Abbiamo tutti paura di invecchiare. Quando facciamo gli anni, la frase più ricorrente è: “Stavo meglio gli anni scorsi”. Gli acciacchi, la perdita di lucidità, la minor resistenza e vigore… Fa paura vedersi cambiare. Ma tu no, tu hai voglia di scoprire come sarà con i capelli bianchi e la schiena curva. Ogni volta rimproveri chi si lamenta dell’età, rispondendo: “Invecchiare è una conquista e un privilegio, ringraziate per ogni compleanno che passa”, rimettendo nella giusta prospettiva noi e le nostre inutili lamentele. Hai rimesso in carreggiata tanto di me. Ero una che pensava solo alla carriera, ma poi cosa me ne faccio di un lavoro prestigioso se non ho una famiglia dove tornare? Ero una che pensava solo ai soldi, ma poi che me ne faccio se non ho con chi condividere emozioni e ricordi? Ero una che si lamentava del tempo che scorre, ma poi ho capito che è bello svegliarsi ogni giorno più vecchi se si ha…
Tag Of eternamente grata
Io sono vetro
Un mese fa ho deciso di fare una cosa per me. Un mese fa la mia vita non era ancora stata stravolta. L’ennesima volta. Un mese fa mi sono messa a dieta. Ma non per dire. Mi sono messa a dieta. Seriamente. In questo mese ci sono state alcune volte in cui mi sono detta: “Ma proprio adesso che sei più fragile ti metti a privarti della gioia del cibo?”. Sarebbe stato facile cedere alle tentazioni. Eppure. Oggi mi hanno detto che dimostro 26 anni al massimo, che sono una brava professionista, e il dietista mi ha fatto i complimenti più volte, dicendomi: “Sei stata bravissima, hai perso 5 kg di massa grassa in un mese, brava”. Uscendo dallo studio, mi sono messa a piangere: perché in questo mese solo Dio sa quanto bene mi avrebbe fatto un piatto di carbonara, ma ho deciso di fare una cosa per me. E brava me lo dico da sola: perché quando ero…
Accendete il Natale
Quest’anno sto faticando e non poco a sentire lo spirito del Natale, nonostante tutt’intorno sia già festa. E non perché voglia fare la bastian contrario. Ma ultimamente la vita mia e di chi amo è una strada inerpicata e faticosa, piena di rovi e pericoli. Il fatto di non sapere come arriveremo a Natale, e come lo festeggeremo, mi inquieta. Perché per me Natale son le piccole tradizioni che in questa vita abbiamo creato insieme e che la malattia sta provando a portarci via. Anche stamattina pareva cominciata nel peggiore dei modi – Nara è scappata, causando un crepacuore a me e una caduta a mio suocero -, ma poi la giornata ha preso una piega diversa, con un complimento da parte di una collega e con una mail di una persona che ha rispettato la parola data, facendomi un regalo enorme. E poi c’era il sole, dopo giorni di pioggia. E una giornata di sole non può essere una…
Tornare indietro non è mai stata un’opzione
E sono 17. La domanda che più mi sono sentita porre in tutti questi anni è stata: “Ma come avete fatto?”. Lasciate che vi racconti una storia. L’altro giorno abbiamo deciso di raggiungere una malga in quota. Le previsioni meteo non erano delle più rassicuranti, ma ci siamo vestiti e siamo partiti. Dopo qualche km, ha cominciato a rannuvolarsi e a tuonare in lontananza. Dapprima ha iniziato a cadere qualche goccia leggera. “Dobbiamo tornare indietro?”. “Ma no, sarà un piovasco di montagna”, mi ha risposto Teo, piedi piagati dalla chemio e un ginocchio fuori uso. Così proseguiamo, fino a che le gocce non si intensificano. Facciamo appena in tempo a indossare i kway e a ripararci sotto un capanno, che vien giù il finimondo: acqua a catinelle e vento. Sotto al bivacco non eravamo soli, c’erano altri turisti, ma tutti meglio equipaggiati di noi: scarponcini da trekking, calze tecniche, kway professionali, ricambio asciutto, zaini impermeabili e ombrelli. Noi scarpe da…
Lo stretto necessario
“Le campagne in fiamme I primi baci Gli atti di dolore I panni stesi ad asciugare al sole Lo stretto necessario”. Levante descrive così lo stretto necessario. Io restringo ancora di più il campo. Tu.…
Il senso della vita
La cosa che tutti notano e che salta di più all’occhio durante le presentazioni di Teo è il suo sorriso, caldo, onnipresente e insolito. L’altro giorno durante la presentazione a Verona la nostra amica Marianna gli ha ricordato una cosa che gli dissi io qualche tempo fa: “Tu ti sei salvato così tante volte che nemmeno te ne rendi conto”. Lui si è emozionato, poi ha proseguito: “Anni fa, a un corso di scrittura creativa, la prof ci raccontò di uno scrittore fallito, che non aveva venduto nemmeno una copia del suo romanzo. Lui però era felice perché quel romanzo piaceva a sua moglie. Ebbene, tutti i miei compagni di corso, compresa la prof, schernivano quello scrittore, ma io mi sentivo l’unico dalla sua parte, l’unico in grado di capirlo, perché anche io come lui faccio tutto per la donna che amo: se piace a lei ciò che faccio, io sono felice e appagato“. Poi, mi ha guardato e ha…