È stato qualche settimana fa. È successo, così, all’improvviso. Ho aperto l’agenda, lì dove segno i regali di Natale. I primi erano sempre quelli per te. Compleanno e Natale, mi andava via la tredicesima che non ho mai avuto. Ho richiuso l’agenda con un groppo alla gola che non ti dico. Ho realizzato che non ci sarebbe stato nessun compleanno. Il Natale sì, quello arriva sempre. Ma che cazzo di Natale, però. La tredicesima che non ho mai avuto sarebbe rimasta intatta. Per chi? Sono le 00.30 del 15 dicembre. Ho passato metà serata sul divano in silenzio a leggere un libro che mi parla di me senza di te, poi mi sono addormentata per la stanchezza, poi mi sono risvegliata di colpo e ho ricominciato a piangere, poi mi è venuto da vomitare. Fanculo, Teo. Non avevi alcun diritto di lasciarmi sola, non dopo avermi illusa che non l’avresti mai fatto. Mi avevi promesso che saresti guarito, che saremmo…
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Io non sono madre
Io non sono madre. Ma Qualcuno un anno fa ha deciso che lo sarei diventata comunque, mandandovi qui su questa Terra. Perché di notte mi sveglio a ogni minimo rumore o abbaio proveniente dalla cucina dove dormite. La mattina mi sveglio all’alba per farvi uscire. Quando siete scappate vi ho seguite in capo al mondo, a costo di farmi venire un infarto. E ogni volta che vi ho riportate a casa, ho pianto come una fontana. Quando siete state operate son stata in pensiero, come per il vostro papà. Quando c’è da portarvi in clinica, mi siedo nel baule insieme a voi per tenervi buone. La notte prima di mettervi a letto vi do il bacino della buonanotte. Quando sono in bagno, non ho privacy, perché voi siete con me. Quando giocate, mi perdo per minuti a guardarvi. Prima di addormentarmi, parlo sempre di voi col papà. E quando correte da lui per baciarlo, mi si riempie il cuore di…
Buon compleanno, Buzz!
Tutto l’amore che ci hai donato è ancora qui con noi. Grazie per averci insegnato la leggerezza del cuore. Buon compleanno Bubù, oggi sarebbero stati 15.…
La casa sulla roccia
Abbiamo tutti paura di invecchiare. Quando facciamo gli anni, la frase più ricorrente è: “Stavo meglio gli anni scorsi”. Gli acciacchi, la perdita di lucidità, la minor resistenza e vigore… Fa paura vedersi cambiare. Ma tu no, tu hai voglia di scoprire come sarà con i capelli bianchi e la schiena curva. Ogni volta rimproveri chi si lamenta dell’età, rispondendo: “Invecchiare è una conquista e un privilegio, ringraziate per ogni compleanno che passa”, rimettendo nella giusta prospettiva noi e le nostre inutili lamentele. Hai rimesso in carreggiata tanto di me. Ero una che pensava solo alla carriera, ma poi cosa me ne faccio di un lavoro prestigioso se non ho una famiglia dove tornare? Ero una che pensava solo ai soldi, ma poi che me ne faccio se non ho con chi condividere emozioni e ricordi? Ero una che si lamentava del tempo che scorre, ma poi ho capito che è bello svegliarsi ogni giorno più vecchi se si ha…
Siate luce
“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”. Giovanni 1, 9 Sapete qual è stato il complimento più bello ricevuto quest’anno? Tu illumini, porti la luce, mi dissero. Che voi crediate o no, che pensiate che sia Babbo Natale o Gesù Bambino a portare i doni, che preferiate credere nella forza di una preghiera o di un pensiero positivo, non importa: non potete non credere nella forza di un sorriso. Un sorriso disinnesca la cattiveria e la negatività, contagia chi lo riceve e invoglia a sorridere, illumina la giornata, aiuta a superare le difficoltà, minimizza i problemi, accende la voglia di vivere, rende leggera l’anima. Tutti abbiamo dentro di noi la luce, anche quando tutto intorno è buio. Basta non lasciare che la cera smorzi quel piccolo lumicino che è la nostra speranza. Di poter cambiare le cose, di poter fare la differenza. Abbiamo tutto ciò che serve dentro di noi per fare di questa Terra…
Vita ai giorni, giorni alla vita
