Eccoci con una nuova puntata della nostra rubrica più seguita e letta: “Startup Mon Amour”, il viaggio alla scoperta di realtà innovative legate al mondo del wedding e delle donne in generale, ideato da #Giovaniconlapiva.
Oggi la nostra Carolina fa quattro chiacchiere con Elisa Guidarelli, la dog business coach! L’aveva incontrata già nel 2016 e subito è diventata un’amica. Iniziò con un’attività speciale, nata nel 2010, Wedding Dog Sitter, 1° servizio in Italia di dog sitting professionale per matrimoni. Carolina è andata a vedere come è cresciuto il servizio proposto da Elisa. Ecco cosa ha scoperto.

Elisa, ripresentati (se mai ce ne fosse bisogno!): “Da 20 anni nel mondo della cinofilia, nasco come toelettatrice e nel 2010 ho fondato Wedding Dog Sitter, creando una nuova figura professionale. Dopo tanti anni in questo settore così difficile ho deciso di creare Dog Business Revolution, la 1° azienda di formazione di marketing strategico e vendita specifico per i professionisti cinofili in Italia. Insegnando il “Metodo Guida”, che mi ha permesso di portare al successo Wedding Dog Sitter, l’obiettivo è evitare a chi come me ama i cani più di ogni altra cosa e ci lavora, di commettere errori, di perdere tempo e soldi, brancolando nel buio in un mercato molto competitivo. Ho uno scopo fondamentale: far capire la grande importanza di questo settore, educando e sensibilizzando l’Italia alle professioni cinofile, diventando più dog friendly”.

Mi spieghi, più nello specifico, come nasce Dog Business Revolution, e cos’è precisamente?: “Dog Business Revolution è l’unico evento in Italia di formazione per il marketing strategico e la vendita applicato esclusivamente alle realtà cinofile. Durante l’evento come Dog Business Coach aiuto i professionisti del mondo cinofilo a migliorare le proprie strategie di marketing, per esempio come rapportarsi con i clienti, come differenziarsi e come far percepire il valore del proprio lavoro. In sostanza, da lavoratore individuale a imprenditore di successo”.

Dog Business Revolution è una sorta di business school per gli esperti del settore cinofilo. C’era l’esigenza?: “Assolutamente sì, soprattutto se si vuol fare il passaggio da lavoratore a imprenditore. A differenza di tutti i corsi di formazione, che mirano solo a insegnare come lavorare con il cane e non spiegano come creare business con il lavoro, né come rapportarsi da professionista con chi acquista il servizio, io insegno le strategie di successo per far diventare i professionisti la mente strategica della propria azienda e per dare una mappa, una guida concreta a chi ha già o vuole aprire un’attività nel mondo cinofilo, ma non sa come fare”.

Quanti sono oggi gli educatori e gli istruttori cinofili? Quali categorie?: “Dalle stime recenti a oggi sono circa 5000 gli educatori e gli istruttori cinofili, ma quando parliamo di esperti di questo settore non possiamo non considerare le migliaia di dog-sitter e dog-walker, toelettatori, wedding dog sitter e tantissime altre idee e servizi dedicati ai nostri amici a quattro zampe”.

Chi vuole aprire un’attività nel mondo cinofilo, ma non sa come fare, si rivolge a te. Come procedi?: “È un po’ riduttivo spiegarlo in poche righe, ma viene affrontato un percorso di startup insieme che parte dall’analizzare il mercato, le skill e la preparazione del professionista andando a scovare la nicchia differenziante che è possibile aggredire, posizionando il nuovo brand”.

L’Italia è dog friendly?: “Lo sta diventando, io stessa negli ultimi vent’anni ho davvero visto un cambiamento di mentalità, anche se c’è ancora tanta strada da fare. Lavorare con i cani spesso non viene percepito come un vero e proprio lavoro in Italia, ma io credo che se ci mettiamo insieme, tutti i professionisti cinofili, riusciremo a far capire l’importanza del nostro lavoro e accelerare il processo che porterà l’Italia a essere un Paese al 100% dog friendly, sia nel rispetto del cane, sia nel rispetto di chi ha trasformato la sua passione per questi animali in un lavoro”.

I professionisti del settore chiedono di riconoscere l’importanza del proprio lavoro, anche dal punto di vista fiscale?: “Assolutamente sì, c’è una forte esigenza da parte di questo settore di essere riconosciuti e di avere un albo che certifichi le professioni”.

Nel 2016 Wedding Dog Sitter ha aperto i primi franchising. Oggi il franchising a che punto è? È stato difficile replicare le stesse dinamiche dal punto di vista contabile – fiscale in regioni diverse, avendo a che fare con enti uguali ma diversi dal punto di vista organizzativo?: “Il franchising l’ho volutamente chiuso lo scorso anno, era un business model pesante e poco sicuro per mantenere il mio brand forte e di qualità. La parte più difficile è trovare persone con mentalità imprenditoriali pronte a seguire dei protocolli e manuali operativi ben precisi. Difatti adesso è possibile collaborare con Wedding Dog Sitter solo passando per Dog Business Revolution e accedendo a un percorso di studi avanzato”.

Ora ci rileggiamo a metà dicembre: che realtà ci farà scoprire questa volta la nostra Carolina? Stay tuned e lo scopriremo presto!
Chi è Carolina: Carolina Casolo, ovvero #carolinaconsulente, è una consulente un po’ atipica, che ama poter assistere aziende o persone fisiche che iniziano una propria attività seguendo un sogno, fornendo punti di vista differenti e trovando soluzioni innovative per rispondere alle sempre più particolari esigenze dei clienti. Ecco da dove è nato il suo interesse per il settore del wedding e in particolare per le startup. È la founder di #giovaniconlapiva, la società di servizi e consulenze dedicata ai giovani under 35 che si approcciano al lavoro autonomo.
No Comment