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settembre 20, 2019

Ella & John

  • Gineforum

Avete mai provato a immaginarvi senza accanto la persona che amate? Probabilmente no. Si sta insieme, ci si sposa, si progetta un futuro proprio con la prospettiva dell’immortalità, come se in due si potesse sconfiggere la morte o quantomeno questa potesse arrivare in là negli anni. Da giovani mai si arriva a pensare: cosa farei se lui non ci fosse più?

Ebbene, ieri sera ho visto per la seconda volta il film “Ella & John”, la storia di una coppia di quasi ottantenni che parte per un viaggio in camper, il loro ultimo viaggio insieme. Lui – malato di Alzheimer – ha il fisico, lei – malata di cancro – ha la testa: in due si completano, ora proprio letteralmente. L’uno senza l’altro son perduti, e non solo fisicamente. L’uno senza l’altra non potrebbero esistere.

Ho pianto, e tanto. Perché sebbene abbia 50 anni di meno dei protagonisti conosco bene quell’ineluttabile sensazione di fine e di abbandono, se l’altro non dovesse più esserci. Ogni fottuto giorno, la paura bussa alla mia porta, ma io mi faccio forza sul presente che abbiamo, ché saper vivere il qui e ora è un gran dono quando le lancette del tempo scorrono più veloce.

“Sai cosa mi piace dello stare con te John? Che i nostri silenzi non sono mai imbarazzanti. Che non c’è mai bisogno di dire qualcosa per forza”, dice Ella a suo marito, mentre stanno pranzando. Ecco, la bellezza dello stare in silenzio è un privilegio dell’amore: si sta in silenzio senza imbarazzo solo con chi si ama davvero.

Ed è proprio questo che mi mancherebbe, i nostri silenzi perfetti: perché restare in silenzio da sola, senza averlo scelto, è la cosa che più mi spaventa del domani.

Immagine tratta dal film “Ella & John”
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by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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