Vi ricordate le belle tradizioni di una volta, quelle che purtroppo oggi non si usano quasi più? Come quella della dote, il corredo di biancheria per la casa che la mamma o la nonna preparavano, magari ricamando lenzuola e asciugamani a mano, per la figlia o la nipote prossima al matrimonio. Mia mamma ancora oggi ogni tanto sospira, riguardando la biancheria che mia nonna le aveva consegnato il giorno di matrimonio, un po’ perché sono cose davvero improponibili per colori e stile, un po’ per la nostalgia e la riconoscenza verso quel gesto d’amore da mamma a figlia.
Anche mia mamma mi sta preparando una specie di dote: non è il corredo fatto a mano, ma una serie di cose che se mai dovessi sposarmi, potrebbero servirmi: dalle tazzine agli strofinacci, li sta radunando tutti in una vecchia cassapanca, pronti a essere recapitati nella mia futura casa, quando sarà. Lo trovo un gesto d’infinita tenerezza ed è un vero peccato che, vuoi perché oggi sono ancora poche le coppie che si sposano senza aver mai convissuto, vuoi perché i gusti delle figlie non corrispondono mai a quelli della madri e allora: “Mamma, lascia stare, mi arrangio io!”, sia andata un po’ perduta. Sì, magari dormiremo tra fantastiche lenzuola del migliore tessuto e dallo stile originale, ma vuoi mettere sentirsi avvolti da lenzuola che sanno di affetto e di abbracci?
Così, a questo proposito, Barbara, apprezzata blogger di Tec – Tangibili emozioni di carta e stimata collega, mi ha segnalato Givì Lulù, una storica realtà abruzzese, un brand Made in Italy, che produce dalla biancheria da letto a quella da bagno, dal nightwear donna e bambino alle fragranze d’ambiente: collezioni e prodotti fatti con il cuore, che sanno di casa.
In un momento dove tutto e tutti corrono, in un mondo frenetico che non ha voglia di stare ad ascoltarci, cresce la voglia e la riscoperta di calore e qualità all’interno della propria casa. Dal food, al fashion fino al travel, la necessità di un ritorno alla natura e al naturale e la voglia di coccole, sembrano essere ormai le nuove parole d’ordine. La casa non è più un luogo di transito, ma ritorna ad essere quello per ricevere, per raccontarsi ed esprimersi, secondo i propri tempi e il proprio stile.
Queste collezioni, realizzate in preziosi filati, come il cotone egiziano o il lino finissimo, nelle tonalità dei bianchi e dei neutri mi hanno fatto tornare a quelle sensazioni di calore e affetto che solo le lenzuola di una volta ti sapevano dare.
Un ottimo regalo per l’amica o la figlia che si deve sposare o per se stesse e il proprio nido d’amore, da consegnare prima alla mamma o alla nonna per ricamarci su le iniziali, prima di sistemarle sul letto e osservarle con nostalgia.
E commozione fu. Sei una donna di una sensibilità e un tatto infinito!
Grazie, cara Barbara! Anche per il suggerimento. 😉 Un bacione!