Settimana scorsa ho fatto un incontro davvero interessante, uno di quelli che potenzialmente, se aperti al cambiamento e dal cuore semplice, potrebbe cambiarti la vita: ho conosciuto la giornalista Cristina Gabetti, anni fa inviata per i tg Mediaset e oggi curatrice della rubrica ‘Occhio allo spreco’ nel programma ‘Striscia la notizia’, dove suggerisce ai telespettatori alcuni accorgimenti per vivere meglio consumando di meno. Ho avuto la fortuna di presentare il suo libro durante una serata alle librerie Ubik e mentre rispondeva alle mie domande, illustrando i benefici di una vita più semplice, ragionavo su come rallentare i nostri ritmi e tornare a una dimensione umana possa aiutarci davvero a stare meglio, con noi stessi, con chi ci circonda e con “la natura, che ci regala la vita con la sua vita”, come dice Cristina. “Ho iniziato questo viaggio di scoperta qualche anno fa: ho cominciato a fare ricerche per capire come ogni nostro comportamento può influire sul pianeta. E incide tantissimo. Che si decida di comprare il latte al supermercato invece che dal contadino vicino casa, di usare la macchina invece che i mezzi pubblici fa una grandissima differenza. Quindi, ho iniziato a vivere in modo diverso”. “Prima di tutto, è stato un viaggio interiore, alla ricerca di me stessa, perché il cambiamento esterno non è possibile, se prima non si cambia dentro. Poi ho cominciato, partendo dalle piccole cose e cercando di dare l’esempio ai miei tre figli e a chi mi circonda”. Fare la raccolta differenziata, buttare i mozziconi di sigaretta negli appositi contenitori, preferire le sostanze di derivazione biologica a quelle di origine chimica: son tutte piccole cose che messe insieme e fatte da tante persone, possono cambiarci la vita.
Nel suo ultimo libro ‘Occhio allo spreco’, edito da Bur Rizzoli, c’è un capitolo quanto mai attuale, che mi ha colpito nel profondo e che condivido appieno: si intitola ‘Tempi duri’ e parla di come trovare la via d’uscita da questa crisi che ci attanaglia. Qui Cristina invita a ribaltare il proprio punto di vista rispetto alle avversità, a cambiare prospettiva. Spesso rimaniamo immobili di fronte ai problemi, perché non riusciamo a guardarli da un’altra angolazione, ma preferiamo crogiolarci nel nostro vittimismo e lamentarci perché le cose non cambiano mai. “Intanto, cominciamo a fare rete, a ritrovare i rapporti umani, persi dietro decenni di tecnologia: coltiviamo nuove amicizie, conosciamo i nostri vicini di casa. Da soli è difficile trovare la via d’uscita, ma insieme si può. E poi torniamo a godere della natura, ritroviamo il piacere di dedicarle del tempo, passeggiando all’aria aperta, ritornando ad avere l’orto in casa: un atteggiamento attivo stimola il pensiero e le endorfine, gli ormoni della felicità”.
Questo mondo viaggia sempre più a una velocità sconsiderata: comunicazioni sempre più veloci e immediate, case che spuntano come funghi, risorse che scarseggiano, rapporti umani che si perdono… e un pianeta che fa sempre più fatica a supportarci e sopportarci tutti. Tornare indietro forse non si può, ma tentare di vivere in un mondo migliore sì: piccoli gesti quotidiani, come non sprecare l’acqua, fare la pasta o il pane in casa, scegliere la bici o i piedi alla macchina, dirsi “Ti amo” di persona invece che tramite mail, possono riportarci a una dimensione umana del vivere, contribuendo a rispettare e migliorare l’ambiente che ci circonda. “Per qualunque grado di evoluzione esiste una soglia di crescita. Chi la cerca si trova in buona compagnia. Non ha senso vivere senza voler crescere e crescere, oggi, significa non distruggere il pianeta in cui viviamo”.
Fare del bene al pianeta Terra aiuta a fare del bene a noi e a chi amiamo: del resto, il regalo più grande che faremo ai nostri figli è proprio questo mondo qua. Rivediamo le nostre abitudini, prima che sia troppo tardi. Ma cominciamo ora. Adesso.


Ciao Francesca, sono proprio contenta di questo tuo nuovo spazio. Mi piace molto anche il nome che hai voluto per questo blog.
Crederci sempre è il mio principio primo, anche quello che ancora mi tiene legata a style e alla mia piccola casa qui da voi. Se ti piace , ti inviterei a leggere “Il campo delle tre fave” e potrai scoprire di persona quanto credo nelle capacità dell’animo umano di superare momenti difficili.
Ciao Maria, grazie mille per le tue belle parole di incoraggiamento. Abbiamo quindi già molte cose in comune. Lo leggerò con molto interesse, grazie della segnalazione. Un abbraccio! 🙂