Ho imparato a mie spese la differenza sostanziale tra serenità e felicità: la prima è uno stato prolungato di beatitudine, di tranquillità, di calma; la seconda invece sono picchi di adrenalina, istanti di gioia, bisogna saperli riconoscere e mai farseli sfuggire. Tra qualche giorno – il 20 marzo – si terrà la quarta Giornata Internazionale della Felicità, un monito, un memorandum a non smettere mai di essere felici. Perchè “siamo tutti fatti per essere felici” ed è un nostro diritto e dovere etico perseguire la felicità. Ma come fare a esserlo? Come fare a non confonderla con altro, per esempio il piacere? Il piacere è instabile, evanescente, individuale e legato a un’azione; inoltre, può anche essere in conflitto con il benessere altrui. La felicità è qualcosa di ben diverso: è lo stato in cui si riesce a esprimere il proprio essere autentico e a sentirsi ogni giorno più liberi, spinge al dinamismo ed è fonte di generosità. E la bella notizia è che ognuno di noi sarebbe “programmato” per essere felice.
Secondo Christian Boiron, Direttore Generale dell’omonimo Gruppo leader mondiale nell’ambito dell’omeopatia, noto in Francia come “manager-filosofo” e autore di diversi libri sulla felicità, il percorso verso di essa inizia con la decisione di “essere felici”: già prendere consapevolezza di ciò che vogliamo è molto importante e spinge al cambiamento. Inoltre, alla felicità ci si può allenare: basta dedicarsi a quella che lui chiama “la ginnastica della felicità” almeno 30 minuti al giorno, ovvero una serie di semplici esercizi, originali e alla portata di tutti che, se praticati quotidianamente, permetteranno di acquisire consapevolezza, cambiare prospettiva ed esprimere il proprio sé profondo.
Quindi, SeDici che sei alla ricerca della felicità, allenati a riconoscere il bello e il buono, dentro e fuori di te. Prendi in mano la tua vita e realizza il disegno già progettato per essere una persona migliore. E prova a seguire questi semplici 10 esercizi, suggeriti da Boiron:
1. MEDITAZIONE LAMPO: Fermiamoci anche solo per qualche minuto, facciamo esercizi di stretching, chiudiamo gli occhi, rilassiamo la muscolatura e ascoltiamoci respirare profondamente, lasciando andare i pensieri.
2. RIFLETTIAMO SU CONCETTI IMPORTANTI: Quali emozioni evocano in noi temi come “coraggio”, “egoismo”, “generosità”, “senso di colpa”? Riportiamo su un taccuino quello che ci viene in mente, rileggiamolo e integriamolo con i nostri pensieri, ci porterà a scrivere qualcosa di “equilibrato” che non ci farà provare emozioni forti.
3. CIRCONDIAMOCI DI PERSONE CHE CONDIVIDONO IL NOSTRO PROGETTO DI VITA: Cerchiamo di avere vicino persone che ci permettono di manifestare il nostro essere profondo, senza giudicarci. La loro compagnia sarà uno stimolo per proseguire il nostro cammino verso la felicità.
4. CONFESSIAMO LE EMOZIONI: Quando un’emozione sopraggiunge non va repressa ma, prendendo un po’ di distacco, va confessata a chi ci sta vicino. In un momento di tensione, per esempio, può essere utile dire al proprio interlocutore: “Scusami, mi rendo conto di essere arrabbiato, tu non c’entri nulla, è solo un mio conflitto interno che devo gestire. Possiamo sospendere questa discussione per qualche minuto?”.
5. CONCEDIAMOCI DEI MOMENTI “PER NON FARE NULLA”: Permettersi di non fare niente, anche solo per pochi minuti al giorno, ci aiuta a scegliere con più consapevolezza le nostre attività e gli amici che frequentiamo. In questo modo riusciremo a organizzarci meglio, a essere padroni del nostro destino… a essere veramente noi stessi.
6. SDRAMMATIZZIAMO: Si può iniziare praticando l’umorismo con gli altri e con se stessi. Per riuscire a sdrammatizzare, soprattutto nei momenti di tensione, è meglio prendere una pausa per riesaminare la situazione con più serenità e libertà.
7. TROVIAMO UN POSTO PER NOI STESSI: Individuiamo un luogo tutto nostro, dove stiamo bene, dove poterci ritagliare dei momenti di tranquillità e di solitudine. Diventerà uno spazio privilegiato per riflettere e progredire.
8. ESPRIMIAMO LA NOSTRA CREATIVITÀ: Ogni giorno, per un quarto d’ora, ci si può dedicare a un’attività artistica o a un hobby (scrittura, scultura, cucina, giardinaggio, ecc.). È importante farlo, lasciando margine all’improvvisazione, alla libertà di creare e di esprimerci in modo assolutamente originale.
9. IMPARIAMO A PERDONARCI: Può essere d’aiuto, la sera, fermarci per ripensare alla giornata: se ci dovessimo sentire in colpa per qualcosa che abbiamo fatto o per una situazione che ci ha fatto sentire in errore o inadeguati, ripetiamoci che la perfezione non esiste e che non possiamo sempre piacere a tutti.
10. IL SORRISO INTERIORE: Chiudiamo gli occhi, rilassiamoci e sorridiamo: in questo modo, non solo i muscoli ma anche le tensioni si possono distendere. È un sorriso aperto al prossimo.
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