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settembre 2, 2013

Baci in (s)vendita

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Scusate eh, ma da quand’è che i baci sono stati svalutati? Forse è perché negli ultimi tempi se ne sono distribuiti talmente tanti e ‘ad minchiam’ (scusate il latinismo!) o perché il sesso ha acquisito un’importanza primaria rispetto all’amore, che c’è stato questo crollo a picco del loro valore? Ok, io sono fuori giro da ormai un bel po’, ma ai miei tempi (e qui sembro mia madre!) prima di darsi un bacio ci si metteva un po’ e se si decideva di darlo, era perché ci si era scelti per una storia – se per la vita, lo si vedeva poi, man mano. Sì, ok, esistevano anche i baci da un ‘limone e via’, mica vivevo nel paese di Papalla, ma a quest’ultimi preferivo di gran lunga quelli che preludevano a uno scambio di conoscenze, prima, e di promesse, poi. Un sigillo, un impegno, una dichiarazione d’intenti e successivamente, d’amore.

Oggi, invece, sembrano essere in svendita, peggio che la biancheria di dubbio gusto che si trova sulle bancarelle dei ‘Tutto a 1 euro’, e non mi riferisco ai baci da discoteca o quelli da vacanza, dati all’insegna del divertimento e del carpe diem, ma proprio a quelli che dovrebbero suggellare l’inizio di una storia. Invece di partire dalla scintilla che porta all’alchimia che porta alla conoscenza che porta ad un bacio che porta all’innamoramento, oggi si parte dal bacio: aspetta un po’ che provo a vedere com’è un bacio con risucchio dato a questo qui, poi forse posso valutare se mi piace. Sì, magari si esce un po’ prima, ma senza troppa convinzione, senza nemmeno troppo trasporto fisico ed emotivo, solo così, per occupare il tempo o perché “una chance non si nega a nessuno”; poi, magari nel mentre, un bacetto scappa, così “per vedere di nascosto l’effetto che fa”; infine, ci si impegna (o forse no) a far scoccare la scintilla, ci si frequenta per provare a vedere se ‘funziona’, se va. Quindi, cos’è? È più un tenersi compagnia, immagino, che un vivere la relazione con passione e trasporto.

Perché se questa benedetta scintilla non nasce all’inizio, appena lo vedi, se non ne rimani folgorata e non smani dalla voglia di vederlo ogni secondo di ogni minuto di ogni ora da subito, se non desideri baciarlo immediatamente, lasciando però che incontro dopo incontro, si crei la giusta attesa che ti farà gustare ancora di più l’attimo in cui poggerai le labbra sulle sue, suppongo che la voglia di baciarlo e poi di starci insieme non verrà mai. Il bacio non è la prova del nove, la verifica dei sentimenti, piuttosto ne è il termometro, ma solo se questi sentimenti già ci sono. Altrimenti, difficilmente ne farà nascere di nuovi. La voglia di baciare una persona, ma baciarlo davvero, ti viene se c’è dell’interesse, altrimenti è puro esercizio fisico. O una perdita di tempo. Perché baciarsi è un donarsi, e non c’è niente di peggio che (s)vendere i propri baci a uno che probabilmente in un altro momento non avremmo nemmeno calcolato e vedere un così bel regalo sciupato.

amore baci bacio coppia innamorarsi rapporto relazione scintilla
by Francesca Favotto | 4 comments
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4 Comments

  1. Rossella says:

    Mi trovi assolutamente in linea con il tuo pensiero! Sono cose che non passano mai di moda. Dipende molto dal senso del pudore che hai e dall’idea dell’amore che ti muove. Infatti non giudico chi non ha questo tabu’! Lo ritengo un tabu’ perche’ mi rendo conto che ci si deve uniformare alla media. Prendo atto di far parte di una minoranza e ben venga!
    Tanto la liberta’ non ce la toglie nessuno! Sta di fatto che io non mi accompagnerei mai con un collezionista.
    M’ imbarazzerebbe e non renderebbe giustizia al mio senso della famiglia. L’idea dell’intimita’ domestica si manifesta in queste piccole cose. Sono una persona molto riservata e con grandi rinunce rimango ferma nell’idea di costruirmi una credibilita’ da spendere nelle cose in cui credo.
    Ti abbraccio,
    Rossella

    12 anni ago · Rispondi
    1. Francesca Favotto says:

      Sono assolutamente d’accordo con te, Rossella. Siamo ragazze all'”antica”, ma belle proprio per questo! 😉 Ti abbraccio.

      12 anni ago · Rispondi
      1. Rossella says:

        Non credo! Forse siamo solo sincere con noi stesse. 😉
        Pensa a quante donne soffrono a causa di questi compromessi culturali. Per stare al passo con i tempi si dovrebbero accettare tante cose. Ma alla fine la psiche umana rimane la stessa di sempre e si accumulano frustrazioni su frustrazioni. Guardati intorno! Se dovesse citofonare un amico di mio marito mentre lui non è in casa gli direi semplicemente: -non è in casa!-
        Magari lo inviterei a riprovare entro l’orario in cui potrebbe trovarlo. Oggi sembrerei scortese, bigotta o sottomessa anche quando non accetterei mai di trovare in casa mia una donna che mi aspetta con mio marito. Le buone maniere ti rendono antipatico. Ma quando decidi di stare in coppia mica devi mettere un’ipoteca sulla tua rispettabilità e sul tuo orgoglio?
        La coppia ha una sua dignità che non calpesta quella del singolo.
        Quando ne fai una questione di civiltà eviti di sentirti calpestata e subentra un sentimento di compassione.
        L’autostima si deve salvaguardare: mai perdere il timone della propria vita o trovarsi a discutere in maniera cruenta! Ti abbraccio, come al solito mi sono dilungata 🙂

        12 anni ago · Rispondi
        1. Francesca Favotto says:

          Ma anche stavolta mi trovi d’accordo con te! La coppia è un microcosmo con le sue regole da rispettare. Ma se ami, non dovrebbe essere difficile farlo. Un abbraccio! (Dilungati pure quanto vuoi, mi fa piacere! 🙂 )

          12 anni ago · Rispondi

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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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