“Credi in Dio?”, mi hanno chiesto a bruciapelo. Ho risposto con fermezza, senza dubbi: “Sì”. Io credo in Dio. Mia suocera quando Teo si è ammalato se l’è presa con Dio, “perché è colpa sua”. Ma no, io non me la sono mai presa con lui.
Perché non è Dio a farci ammalare, a farci morire, a renderci infelici. È il capo che ci vessa, è il prete arrogante, è il marito che ci tradisce, è il cliente che non paga, è l’amica che tradisce la nostra fiducia, è l’automobilista che non si ferma allo stop, è il compaesano che parla alle spalle, è il negoziante che truffa. Sono le persone cattive che ci fanno ammalare, che ci fanno morire, che ci rendono infelici. È la cattiveria.
Ma io non ho mai smesso di credere in Dio, nonostante tutto. Dio è nel cuore degli uomini buoni. Dio siamo noi. E fin tanto che troverò sul mio cammino una persona buona, io continuerò a credere in Dio.

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