Ultimamente non dormo bene. Troppi pensieri per la testa. Mi corico, mi rilasso e la mia mente va, vaga tra i pezzi che dovrò scrivere l’indomani, le cose che dovrò fare, chi dovrò chiamare, le mail che dovrò mandare, le preghiere da dire affinché i miei affetti stiano sempre bene… Insomma, ora che prendo sonno, è sempre ormai notte fonda. Sapete quando è stato l’ultimo sonno beato e sereno che mi sono fatta? Qualche sera fa, quando mi sono addormentata da seduta in una posizione scomodissima sul divano di Teo, con la testa appoggiata al suo petto, le sue braccia intorno a me… e il suo ginocchio nella schiena. Eppure ho dormito per due ore, che mi sono parse lunghissime e che mi hanno rigenerato. Tornare poi a casa, sotto la pioggia e infilarmi in un letto troppo freddo è stato traumatizzante. E non c’entrano l’inverno, le basse temperature o l’umidità che ti entra nelle ossa. No, la notte è insonne e gelata perché nel letto non c’è lui.
Non c’è camomilla o tisana che tenga: niente per me funziona da tranquillante come le braccia dell’uomo che amo attorno a me. Mi piace stare a letto: la mattina prima di alzarmi ci impiego almeno mezz’oretta perché adoro il tepore sotto al piumone, a letto puoi lavorare, puoi leggere, guardare la tv, fare colazione. Ma niente di tutto questo è bello quanto farlo insieme alla persona che ami. È bellissimo anche ascoltare i lampi e i tuoni di un temporale o guardare la neve che scende dalla finestra. Ma non da soli.
Perché il letto è un luogo di condivisione, che sia ad una o a due piazze. Il momento più bello della giornata è quando ci si ritrova a letto e ci si racconta la vita, i sogni e i pensieri delle 24 ore appena trascorse; quando ci si sfoga e insieme si trova la soluzione ad un problema; quando si chiariscono le proprie posizioni per evitare incomprensioni; quando si fa l’amore, perché si ha bisogno l’uno dell’altro. Andare a letto insieme significa anche solo addormentarsi abbracciati e sentire il suo respiro addosso, quello sbuffo regolare e lento che ti culla l’anima e ti fa abbandonare i sensi.
Mia nonna diceva sempre che il segreto perché un matrimonio funzioni è andare d’accordo a letto, aver voglia di fare le stesse cose tra le lenzuola ed evitare di addormentarsi arrabbiati. “Anche quando avevamo litigato, ci cercavamo sempre le mani sotto le coperte e inevitabilmente poi passavamo le ore seguenti a parlare e a chiarire la situazione”. La stessa cosa che mi disse Teo dieci anni fa, la prima volta che litigammo. Io pensavo che facesse figo girare i tacchi e sbattere le porte, come si vede nei film, che ti facesse sembrare il più forte. E invece nella realtà bisogna stare attenti a chiudere le porte dietro di sé, perché alcune potrebbero non riaprirsi più. Parlare, riappacificarsi, chiarire. Subito. Ecco cosa ho imparato in questi anni dalla mia storia con Teo e da quella dei miei nonni. E andare a letto, benedicendo la persona che sta al tuo fianco perché hai avuto la forza di aprirti con lui e non piena di rancore e di pensieri che il tuo orgoglio ti ha impedito di tirar fuori.
Perché la maturità di una coppia, la voglia e il coraggio di stare insieme non si misurano nelle volte in cui uno dei due ha fatto la voce grossa e l’altro gli ha girato la schiena a letto, piangendo lacrime amare sul cuscino, ma in quelle nelle quali nonostante le cose dette o fatte, uno dei due ha trovato la forza di far posto all’altro nella propria metà.
bello bello il tuo posto francesca, ne condivido ogni sillaba
leggo il tuo post e capisco che tu, amica mia, provi le mie stesse sensazioni. Solo che ho unp’inquietudfine in più: non so se Luca è “quello giusto”, non so esattamente il mio posto quale sia… insomma, ma a trent’anni non si diventa più sicure? perfavore, apri la posta del cuore? così t’invado la casella. Ringrazio anticipatamente.
Grazie La Mitologina: la cosa più bella per me è sapere che le cose che sento e che scrivo sono condivise. Un abbraccio a te!
@Mery: tesoro mio, la aprirei volentieri, ma temo che tu potresti essere la mia unica corrispondente! 😛 A parte gli scherzi, sempre disponibile per te, per parlare dei nostri dubbi, dei nostri amori e dei nostri sogni. Ti voglio bene!