L’altra sera io e il mio fidanzato siamo stati invitati a casa di R. e P. per la consegna delle partecipazioni. Sì, una delle mie più care amiche d’infanzia si sposa tra qualche mese e sì, io avrò un altro matrimonio a cui partecipare e non posso che esserne più felice.
R. ed io ci conosciamo da 24 anni ormai. All’asilo insieme, eravamo sempre pappa e ciccia, inseparabili. Non proprio dal carattere semplice, R. è una persona schietta, riservata, senza troppi giri di parole, che se non le vai bene come persona non ci mette troppo a fartelo capire, una che preferisce rimanere da sola che circondarsi di falsi amici. Entrare a far parte del suo cerchio della fiducia non era e non è tuttora facile. Eppure. Nonostante la vita ci abbia separato, perché portato su strade diverse sin dai tempi delle superiori, non ci siamo mai perse di vista, e a ogni abbraccio sento che l’affetto che ci unisce è davvero sincero e profondo.
Tra cinque mesi R. si sposerà in chiesa. Perché questa precisazione? Perché, di fatto, lei è già la signora T., avendo già celebrato le nozze in Comune in fretta e furia quasi due anni fa. Fece tutto di nascosto, tant’è che neppure io lo sapevo e lo venni a sapere solo in seguito, grazie alle cosiddette ‘voci di paese’. Quando glielo dissi, lei mi spiegò che voleva una cosa riservata, senza troppi manifesti e per farsi perdonare, mi promise che al matrimonio ‘vero’, con tanto di ricevimento e abito bianco, sarei stata in prima fila.
Ed eccomi qui, con la sua partecipazione in mano. Continuo a girarla e rigirarla, a scrutarla. E mi immagino come sarà il matrimonio. Lo celebreranno in un altro paese, in una chiesetta di frazione, piccola e raccolta, lontano da occhi indiscreti. Il ricevimento sarà in un agriturismo, cucina semplice ma verace, natura intorno e stretto legame con le proprie radici. Se ci pensate bene, una partecipazione dice già tutto di noi e racconta già la nostra favola d’amore. Dove ci sposeremo, dove festeggeremo, con chi, da dove veniamo… Ci sono tutte le informazioni per capire la storia dei due innamorati, le loro vite. Alla fine, partecipazione significa prendere parte a qualcosa, ma anche svelare una parte di noi a chi amiamo, lasciar loro intuire di che pasta è fatta la nostra gioia e condividerla.
La partecipazione di R. non poteva che essere così: semplice, senza troppi fronzoli, schietta. Nessun disegno, nessun ghirigoro. Solo un rivestimento in plastica, una sorta di guscio a proteggere il prezioso messaggio all’interno, quello che solo pochi fortunati hanno il privilegio di poter scoprire. Proprio come lei.
Beh, a questo punto, tra 5 mesi ,voglio il post sul come è stato il matrimonio di R.! Mannaggia alla curiosità… baci a te Francesca!
Che dire… tanti auguri a R. e T.!! e come ha ben detto Lorena, tra 5 mesi vogliamo un post sul loro matrimonio 🙂 baci
Son qui per questo! 😉 Ciao Lori, ciao Anna!