Due mesi che non sei più al mio fianco. L’altra sera ti cercavo nel lettone, mi mancava il tuo abbraccio, e le tue zampette fredde, e il tuo respiro rantoloso.
Manchi anche alle bimbe: ogni tanto mi sembra che Shibu sia più triste del solito e ti cerchi, mentre Nara… be’, sai che Nara è più selvatica. Cerco di far loro da mamma e anche da papà, ma è difficile, ogni tanto accuso il colpo.
Il tuo libro sta viaggiando bene, sai? La prima presentazione a Milano è stata una bomba, come dici sempre tu. Ora punto a portarlo in tutta Italia, quantomeno nelle grandi città.
Io sto portando avanti i miei piccoli e grandi progetti, che tu già sai. Sono molto carica e aperta verso questo futuro sempre più incerto.
Manchi terribilmente, ma ti sento in ogni gesto e sorriso e abbraccio e canzone e film e frase. In tutto.
Due mesi sono niente rispetto ai 18 anni che abbiamo passato insieme, ma l’assenza ha la fottuta capacità di dilatare l’anima, quindi di amplificare anche la nostalgia.
Ti amo (per) sempre, sei nell’anima.
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