E così un altro anno è passato. E io che non ho mai amato festeggiare il mio compleanno, mi ritrovo ad amare di festeggiare il tuo. Perché è una conquista, un dono vero, un miracolo. Proprio l’altro giorno mi hai detto: “Con tutto quello che può succedere, cascasse il mondo, ma io il mio compleanno lo voglio celebrare, perché so solo io la fatica che faccio ogni giorno per arrivare a mettere un’altra candelina sulla torta!”. Si fa fatica a stare al mondo, è vero, Amore mio, ma tu hai il dono raro di farmi dimenticare di tutto: dei sacrifici, del sudore, delle lacrime, della paura che tutto possa finire da un momento all’altro. Ho scorso le tue foto in cerca di quella giusta da abbinare a questo testo e ho scoperto qual è il tuo superpotere: non ce n’è una in cui non sorridi. Anche in quelle dietro le quali si celavano momenti di sconforto e stanchezza, tu guardavi…
La magia del Natale
Sono le 18.30 dell’antivigilia e sono ancora al pc a lavorare. È stata una giornata di imprevisti da risolvere, di telefonate non risposte, di lavori monotoni, così come nelle ultime settimane. Niente a che fare con il Natale, insomma. Eppure. Proprio oggi ragionavo sulla magia di questo periodo: le luci accese, il camino che riscalda la casa, i regali sotto l’albero, le musichette che riempiono l’aria di gioia… Sembra facile vedere la magia, eppure tanti sono ciechi a questo richiamo. Perché forse non basta. Non basta cercare di crearla, la magia bisogna averla dentro nel cuore. E se il cuore è schiacciato da un macigno che ne rallenta il battito? Allora bisognerà volerlo un po’ di più. Oggi una mia amica mi scriveva che anche quest’anno il Natale non lo sente perché ha il cuore pesante. Non può immaginare quanto la capisco: il mio cuore ultimamente è affaticato e mezzo azzoppato dalle mille preoccupazioni, eppure proprio questo mi ha spinto…
Leggeri, mai vuoti
Fine anno, tempo di bilanci. Conversazione tra me e una mia carissima amica: “Sono un po’ pensierosa”. “Come mai?”. “Bilancio di fine anno. Devo ancora tirare le somme: per certi versi è stato un anno positivo perché cambiamenti personali e passi in avanti ne ho fatti e sono soddisfatta di questo; per altri, invece, mi sembra di non aver niente di concreto in mano di concreto, come alla fine del 2014”. “Ovvero?”. “Fare progetti con qualcuno, una casa mia, una famiglia…”. “Ora che sei cambiata tu, sei anche pronta per prendere in mano la tua vita, devi solo ancora un po’ imparare a lasciare andare il passato”. “Dici?”. “Dico. È come un armadio zeppo di cose, il nuovo non c’entra. Lo stesso la vita”. “Sì, forse hai ragione”. “Fidati. Io ogni tot faccio un bel repulisti nell’armadio, nell’agenda, tra le mail, nella vita”. “Che criteri usi per fare pulizia?”. “Ciò che non mi serve più, che non uso da tempo,…
T(c)redici
Prova. Prova a immaginare di fare un passo nel vuoto, sorretto solo da un filo finissimo. Di affacciarti dalla rupe e di avere davanti un’altra montagna da raggiungere, l’obiettivo, la meta. Ma l’unico modo per poterla raggiungere è quel filo: una corda, robusta per poterti sostenere, ma troppo poco larga per garantirti l’equilibrio. Vedi dove devi arrivare, ma devi trovare il coraggio di arrivarci, l’incoscienza di muovere quei passi, uno dopo l’altro, avendo fede che la corda non si spezzi e che il tuo equilibrio sia abbastanza buono per non cadere giù. È così che, sudando copiosamente e tirando grandi respironi, chiudi gli occhi e ci provi: ti hanno insegnato che per rimanere in equilibrio non bisogna mai guardare giù, mai abbassare gli occhi, ma fissare sempre dritto davanti a sé, alla meta. E soprattutto che non bisogna titubare mai, ma dopo lo slancio iniziale, lanciarsi, andare, non fermarsi. Ma la paura di fallire, di cadere giù è troppa. È…
Dono di gioia
“Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo”. Quando lessi questa frase di Charles Dickens, mi piacque subito perché la trovai innegabilmente vera. Non so se tutti noi abbiamo una persona del genere nella nostra vita, ma io di sicuro sì. E sei tu. Te che ho incontrato ormai 13 anni fa e proprio oggi su Facebook una ragazza che entrambi conosciamo virtualmente, ma nessuno dei due di persona, mi ha scritto: “Eh, ma mi sa che tu hai ancora la stessa faccia da ebete di quando l’hai conosciuto anni fa!”, alludendo a quanto potessi essere innamorata. Te che la vita non finisce mai di prendere a schiaffi, ogni volta barcolli sì, ma resti in piedi, inarrestabilmente. Te che hai sogni grandi e bellissimi e io dico che ce la faremo a farli diventare realtà tutti, ma tutti tutti. Te che hai paura del futuro – un po’ come tutti –…