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agosto 11, 2018

Se stai male tu, sto male io

  • Strettamente personale

Quando sta male chi ami, tremi. Quando sta male chi ami, sapendo che già sta male, lontano da casa, in un Paese in cui sei straniero, muori. Letteralmente.

Ieri non è stata una buona giornata. Teo non è stato per niente bene, così ci siamo dovuti fermare una notte in più in un posto che da paradiso si è presto trasformato in inferno. Perché quando sei in vacanza e va tutto bene, essere tra le montagne a respirare aria pulita ti sembra la cosa più bella, ma quando stai male e hai bisogno di aiuto, essere a 50 minuti di tornanti dall’ospedale più vicino, è la notizia che mai avresti voluto sentire.

Ieri in una bettola trovata all’ultimo momento, in una fredda hall, con di fianco un karaoke che proiettava lucine sui muri e in cui vi erano dei giapponesi stonati, ho pianto le lacrime più amare della mia vita. Ho temuto di non farcela: è una vita che mi sento impotente, ieri mi son sentita completamente inutile.

E invece, ce l’abbiamo fatta. Perciò grazie. Grazie ai signori del ryokan che si sono resi utili a trovarci un albergo di rimedio e a portarci dal medico del posto; grazie a Valeria, Flavia e Federica per la disponibilità e la vicinanza; grazie ai nostri genitori per esserci stati a qualsiasi ora del giorno e soprattutto della notte. Sapere di poter contare su qualcuno fa tutto quando si è nella disperazione.

Infine, grazie al mio Amore: nonostante fosse lui quello in pericolo non ha mai smesso di essere lucido e incoraggiante. E grazie a me: con la testa nel pallone, ho saputo agire per il bene della nostra famiglia. E nonostante abbia scoperto quanto sia insicura senza lui al mio fianco, ancora una volta col mio amore ho saputo tenerlo qui.
“Sono sereno – mi ha detto ieri sera – Sono destinato a soffrire, come un cagnolino randagio, ma so che ce la faremo perché la vita insieme è più bella”.

Aveva ragione lui: eccoci a Kyoto, in ritardo sulla tabella di marcia, come sempre ormai. Ma felici e sereni, con il sorriso più bello di chi sa che il futuro ce l’ha accanto e non vede l’ora di scoprirlo insieme.

amore coraggio grazie insieme malattia paura per sempre speranza ti amo viaggio
by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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