A te che mi hai salvato. Piangevo. Stamattina sul treno piangevo, come una scema. Sul Vanity Fair di qualche mese fa (dovete sapere che ho arretrati di due mesi!) leggevo l’intervista fatta a Andrea, marito di Anna Lisa Russo, la ragazza scomparsa quasi un anno fa, sconfitta da un cancro. Diventata famosa suo malgrado, poiché teneva un blog dove raccontava la sua vicenda, le sue paure, i suoi sorrisi, la sua voglia di vivere, qui il marito Andrea (che l’ha voluta sposare un mese prima della morte) racconta dei loro progetti: “Una casa nel bosco, con le api per fare il miele e due capre, due asinelli, due ochette. Tutto due, perché diceva che nessuno doveva stare mai solo”. E allora piangevo. Piangevo, perché ricordavo di quella volta che successe a me, a noi. Solo con un epilogo, per fortuna, diverso. Che mi ha, ci ha reso diversi. E più forti. Avevo 21 anni. 20 e mezzo per la…
Category Of Strettamente personale
Auguri mamma!
Spero di riuscire a diventare almeno la metà della donna che sei tu e di insegnare ai miei figli almeno la metà delle cose che mi hai insegnato tu. Sei tutto per me. Ti amo, mamma.…
Non esiste amore più grande
Perché mi conosci meglio di chiunque altro. Perché mi ami più di quanto sbaglio e anche se sbaglio, non mi giudichi. Perché so che ci sarai sempre per me. Perché il tuo amore dura da ancora prima che io nascessi. Perché so che nonostante tutto, sarai l’unica persona che non mi tradirà né abbandonerà mai. Perché so di essere il tuo primo pensiero. Perché il tuo cuore batte più di quello di chiunque altro. Perché ‘come te, nessuno mai’. Perché in ogni momento importante della mia vita, tu c’eri. Perché hai saputo insegnarmi la vita con i fatti e con l’esempio. Perché da grande voglio essere come te. Perché non esiste amore più grande e speciale di quello tra una mamma e una figlia. Per questo e per mille altri motivi… Auguri mamma, grazie di esistere e di esserci, sempre. Ti voglio bene.…
Per te
Per te che… quando sei nata 23 anni fa ci hai riempito il cuore di gioia. Per te che… sei come la mia figlioccia. Per te che… siamo cresciute insieme ed il tempo è volato. Per te che… io lo so quanto mi vuoi bene, anche se non sai dirlo a parole. Per te che… quando ti vedo sorridere, mi si allarga il cuore. Per te che… io lo so che non sarò mai sola, perché avrò sempre te al mio fianco. Per te che… la tua felicità per me viene prima di tutto. Per te che… il giorno del mio matrimonio mi aiuterai ad asciugare le lacrime di gioia e siederai di fianco a me, al banco dei testimoni. Per te che… quando leggerai questo messaggio, piangerai di nascosto. Auguri sorellina: leggi e conserva questo amore per i giorni di pioggia, e danne un po’ a chi non ha la fortuna di essere circondato da un affetto come il…
Un foglio bianco
Foglio a quadretti. Era questo che mi fregava, il quadretto. Piccolo o grande che fosse, rappresentava sempre una minaccia. Per me, il mio equilibrio mentale e la mia media. Non so voi, ma per me era sempre una nuova sfida, una lotta con il mio cervello a vedere chi era il più forte. Potevo stare lì ore a studiare, capire le formule, fare esercizi, ma poi durante la verifica, il foglio a quadretti mi faceva salire un’ansia che non vi dico. Del resto, mi ripetevo sempre, come un mantra, “La matematica non sarà mai il mio mestiere”, come cantava Venditti in ‘Notte prima degli esami’. E avevo ragione. Il mio destino era tutto racchiuso in un foglio a righe. Pedissequamente piegato a tre quarti, la parte più piccola riservata alle correzioni in rosso. E per fortuna, ce n’erano sempre poche. Mi piaceva scrivere. Tanto, tantissimo. Ho imparato a leggere all’età di quattro anni, troppo curiosa di sapere cosa si celava…