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Tag Of coraggio

  1. agosto 26, 2020

    Come i cavalloni

    • Storie di tutti i giorni
    Come i cavalloni

    Questo è il pontile da cui mia mamma ha imparato a nuotare: mi raccontava sempre che da piccola mio nonno Ido per insegnarle una cosa di cui aveva paura, l’aveva lanciata in acqua da questo molo. E così, nella difficoltà, aveva imparato a stare a galla, quella volta e poi per sempre. La paura è come con i cavalloni: se li affronti, rimanendo in piedi, rigido come una tavola, ne vieni travolto, facendoti anche un gran male. Ti ci devi tuffare, per capire non solo che puoi sopravviverle, ma anche che sott’acqua ti puoi godere la sensazione e il momento.…

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  2. maggio 28, 2020

    Cambio pelle

    • Strettamente personale
    Cambio pelle

    I. si è lasciata con il suo fidanzato. Ha capito che la relazione non la rendeva felice, la stava spegnendo giorno dopo giorno. Cosa ha a che fare con me? Che I. oggi mi ha scritto per ringraziarmi: “leggere le tue parole mi ha aiutata a capire che stavo andando nella direzione sbagliata, lontano da me. Grazie”. Le mie parole le hanno dato il coraggio di riprendere in mano se stessa. Le mie parole le hanno cambiato la vita. Amo le parole da sempre: le uso, le cesello, le adotto, le ammiro. Una parola non è qualcosa di evanescente, ma qualcosa che può fendere, squarciare, scavare. Cambiare. Rimane in superficie se però non è coerente con quello che si vive. “Le tue parole hanno il potere di cambiare le cose e le persone perché derivano dall’esempio”, mi ha detto l’altro giorno una persona al telefono. L’idea di cambiare il mondo e le persone con quello che sono e che dico…

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  3. maggio 25, 2020

    Mancanze

    • Strettamente personale
    Mancanze

    Sveglia alle 5. Manca il sonno. Cresce l’ansia. Crescono le paure. Manca la vita di prima. Chissà se tornerà mai più la vita di prima. Maschera sul viso, giù la maschera, non posso più mentire a me stessa. Mi manca l’aria. Mi manca il brivido. Mi manca il desiderio. Avete notato che quando manca il sonno, manca la terra sotto i piedi? Chiudo gli occhi, in un attimo sono altrove. In una vita spesa per gli altri, anche oggi sono riuscita a far qualcosa per me stessa: un bicchiere di vino ghiacciato, ghiaccio lungo la schiena, ho coltivato i miei desideri. Chissà se tornerà mai più la vita di prima. Forse, se ne avrò le forze, sarà pure meglio.…

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  4. maggio 13, 2020

    Una storia coraggiosa

    • Noi caregiver
    Una storia coraggiosa

    “Franci, ciao. Senti, il direttore vuole fare un numero tutto incentrato sul coraggio. Ti va se racconto di te e Matteo?”. Non capita mai che si parli di me, infatti inizialmente avevo capito fosse un’intervista per Teo. E invece stavolta no, sono io. Volevano parlare di me. E ho acconsentito per due motivi principalmente: il primo è che a chiedermelo è stata una collega della quale ho una stima e ammirazione immensa. Quindici anni fa, quando sognavo di fare questo mestiere, sfogliavo Elle – una delle mie riviste preferite – e quando incappavo in uno dei suoi articoli, mi soffermavo per leggerli tutti, dall’inizio alla fine, auspicando di diventare brava almeno la metà di quanto lo era (ed è) lei. Il secondo è che si parla tanto dei malati, ma poco di chi sta loro accanto. E così, eccoci qui, a doppia pagina sul numero di F in edicola questa settimana: c’è la nostra storia, che è una storia di…

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  5. febbraio 9, 2020

    Addizione/sottrazione

    • Noi caregiver
    Addizione/sottrazione

    Ieri sera ho visto Ivan Cottini danzare. Aveva grazia, bellezza, coordinazione, sul palco. Aveva bellezza, fama, successo, nella vita. Poi la malattia gli ha tolto tutto. O quasi. Lui danza, lui sorride, lui ha voglia di vivere. Ma nessuno sa a che prezzo li abbia conquistati. La malattia toglie il sonno, il sorriso, il vigore, la libertà, la fertilità, la serenità, la mobilità, la voce, la bellezza, un arto, due arti, l’autonomia, la dignità, un pezzo di fegato, un organo, la speranza, la voglia di lottare, anni di vita. Letteralmente. È una continua sottrazione, raramente regala, difficilmente restituisce. Il malato lo sa, per questo allontana chi gli si avvicina. Perché amare chi sta male è un continuo lavoro di addizione: devi metterci più pazienza, più speranza, più coraggio, più amore, più di tutto. Per amarlo anche là dove lui non arriva, per colmare i vuoti che la malattia inevitabilmente lascia. [Now playing: Amber run – “I found”]…

