A voi, mie anime gemelle. È chi sta fuori in macchina ad ascoltarti e a farti sfogare per ore e ore, nonostante l’indomani ci si debba alzare presto per via del lavoro. È chi dice esattamente le cose che volevi sentirti dire, ma che non avevi il coraggio di pensare. È chi pronuncia la tua stessa frase nello stesso momento in cui la stai pronunciando tu. È chi ti legge nel pensiero e capisci come stai solo dallo stile di scrittura usato in chat. È chi ama le stesse cose che ami tu: la magia del Natale, le decorazioni fuori dalla porta, il cd a tema, le luci in paese, l’alberello e il presepe. È chi condivide il tuo stesso percorso di vita, le stesse difficoltà, le stesse paure. È chi mentre tu gli fai uno squillo o lo stai chiamando, lui sta facendo lo stesso, facendoti trovare occupato. È chi ti manda il messaggio del buongiorno, solo per farti…
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Nell’intimità
Per lavoro, ma anche dalle amiche in procinto di fare il grande passo, mi sento spesso chiedere consigli sulla biancheria intima da indossare il gran giorno e poi la prima notte di nozze. C’è chi vuole essere sexy a tutti i costi, chi invece preferisce la comodità, per non dover star lì tutto il giorno del matrimonio con il patema di doversi sistemare a ogni minimo movimento; chi vuole stupirlo con effetti speciali, anche se – diciamocelo – sappiamo tutti, che non si tratta proprio della prima volta che si va a dormire insieme e chi infine, vuole fare bella figura, ma senza strafare. Facendo qualche ricerca – ringrazio la mia amica e collega Cristina per avermelo segnalato – mi sono imbattuta in Loretta Caponi, fondatrice dell’omonimo atelier che da quasi cinquanta anni realizza biancheria sartoriale e corredi personalizzati per regnanti, come le lenzuola per Lady Diana e Carlo d’Inghilterra, per famiglie influenti, come i Rockefeller e i Kennedy e…
Quel sogno chiamato famiglia
Natale strano, questo appena passato. Iniziato in sordina, poi mi è esploso nel cuore, come solo il Natale sa fare. Incapace di trattenere i sentimenti e la gioia e costretta a reagire con un sorriso per scacciare le difficoltà dell’ultimo periodo, ho avuto modo di apprezzare ancora di più le cose belle che mi circondano e di rivedere le mie priorità: ho amici stupendi, che mi riempiono la vita di abbracci e risate; una famiglia meravigliosa, che non mi fa mai mancare l’affetto necessario per andare avanti e un ragazzo che mi fa innamorare ogni volta che mi guarda negli occhi, che mi manca già quando è presente e con il quale vorrei al più presto farne una mia, di famiglia. In questi giorni, mi sono molto interrogata sul perché certe cose capitino in determinati momenti o a determinate persone, così mi sono chiesta come mai questo periodo di tensione e lacrime sia capitato a me proprio sotto Natale. La…
Basta poco per fare Natale
Ho vissuto giorni pesanti ultimamente. Momenti in cui il mio animo era triste, rassegnato, arrabbiato, in cui non sentivo il Natale. E non è bello, per due motivi: il primo perché il Natale è la festa della famiglia, della gioia, della speranza, dell’ottimismo e non sentirlo significa avere il cuore indurito e preoccupato, per questo pesante; il secondo, perché avere perso le speranze in qualcuno o qualcosa vuol dire un po’ essere già morti dentro, e allora è questa la vera fine del mondo, altroché i Maya. Però nell’ultima settimana qualcosa è cambiato. Sentirlo sorridere al telefono. Vederlo ributtarsi nei suoi progetti. Un compagno di squadra che ti conosce da tre mesi, ma si accorge che non sei la solita e ti chiede come stai. I ‘vecchi’ compagni di squadra che ti fanno sentire la loro vicinanza. Una festa di compleanno a sorpresa riuscitissima e lui che aveva gli occhi a sorriso. Un bacio sulla testa da papà, inaspettato perché…
Un dono dal cielo
Mi è sempre piaciuta l’idea di nascere sotto Natale, quei giorni che precedono la festa più bella dell’anno, carichi di attesa, di affetto e di buoni sentimenti. Per carità, io amo il mio giorno di nascita, che sa di mosto e di foglie rosse, ma se avessi avuto la possibilità di scegliere un’altra data, avrei sicuramente indicato questo periodo dell’anno. Perché nonostante il freddo, le giornate più corte e la mancanza di sole, mi sembra che in giro ci sia più calore e più luce, forse perché quando si avvicina il Natale istintivamente tutti accendiamo il meglio dentro di noi e lo portiamo al di fuori. E perché per una famiglia in attesa dell’evento più bello, la nascita di un figlio proprio in questi giorni rappresenta una gioia doppia, un dono dal cielo, l’occasione per dire: “Ora siamo famiglia!”. Ecco, tu sei nato in questi giorni qui, ormai trent’anni fa. I tuoi genitori ti hanno dato un nome che significa…
Il mio Natale perfetto
Quand’ero piccola per me il Natale arrivava solo se succedevano alcune cose: la prima era ovviamente fare l’alberello e il presepe insieme alla mia famiglia. Si andava nel ripostiglio a prendere gli scatoloni impolverati, li si portava in salotto, si aprivano e si incominciava a dar vita e colore all’abete finto con palline di ogni foggia e colore e le lucine a intermittenza. Una volta finito l’albero, si approntava il ripiano del mobile con del muschio finto per ricreare la Natività e dar vita ad un presepe che somigliasse il più possibile alla Betlemme di due millenni fa, con la capanna, la stella cometa e lo stuolo di pastorelli e contadini, accorsi a vedere Gesù Bambino. Così sembrava già più Natale, ma non era ancora il Natale perfetto, se non si scriveva la letterina a Babbo Natale, che però puntualmente portava poco o niente di quanto richiesto. È vero che io ero solita essere prolissa e chiedere troppe cose, alcune…