A volte mi sale una tristezza indicibile, guardando a quelle famiglie in cui i fratelli finiscono a odiarsi per via dei soldi o delle gelosie. Io sono fortunata perchè ho una sorellina che a volte prenderei a bottigliate dalla mattina alla sera per alcuni suoi atteggiamenti, ma guai a chi me la tocca: le voglio un bene dell’anima e quando la vedo felice, sono felice anch’io.
Questo weekend le ho organizzato un viaggetto pieno di sorprese come regalo di compleanno, io e lei da sole: siamo partite alla volta di Sirmione per andare alle terme e goderci una giornata di relax e poi shopping. Arrivate a destinazione, le si sono illuminati gli occhi nel vedere l’hotel vista lago che avevo scelto, ancor di più quando ho deciso di portarla fuori a cena a mangiare il sushi nel suo locale preferito: era come una bimba il giorno di Natale, con gli occhi luminosi di gioia. La sera poi abbiamo rispettato il nostro rituale: a letto presto, a vedere i nostri programmi preferiti. L’indomani, relax alle terme e poi passeggiata rilassante per il centro storico e in riva al lago. Il giorno seguente ha espresso il suo ultimo desiderio, prima di tornare: “Mi porti a fare shopping?”. Così ho deciso di accontentarla, anche se poi quella che ha comprato più roba… sono stata io!
È stato bello vederla felice, anche con poco, con cose semplici: per lei il regalo più bello è stato sicuramente il tempo che le ho dedicato, la cura che ci ho messo nel dedicarle attenzioni, nel preparare le sorprese che potevano farla contenta. Ecco, al di là di quanto possa costarvi in termini di denaro, pensate a investire con i vostri affetti la moneta più preziosa che oggi c’è: il tempo. Imparate a farvi custodi di momenti condivisi, a creare occasioni per imparare a conoscervi, per parlarvi, per trovare nei vostri fratelli o sorelle degli amici, degli alleati, un compagno con cui condividere la vita, qualcuno che non vi lascerà mai soli.
Gli Articolo 31 anni fa cantavano: “Non so cosa pensavi quelle notti con papà, ma grazie mamma ne hai fatti due su due e due su due, che comunque vada mio fratello ci sarà, grazie mamma grazie pà”. Ecco, mi sento di dire la stessa cosa ai miei genitori: ringraziarli per il dono prezioso di mia sorella, per avermi insegnato a prendermi cura di qualcun altro già in tenera età, per averci insegnato che non c’è moneta che possa comprare l’affetto sincero che può esistere tra due sorelle che si vogliono bene davvero. Quindi, grazie mamma, grazie pà. E grazie sorellina di esistere.

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