Ieri sono andata sotto alla grande quercia, che ora è anche un po’ mia. Ho messo su la playlist, quella che ho dedicato a Teo, e mi sono lasciata cullare un po’. All’improvviso, si è alzato un vento forte, e le foglie di palma accanto a me hanno cominciato ad accarezzarmi delicatamente. Ho sentito dei brividi, forti, lungo la schiena. Perché è da tanto che nessuno mi accarezza più. Mi mancano le sue dita affusolate su di me.
Non credo a chi dice che del sesso si possa fare a meno o a chi dice che sta bene anche senza. Il desiderio è una cosa seria. Due corpi non diventano un’anima sola solo con le parole. Perciò chi può, appena può, costruisca insieme all’altro il suo tempio. Non per niente si dice “fare l’amore”.

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