Ieri sono andata sotto alla grande quercia, che ora è anche un po’ mia. Ho messo su la playlist, quella che ho dedicato a Teo, e mi sono lasciata cullare un po’. All’improvviso, si è alzato un vento forte, e le foglie di palma accanto a me hanno cominciato ad accarezzarmi delicatamente. Ho sentito dei brividi, forti, lungo la schiena. Perché è da tanto che nessuno mi accarezza più. Mi mancano le sue dita affusolate su di me. Non credo a chi dice che del sesso si possa fare a meno o a chi dice che sta bene anche senza. Il desiderio è una cosa seria. Due corpi non diventano un’anima sola solo con le parole. Perciò chi può, appena può, costruisca insieme all’altro il suo tempio. Non per niente si dice “fare l’amore”.…
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Dalla parte giusta del letto
Siamo tornati. Dalla nostra mini vacanzina, intendo. Ci siamo portati dietro i nostri sorrisi, le nostre foto, i nostri abbracci, i nostri baci, i nostri pranzi e cene preparate con quello che c’era nel frigo, la presenza rassicurante dell’altro nel corso della giornata, le nostre discussioni, i nostri mano nella mano. Siamo tornati da solo un giorno e già spuntano fuori i problemi. Non che là non ne abbiamo avuti, di problemi. Anzi. Ma essere insieme vuol dire averli risolti già per metà. Oggi sono qui, sola, con la testa che gira, dovrei scrivere ma non riesco, avrei bisogno di lui vicino per sentire che tutto potrebbe andare già meglio per il fatto che lui è lì di fianco a me. Solo l’altro ieri abbiamo avuto una discussione pesante, quelle in cui senti di aver sbagliato, quelle in cui ti senti una merda perché sai che in parte lui ha ragione, quelle in cui lui per un attimo non ti…
A letto, cercandosi le mani
Ultimamente non dormo bene. Troppi pensieri per la testa. Mi corico, mi rilasso e la mia mente va, vaga tra i pezzi che dovrò scrivere l’indomani, le cose che dovrò fare, chi dovrò chiamare, le mail che dovrò mandare, le preghiere da dire affinché i miei affetti stiano sempre bene… Insomma, ora che prendo sonno, è sempre ormai notte fonda. Sapete quando è stato l’ultimo sonno beato e sereno che mi sono fatta? Qualche sera fa, quando mi sono addormentata da seduta in una posizione scomodissima sul divano di Teo, con la testa appoggiata al suo petto, le sue braccia intorno a me… e il suo ginocchio nella schiena. Eppure ho dormito per due ore, che mi sono parse lunghissime e che mi hanno rigenerato. Tornare poi a casa, sotto la pioggia e infilarmi in un letto troppo freddo è stato traumatizzante. E non c’entrano l’inverno, le basse temperature o l’umidità che ti entra nelle ossa. No, la notte è…