Io capisco chi si lamenta per ciò che accade, davvero. Ma non può essere per tutto. Imparate ad amare almeno ciò che avete scelto, altrimenti finirete per subire ogni cosa.…
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Cose che ho imparato: 50/2017
“Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”. Giovanni 1, 9 Sapete qual è stato il complimento più bello ricevuto quest’anno? Tu illumini, porti la luce, mi dissero. Che voi crediate o no, che pensiate che sia Babbo Natale o Gesù Bambino a portare i doni, che preferiate credere nella forza di una preghiera o di un pensiero positivo, non importa: non potete non credere nella forza di un sorriso. Un sorriso disinnesca la cattiveria e la negatività, contagia chi lo riceve e invoglia a sorridere,…
Cose che ho imparato: 49/2017
E così un altro anno è passato. E io che non ho mai amato festeggiare il mio compleanno, mi ritrovo ad amare di festeggiare il tuo. Perché è una conquista, un dono vero, un miracolo. Proprio l’altro giorno mi hai detto: “Con tutto quello che può succedere, cascasse il mondo, ma io il mio compleanno lo voglio celebrare, perché so solo io la fatica che faccio ogni giorno per arrivare a mettere un’altra candelina sulla torta!”. Si fa fatica a stare al mondo, è vero, Amore mio, ma tu hai…
Cose che ho imparato: 47/2017
“Siamo come il sole a mezzogiorno, baby, senza più nessuna ombra intorno, baby” Jovanotti “Rendi come la notte la tua ombra in pieno mezzogiorno”: così sta scritto nel libro di Isaia, contenuto nella Sacra Bibbia. Avete mai fatto caso alle ombre durante l’arco della giornata? Quando il sole sorge o cala sono lunghe lunghe, quando invece è al suo culmine, allo zenit, non vi sono ombre intorno all’oggetto che illumina. Ma questo non vuol dire che l’oscurità non esista. Solo che ci siamo posizionati esattamente dove dovevamo essere per…
Cose che ho imparato: 44/2017
“Mamma, ho due buchini nei leggings: me li cuci?”. “Ok”. Il giorno dopo me li sono ritrovati bell’e pronti. Mi sa che ho sbagliato. Cosa farò quando lei non ci sarà più? Andrò in giro con le cose bucate? Andrò dalla sarta? Mi sa che anche le sarte non ci saranno più. Perché sta scomparendo la voglia di imparare. Non la voglia di insegnare – quella la vedo sempre troppo accesa in chi invece non ha niente da dire – ma proprio la voglia di imparare. Ci stavo pensando l’altro…
Cose che ho imparato: 43/2017
Le persone speciali sono fatte così: arrivano in punta di piedi e nelle mani custodiscono l’uragano che ti stravolgerà il mondo. 16 anni fa mi innamorai del tuo sorriso, ignara di tutto quello che sarebbe venuto dopo. Altri sorrisi sarebbero arrivati, ma anche quante lacrime. E fatica, tanta. Ma il tuo pregio è sempre stato cancellare il brutto con un sorriso. A volte riesci a dimenticare anche la malattia, o quantomeno farla dimenticare a noi, che ti amiamo. E che abbiamo bisogno di sapere che ce la farai. Perché tu…
Cose che ho imparato: 41/2017
Ho sempre amato l’estate: la natura nel pieno delle forze, l’esplosione dei colori, l’illusione di poter riuscire a fare tutto, tutto quello che si desidera. Poi arrivava l’autunno e mi sembrava un sacrificio inutile: perché mettere una fine a tutto quel bendidio? Che senso aveva tutto quel freddo? Oggi camminando per Milano vedevo le foglie staccarsi dal ramo, ormai ingiallite, e danzare a terra: poesia senza parole. E lì ho capito: l’autunno serve a lasciare andare. Ciò che non ci serve più, che ha fatto il suo corso, che ci appesantisce. Lasciare andare, come…
Cose che ho imparato: 40/2017
Questa settimana, rientrando dall’ospedale, qualcosa ha rapito il mio sguardo: nel bel mezzo del giardino è spuntata una rosa. Una rosa. In autunno. Per me, questo ha il sapore di un miracolo. Significa che anche quando sembrano non esserci più possibilità, sembra non esserci più speranza, la vita ricomincia sempre. Che ci sia speranza anche per la nostra vita incasinata allora? L’altro giorno alla visita, l’oncologa spiegava a Teo che la tac è andata bene, ma dovrà fare ulteriori controlli per vedere se le sue cellule sgangherate sono tranquille o scalmanate.…
Cose che ho imparato: 39/2017
Il pollo e purè di merenda. Il bagnetto nel catino. I cartoni animati. I passatelli della festa. Le tavolate di Natale. Andare a fare la spesa insieme con la bici e il Fiordifragola come ricompensa. I pomeriggi passati a giocare a carte. Le frasi sempre e rigorosamente in dialetto. L’orto curato con amore. La tua schiena curva, sorretta da un bastone. I tuoi occhialoni tenuti insieme dallo scotch. La divisa d’ordinanza: bermuda, canotta e bretelle. Il tuo sorriso e i tuoi occhi belli. Il tuo provare a parlare in italiano,…
Cose che ho imparato: 37/2017
Questa settimana ho re-imparato due cose, due concetti anche banali, ma importanti, che è meglio non scordare mai. Il 21 settembre, giorno in cui si dice arrivederci all’estate e si dà il benvenuto all’autunno, è anche la Giornata Mondiale della Gratitudine. Direte voi: che bisogno c’è di ricordarci di dire grazie? Non lo facciamo già ogni giorno. Se hanno addirittura dovuto istituire una giornata solenne evidentemente no, o non abbastanza. In ogni caso, senza nemmeno farlo apposta, proprio quel giorno mi è stata servita l’occasione per capire quanto fanno bene…