogni volta barcolli sì, ma resti in piedi, inarrestabilmente. Te che hai sogni grandi e bellissimi e io dico che ce la faremo a farli diventare realtà tutti, ma tutti tutti. Te che hai paura del futuro – un po’ come tutti – ma forse un pochino di più, visto che la vita ti ha già colpito più volte sotto la cintura. Te che ti stresso e ti rompo, e tu nonostante tutto, ci sei sempre e con un sorriso gigante, solo per me. Te che mi sopporti, quando sono rognosa e capricciosa e inversa e sclerata e ci provi sempre a riequilibrarmi il mondo. Te che a volte esagero quando ti dico che è difficile farti il doppio regalo, visto che sei nato sotto Natale…
Ma sai che c’è? C’è che non saresti potuto nascere proprio in nessun altro periodo dell’anno: tu – come dice il tuo nome – sei un dono di Dio, un dono dal cielo, per chi ti conosce e chi ti incontra, avendo la fortuna poi di averti nella sua vita.
E allora, nel giorno del tuo compleanno, in cui il regalo dovrei fartelo io, ti dico Grazie, invece, per farti tu dono nella mia vita, giorno dopo giorno, per essere tu “il regalo mio più grande”, come cantava il buon Titti Ferro. Non c’è gioia più grande che essere motivo di gioia per gli altri. Che ti possa tornare indietro per cento volte cento.
E allora auguri Amore mio, buon compleanno!
E io piango. Auguri!
E io ti ringrazio e ti abbraccio!
Un bacione, cara Valeria!