Natale strano, questo appena passato. Iniziato in sordina, poi mi è esploso nel cuore, come solo il Natale sa fare. Incapace di trattenere i sentimenti e la gioia e costretta a reagire con un sorriso per scacciare le difficoltà dell’ultimo periodo, ho avuto modo di apprezzare ancora di più le cose belle che mi circondano e di rivedere le mie priorità: ho amici stupendi, che mi riempiono la vita di abbracci e risate; una famiglia meravigliosa, che non mi fa mai mancare l’affetto necessario per andare avanti e un ragazzo che mi fa innamorare ogni volta che mi guarda negli occhi, che mi manca già quando è presente e con il quale vorrei al più presto farne una mia, di famiglia. In questi giorni, mi sono molto interrogata sul perché certe cose capitino in determinati momenti o a determinate persone, così mi sono chiesta come mai questo periodo di tensione e lacrime sia capitato a me proprio sotto Natale. La risposta è stata semplice: forse perché stavo perdendo di vista le cose davvero importanti, forse per imparare di nuovo a sperare con slancio, a credere in qualcosa o forse per capire cosa voglio davvero nella vita. E ora lo so con certezza: non passerà un altro Natale in cui io e Teo saremo lontani, non apriremo i regali insieme di fianco all’albero e staremo separati. Lui è tutto per me, lui è la mia famiglia.
Lo guardavo attentamente in questi giorni, nelle varie occasioni quotidiane e mi soffermavo a pensare su quanto sarebbe bello averlo tra i piedi tutti i giorni, tutto il giorno. Proprio l’altro giorno lo vedevo alle prese con un bel bimbo biondo, come ci scherzava, come ci parlava, come lo faceva ridere e dicevo a me stessa quanto mi piacerebbe avere un figlio bello come lui, con il suo sorriso e i suoi occhi grandi. Se si è capaci di immaginare un futuro con la persona che ci sta a fianco, se non si vede l’ora di vederlo come compagno di una vita intera e come padre dei propri figli, allora forse è il caso di dare inizio il prima possibile a quel sogno chiamato famiglia.
Proprio ieri Aly, una mia cara vecchia amica, mi stava raccontando di come un ragazzo sposato sia andato in crisi nel momento in cui la moglie gli abbia espresso il desiderio di avere un figlio da lui. In quel momento, la sua vita è andata in mille pezzi, perché ha realizzato che aveva sposato la sua fidanzata di sempre non per amore, ma per stabilità, perché era la cosa giusta da fare. I genitori di entrambi che mettono pressione, un buon posto di lavoro, gli anni di fidanzamento che aumentano… e così la maggior parte delle coppie decide di sposarsi, perché ormai è ora. Una volta la pensavo anch’io così, ma oggi, con la mia esperienza, il mio vissuto e il senno di poi, me ne frego altamente del lavoro che va e viene, del matrimonio inteso meramente come festa in sé e di quello che gli altri si aspettano da me: io lo voglio sposare di slancio, con il cuore, perché lo amo e perché se guardo un po’ più in là nel tempo, mi vedo accanto a lui e al nostro cagnolone sotto l’alberello con un’enorme pancia intenta a scartare il pacchetto confezionato da lui, che riconoscerei tra mille perché impacchettato con la carta dei giornali.
Per me, Natale significa famiglia e famiglia vuol dire arrivare a casa la sera dopo il lavoro e avere qualcuno con cui condividere la giornata davanti a un piatto di pasta. Vuol dire avere voglia di stare da soli in studio a scrivere, ma sapere che nell’altra stanza c’è qualcuno pronto a offrirti una tazza di tè, sussurrandoti che ti ama; avere a disposizione tre divani in salotto, ma rannicchiarsi e incastrarsi in tre su uno solo per stare vicini vicini. O ancora, avere un lettone per due, ma dormire appiccicati in una sola metà. Famiglia è riuscire ad addormentarsi nonostante le preoccupazioni, solo perché hai lui vicino che ti fa sentire protetta; è sapere che andrà tutto bene, perché insieme avete progetti di vita e perché “l’amore conta”, lo dice anche Ligabue. Famiglia è Buzz sdraiato al sole sul parquet che ti fa spazio e addormentarsi per terra al suo fianco, risvegliata solamente da una carezza di Teo sulla guancia; è trovare sotto l’albero il libro che desideravi, perché lui sa esattamente quali sono i tuoi gusti e le tue passioni. Famiglia è lui che ti dice sottovoce: “Non vedo l’ora di cominciare la mia vita insieme a te” e pensare proprio in quel momento la stessa identica cosa. Famiglia è non pensare al matrimonio come la proiezione di se stessi al di fuori, ma come la proiezione di se stessi negli occhi e nel cuore dell’altro. Famiglia è sorprendersi a immaginarsi con il pancione, tu che lo spirito materno non sapevi nemmeno cosa fosse.
La famiglia sarà il mio proposito per l’anno nuovo perché ho deciso di essere felice. Se si sa quel che si vuole, sono convinta che poi la strada per raggiungerlo si riveli, presto o tardi. A voi tutti auguro di trovare il vostro obiettivo primario, ciò che vi rende felici davvero nella vita e di avere la forza di seguire i vostri sogni. Fare le cose per convenienza o perché “ormai è il momento” spesso è la strada più comoda da seguire, ma è avere il coraggio di porsi le domande giuste e poi non aver paura di trovare le risposte che fa la differenza tra la normalità e la felicità.
Vi auguro di vivere la vita che desideravate da bambini e di avere un 2013 proprio come lo volete voi.
Auguri di cuore!
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