C’è un adagio, uno dei miei preferiti, che dice: “Non si smette mai di imparare”. Proprio da questo voglio ripartire, mettendo nero su bianco ogni settimana, quello che ho imparato dalla precedente. Piccole e grandi lezioni, magari anche banali, magari anche scontate, ma che bello riscoprire dentro di sè lo spirito innocente di un bimbo che si meraviglia del profumo di una margherita. Smette di imparare colui che non si stupisce più di niente e perciò pensa di sapere tutto. Io non mi sento così: io voglio imparare. E la vita è la miglior maestra.
Ecco quello che ho imparato da questa prima settimana del 2017.
Ho imparato che è bello starsene in vacanza: prendersi del tempo per sè, dedicarlo agli affetti, perderlo anche questo tempo, oziando. Ho letto meno di quanto avrei voluto (devo recuperare, sono in ritardo con gli arretrati), ma sono stata parecchio in giro con il mio Amore e questo è impagabile. Che bello sarebbe starsene sempre in vacanza, poi però mi mancherebbe il lavoro. Non se ne esce.
A proposito di lavoro, ho imparato che deve valerne la pena: non ha senso che io sacrifichi il mio tempo per fare cose che poi non sono riconosciute nè a livello economico nè a livello lavorativo. Per pochi spicci, preferisco stare con mio marito, tempo meglio investito. Ora che l’ho capito, arriva lo scoglio più difficile: metterlo in pratica, imparare a dire no.
Ho imparato che le persone rinfacciano al prossimo i loro peggiori difetti: la storia della pagliuzza e della trave è piaciuta, ma non è stata compresa a fondo, o meglio, finchè è valida per gli altri la apprezziamo, quando dobbiamo metterla in pratica noi, mica troppo. Lui mi ha fatto…, lui mi ha detto… e poi noi facciamo peggio. Il dito prima va rivolto verso se stessi: come ho agito? Sono stato corretto? Posso andare in giro a testa alta? Poi possiamo rivolgerlo verso gli altri. Altrimenti possiamo solo mettercelo dove non batte il sole.
Ho imparato – ma di questo ero già convinta prima – che le parole sono tanto belle, ma i fatti mi piacciono ancora di più. Non esistono belle parole che tengano, se poi non seguono fatti concreti e coerenti. Alle fiabe credo: a quelle dei Grimm o a quelle raccontate da chi le vive in prima persona. Agli asini volanti avvistati dai bugiardi no.
Ho imparato che puoi essere giù di morale quanto vuoi, ma che un semplice abbraccio della persona che ami riaggiusta tutto, rimette insieme i cocci. Ti fa sentire protetta e invincibile, capace di affrontare tutto. E che tutto si sistemerà. Basta solo dare tempo al tempo.
Ho imparato che non ti puoi fidare di nessuno, che la fiducia è un bene prezioso da non svendere. Meglio ripartirla tra pochi, pochissimi e vedere se poi è stata ben riposta. Così ridurrai all’osso anche le delusioni.
E per concludere, vi lascio con la citazione della settimana: “Ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa; in quella cosa impara” – Mahatma Gandhi
E voi, cosa avete imparato in questa prima settimana del 2017?

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