La vita è meravigliosa per come mette sul tuo cammino le lezioni più importanti, gli incontri più meravigliosi, senza che si compiano particolari sforzi, be’ certo, a parte quello di predisporsi all’ascolto, con occhi ben aperti, orecchie tese e cuore gonfio di curiosità.
Nella mia vita, come nella vostra, mi è capitato di conoscere un sacco di persone, definite dai più normodotate, ricche di potenzialità per essere eccezionali, che però sceglievano di vivere nella mediocrità, ovvero quel limbo tra straordinarietà e sbattimento in cui ci si lascia cullare dallo scorrere del tempo, senza eccezionali sforzi per sopravvivere. Poi, però, ho avuto anche la fortuna di conoscere persone, definite dai più diversamente abili, quindi ritenute limitate nei movimenti o magari anche nel pensiero, che però riuscivano a dare vita a tutti i loro desideri, perchè da che mondo e mondo, la disabilità può ingabbiare anche un corpo o una mente, ma non la capacità di sognare. Il più spesso delle volte la frase “Non posso, non ci riesco…” l’ho sentita uscire dalla bocca dei primi, mai da quella dei secondi.
Proprio lo scorso weekend ho avuto il privilegio e l’onore di ascoltare uno dei racconti più belli e formativi della mia vita: a un evento sull’editoria indipendente, cui partecipava anche il mio fidanzato con il suo progetto Fairitales, era presente anche Laura Boerci, regista teatrale, scrittrice, pittrice, assessore, una donna che non si preclude niente e che quotidianamente non si arrende di fronte alla malattia che l’affligge dalla nascita, l’atrofia spinale, che le avrà anche portato via la capacità di camminare e di muovere le braccia, ma non le ruberà mai l’entusiasmo e la voglia di fare. Laura ci ha raccontato non di quanto sia difficile convivere con una situazione del genere, ma di come, se solo lo si vuole, si può essere felici davvero, nonostante la disabilità. Laura, infatti, è innamorata e riamata a sua volta da Umberto, ritrovato dopo essersi persi per quarant’anni, un tesoro che mai più lascerà. “L’amore è un dono che non scambierei nemmeno con la liberazione dalla mia malattia. Son cose grandi da dire, credetemi, eppure ora, così, sono totalmente appagata, felice”, dice con un sorriso che le attraversa il viso.
Una verità assoluta che si può affermare solo se si conosce davvero cosa significa Amore e come esso può trasformarsi in felicità. I più non si saranno ancora dati pace di come una persona del genere, con un problema del genere, possa permettersi anche di amare e di essere amata, considerandola una condizione possibile solo per le persone ‘normali’. Ebbene, questi saranno gli stessi che di fronte a una nuova sfida sceglieranno di non mettersi in gioco, che di fronte alla possibilità di essere felici sceglieranno sempre di essere comodi. Che forse non sono ancora riusciti a sperimentare l’amore e a felicità perchè hanno il cuore troppo occupato dai pregiudizi e dalle paure.
Perciò, SeDici che non puoi, forse è perchè non vuoi: se una cosa la si desidera davvero, ci si mette in gioco completamente per ottenerla. Certo, ci saranno sacrifici, certo che ci saranno difficoltà, certo che ci saranno sforzi da compiere, ma cosa sono queste cose in confronto alla felicità? Il condannarci a una vita mediocre dipende solo da noi e dalla nostra forza di sognare: nemmeno le gabbie che limitano il nostro corpo possono fermarci, ben più pericolose sono le gabbie che noi mettiamo ai nostri pensieri, come le scuse, i pregiudizi, le paure: quelle sì che possono renderci invalidi veri. Non possiamo lamentarci della nostra vita e poi non fare nulla per cambiarla: siamo le scelte che facciamo, al netto dei problemi oggettivi che ci affliggono. Possiamo combatterli, trascorrendo una vita di frustrazioni, o possiamo accettarli, considerandoli delle opportunità da cui ripartire: sta solo a noi.

No Comment