La parola paura ha un’etimologia molto semplice: deriva dal latino ‘pavor’, ovvero timore, paura, appunto. La paura è un sentimento primordiale, ancestrale, che hanno anche e soprattutto gli animali e che permette loro di preservarsi dai pericoli, di fare sempre la scelta giusta secondo il loro istinto. Una cosa che però loro non riescono a dominare, proprio perchè non dotati di ragione. Invece noi uomini, che siamo animali senzienti, dovremmo in teoria analizzare, elaborare le nostre paure, per consentirci di andare oltre. Ma non sempre è così.
Avere paura di qualcosa o qualcuno ci permette di non fare passi falsi, di modo da evitarci inutili casini o situazioni spiacevoli, ma quante volte la paura non ci permette invece di liberare le ali e provare quello che ancora non abbiamo provato? La paura rischia anche di imbrigliarci in situazioni scomode o soffocanti solo perchè abbiamo timore di cambiare rotta: paura di rimanere soli? E allora continuiamo a stare insieme, anche se l’amore si è ormai esaurito; paura di ritorsioni sul lavoro? E allora mandiamo giù rospi pur di non attirarci le ire del capo; paura di non essere all’altezza? E allora continuiamo a fare un lavoro poco stimolante, invece che seguire le nostre passioni.
È la paura che ci impedisce di essere noi fino in fondo, di dar voce a quello che ci piace, che ci rappresenta, che ci illumina. Preferiamo che la rotta della nostra vita sia sempre la stessa, invece che avventurarci in lidi nuovi, diversi, sconosciuti. Perchè il cambiamento – quello vero – spaventa, meglio seguire un percorso già tracciato, sempre uguale. L’abitudine conforta, ma può anche uccidere.
E invece, per evolvere, occorre almeno misurarci con i nostri limiti, e ogni tanto spingerci oltre, per scoprire che poi alla fine non era così difficile essere davvero felici. La felicità richiede un prezzo da pagare e spesso è commisurato alla nostra volontà di metterci in gioco. “Sono cambiamenti solo se spaventano”, cantano i Subsonica: avere paura è naturale, è animale; è tirare fuori il coraggio che fa di noi delle persone. E a volte è l’unica strada percorribile, per capire davvero chi siamo.

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