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  6. gennaio 31, 2020

    A story about love

    • Faccio cose vedo gente...
    A story about love

    Io credo che nulla nella vita succeda per caso, ma che tutto contribuisca a un disegno più grande, che sul momento fatichiamo a comprendere, ma che poi presto o tardi si rivela. Per esempio, prendete me: negli ultimi mesi me ne è successa di ogni. Cani scappati e investiti, ospedale un giorno sì e un giorno sì, lavoro traballante, Teo dalla salute incerta… Ho avuto più volte la tentazione di fuggire dalla mia vita. Ma è proprio in questo periodo che mi hanno contattata per due progetti diversi, ma che hanno entrambi lo stesso minimo comun denominatore: il coraggio e l’esempio. Il primo è un’intervista che leggerete presto e che mi ha fatto Clemente Donadio per la rubrica “Storie uniche”: “Sai, sei una persona che ha qualcosa da dire e da insegnare” e io non ho potuto che acconsentire lusingata. Il secondo è la partecipazione come speaker al grande evento “A story about love”, ideato e organizzato da Elisa Mocci:…

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  7. agosto 12, 2019

    Come una libellula

    • Strettamente personale
    Come una libellula

    Per i nativi americani la libellula era simbolo di trasformazione dopo un cambiamento. Mentre per i samurai la libellula era simbolo di vittoria sul nemico, di forza e di coraggio, tanto da incidersela sull’elmo. Stasera questa libellula ci ronzava intorno insistentemente, tanto da posarsi prima sulla mia spalla, poi su quella di Teo, dove se ne è stata un bel po’. “Tu pensi che un uomo possa cambiare il suo destino?”, chiede Katsumoto. “Io penso che un uomo fa ciò che può finché il suo destino si rivela”, risponde il capitano Algren. Cambiamento, trasformazione e vittoria. Ecco quale sarà il tuo, il nostro destino.…

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  8. agosto 11, 2018

    Se stai male tu, sto male io

    • Strettamente personale
    Se stai male tu, sto male io

    Quando sta male chi ami, tremi. Quando sta male chi ami, sapendo che già sta male, lontano da casa, in un Paese in cui sei straniero, muori. Letteralmente. Ieri non è stata una buona giornata. Teo non è stato per niente bene, così ci siamo dovuti fermare una notte in più in un posto che da paradiso si è presto trasformato in inferno. Perché quando sei in vacanza e va tutto bene, essere tra le montagne a respirare aria pulita ti sembra la cosa più bella, ma quando stai male e hai bisogno di aiuto, essere a 50 minuti di tornanti dall’ospedale più vicino, è la notizia che mai avresti voluto sentire. Ieri in una bettola trovata all’ultimo momento, in una fredda hall, con di fianco un karaoke che proiettava lucine sui muri e in cui vi erano dei giapponesi stonati, ho pianto le lacrime più amare della mia vita. Ho temuto di non farcela: è una vita che mi…

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  9. luglio 3, 2017

    Il coraggio di scegliere l’Amore

    • Storie di tutti i giorni
    Il coraggio di scegliere l’Amore

    “Te lo voglio dire una volta sola, non l’ho mai detto prima d’ora: questo genere di certezza si ha soltanto una volta nella vita”. Dal film “I ponti di Madison County” Ve la ricordate Francesca, la protagonista del film “I ponti di Madison County”, interpretata da una strepitosa Meryl Streep? Una ‘semplice’ donna di origini baresi, che per amore si trasferisce nelle sperdute campagne dell’Iowa e per la famiglia si annulla fino a vivere una vita fatta di ‘piccole cose’. Poi, a un certo punto, nella sua vita irrompe un tornado: si innamora, come mai aveva fatto prima. Come mai aveva fatto. In quattro giorni conosce la passione, l’amore vero, che le consuma il cuore e l’anima. Davanti alla scelta se continuare a essere una brava moglie e madre o una donna libera e innamorata, sceglie la prima condizione: emblematica la scena in cui lei sul furgone accanto al marito, in coda al semaforo, ha la mano sulla maniglia della…

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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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