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Tag Of precarietà

  1. febbraio 28, 2020

    Cammina nelle mie scarpe

    • Strettamente personale
    Cammina nelle mie scarpe

    Interno, notte. Io, a letto: “Certo che con sta situazione non so più nemmeno che giorno sia, domani inizia il weekend, ma non cambia nulla rispetto a questi giorni…”. Teo, serafico: “Questa è la mia vita, tutti i giorni. Capisci ora che significa?”. È difficile persino per noi che camminiamo accanto a un malato ogni giorno capire la sua condizione di prigionia. Perché sì, la malattia ti mette in catene. In questi giorni alla fatica della croce quotidiana si aggiunge anche la paura, che batte più forte del solito. Nostra, ma soprattutto di chi è più fragile. Per questo sarebbe buona cosa tacere tutti e portar rispetto. Ho sentito dire in questi giorni: “Ma sì, tanto crepano loro, gli anziani e gli ammalati…”, come fossero un peso, uno scarto. E invece se avessimo dato loro ascolto, ci avrebbero fornito tutte le risposte di cui avevamo bisogno. Perché loro sanno cosa vuol dire convivere col nemico, sanno come affrontare una crisi.…

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    by Francesca Favotto | no comment
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  2. aprile 29, 2016

    Spazi di tè

    • Strettamente personale
    Spazi di tè

    Lavorare da casa non è facile. Lavorare da casa con a casa il proprio compagno lo è ancora meno. Un sottile gioco d’equilibri può evitare la tragedia quotidiana delle infinite umane incomprensioni. Orari diversi, esigenze diverse, non avere orari: tutto può portare a una possibile discussione. Ultimamente la mia anima è in balia dei sensi di colpa: da una parte il lavoro, che non si può rimandare; dall’altra, il voler dedicare più tempo a lui, più fragile per via della malattia. In definitiva, anche quando sembra che stia facendo bene, la sensazione è di stare facendo tutto una merda. Giorni in cui non ho tempo nemmeno per respirare, altri in cui le ore passano più lente, potrei prendermi una pausa, ma poi decido di infarcirle di altri articoli da scrivere, per portarmi avanti, che non si sa mai. Maledetta precarietà, che ci fa credere di non fare mai abbastanza, in attesa di quello che potrebbe arrivare (ma non verrà). Precario…

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    by Francesca Favotto | no comment
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  3. aprile 5, 2013

    Un amore a tempo indeterminato

    • Storie di tutti i giorni
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    Son tempi grami, effimeri. Tutto non dura che lo spazio di un secondo, è passeggero, precario o a tempo determinato. Abbiamo un lavoro precario, destinato a venir meno da un momento all’altro e non per nostra volontà. Quando ti trovi davanti un contratto da firmare – se e ripeto se, hai la fortuna di trovartelo davanti – il più spesso delle volte riporta la scritta: ‘a tempo determinato’ oppure ‘a progetto’, così tu inizi un’avventura sapendo già che dovrà finire. Abbiamo una salute precaria. Ci ammaliamo per tutto e anche di più: intolleranze, allergie, patologia che solo cinquant’anni fa non esistevano e che ci costringono a convivere con i farmaci in alcuni casi anche per tutta la vita. Abbiamo un meteo precario. Un giorno piove, l’altro c’è il sole; a volte piove e c’è il sole nel giro di un pomeriggio. Non si possono più programmare partenze né weekend, nemmeno le stazioni meteorologiche riescono a stare dietro a questo meteo…

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    by Francesca Favotto | 5 comments
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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