Voi lo sapete cos’è l’ikigai? Ikigai è una parola giapponese che vuol dire “un motivo per cui vale la pena vivere”, “un motivo per cui svegliarsi la mattina con il sorriso”. Questa filosofia giapponese sostiene che se uno lo trova, può vivere anche più a lungo perché felice di esserci.
Il mio ikigai credevo di averlo trovato: per me è scrivere. Scrivere è come l’aria, come l’ossigeno che respiro: potrei farlo sempre, in continuazione, senza nemmeno pensarci. Come il polmone lavora in silenzio e mantiene in vita il mio corpo, così la penna nella mia mano mantiene in vita il mio spirito.
Io scrivo per vivere ed è proprio questo che ultimamente offusca il mio ikigai: la mail di lamentela, il cliente che non paga, le richieste assurde su pezzi già approvati… È un attimo svegliarsi la mattina e avere voglia di rimanere a letto, per non pensare.
Ma poi, arriva un suo messaggio, una telefonata: è felice, sta scrivendo le sue nuove fiabe, sta bene, non sente nemmeno gli effetti della chemio. Si è isolato in una piccola mansarda in silenzio per scrivere. E in questa settimana ha vissuto solo per quello.
Ecco forse dove sbagliavo: ikigai è una passione, un soffio vitale, non ha nulla a che vedere con le cose materiali di questo mondo. Si vive per scrivere, non il contrario: se ritorno alla mia anima, tutto il resto verrà da sé.
Che poi, forse, il mio ikigai è stare accanto a lui, tenergli acceso il sorriso e così il cuore: perché, cosa me ne faccio di allungare la mia vita all’infinito, se poi non c’è lui al mio fianco a condividerla?
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