Verde. Tanto verde. Tutto verde. Non vedevo così tanto verde dacché feci il giro dell’Irlanda ormai 14 anni fa: una terra che mi rimase nel cuore per la natura incontaminata che serbava intatta, che nasceva rigogliosa in ogni dove, per tutto quel verde che a me rilassa e fa venire voglia di correre a perdifiato a piedi nudi, per poi stendermi sull’erba in compagnia di un buon libro, con una margherita tra i capelli. Lo scorso weekend la sensazione è stata identica: un ritorno alla natura, un distendere i nervi, un rilassarsi completamente, in compagnia di belle persone, che insieme a me hanno visitato posti meravigliosi nella nostra fantastica Italia.
Ho partecipato, infatti, alla seconda edizione di Write my wedding, il press educational dedicato al mondo del matrimonio, ideato e organizzato da Valeria Ferrari, titolare dell’agenzia di wedding planning La Petite Coco, una ragazza innamorata del suo lavoro e della sua terra, con lo scopo di rilanciare il Lago di Garda come meta ideale per i destination wedding, ovvero il decidere di sposarsi altrove, in luoghi esotici o comunque lontano da casa, senza rinunciare alla compagnia di amici e parenti. L’anno scorso andammo alla scoperta delle perle intorno al lago, quest’anno invece il focus è stato sull’entroterra, meno conosciuto ma altrettanto affascinante e ricco di vere chicche. Questa volta ad accompagnarmi c’era la mia sorellina Elisa, poiché il mio Teo non stava granchè bene per via delle cure.
Partite con largo anticipo, arriviamo con largo ritardo (ci siam perse nelle campagne, ma questa è un’altra storia!) sulla tabella di marcia presso la prima location: l’agriturismo Eroma a Lonato, vicino alla Madonna della Scoperta, in provincia di Brescia, un posto immerso nelle verdi colline della bassa bresciana, a soli 10 km dal lago, in cui non solo si possono passare dei romantici weekend (dispone anche di biosauna e mini Spa!), ma anche affittare in esclusiva l’intera location per matrimoni dal tocco rural chic. Qui saluto nuovamente le mie colleghe, ormai diventate amiche, conosciute l’anno prima: Heidi Busetti, wedding reporter, accompagnata dal marito Devid Rotasperti, fotografo di matrimoni, e dai due figli, Francesco e Federico; Simona Spinola, di Zankyou, accompagnata dalla mamma Ivana; Rebecca Riparbelli di Sposiamoci risparmiando, accompagnata dal marito Stefano e Anna Quinz, di The Wedding enterprise. A fare gli onori di casa, la proprietaria Tiziana, che ci accoglie con una buona tazza di tè, seguita da un cocktail a base di prosecco (non perdiamo tempo!), e Valeria, che ci presenta alcuni partner dell’evento, ovvero Fabio Chioda di Nibel – Atelier floreale, che ha realizzato i centrotavola per la cena del sabato; Marilena Mura, fotografa che ci accompagnerà per tutto il tour con i suoi scatti; Alberto di Cartaria del Garda, che ha realizzato le magnifiche agendine da reporter d’assalto e Matteo Negri, il dj che ci terrà sveglie fino a mezzanotte per scatenarci sulla musica dance anni Ottanta . È tempo di cenare: ad attenderci un ricco buffet di prelibatezze rustiche, a km zero, come antipasto, e poi piatti tipici del posto come main course.




L’indomani la sveglia suona presto: dopo una ricca colazione, lasciamo Eroma alla volta di Valeggio sul Mincio e dell’incantevole Borghetto, una piccola perla sul fiume lombardo, che ci viene presentata dall’assessore al turismo Anna Paola Antonini, che ci racconta anche della Festa del Nodo d’amore, una specie di sagra del tortellino, prodotto tipico della zona, che si svolge sul ponte Visconteo e richiama migliaia di turisti da tutto il mondo. Ad accompagnarci anche Erica Buzzi di Blackbeans, la grafica che ha curato tutta l’immagine in coordinato dell’evento.


Da qui ci spostiamo di pochi km a piedi e raggiungiamo il b&b La finestra sul fiume, un posto talmente bello che non ci si crede. Ad accoglierci i padroni di casa Mattea e Pietro, che ci fanno vedere quale bellezza hanno la fortuna di vivere e gestire ogni giorno: dietro il vecchio mulino, diventato loro abitazione e luogo dove pernottare per chi qui soggiorna, si stagliano ettari di verde incontaminato sulla riva del Mincio. Avete presente il locus amoenus di cui tanto scrivevano i fini letterati, il tanto sognato Mulino Bianco? Ecco. E non basta. Teatro ideale per matrimoni bucolici e romantici, qui si possono organizzare e allestire matrimoni in esclusiva all’aperto o sotto una tensostruttura. A far da cornice, gli alberi, il verde della natura e i cigni e le paperelle, che ogni tanto escono dall’acqua per passeggiare nel prato.



Da qui, ci rechiamo alla terza location in programma, un posto cui sono affezionata, in quanto già presente durante la prima edizione del press educational: per il pranzo raggiungiamo Villa Conti Cipolla, a Monzambano, in provincia di Mantova, dove ad attenderci ci sono Silvia e Lorenzo, che ci danno il benvenuto con un cooking show dello chef Paolo, che ci illustra come realizzare in casa i capunsei, gnocchetti tipici della cucina alto mantovana a base di pangrattato, che poi saranno sulle nostre tavole a pranzo. Questa villa ottocentesca in stile liberty immersa in 70 mila mq di verde e di proprietà della famiglia Gambetti da più di vent’anni, è perfetta per chi desidera un matrimonio elegante, ma allo stesso tempo senza perdere il contatto con la natura. Come gentile ricordo, ci donano stavolta dei biscotti di sbrisolona, dolce tipico mantovano molto friabile.


È pomeriggio, tempo di rimetterci in viaggio per raggiungere Villa Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona, dove ad attenderci c’è il suo proprietario, il Conte Josè Antonio Ruiz Berdejo y Sigurtà. Dimora storica, originariamente di proprietà dei Conti Maffei, nominati signori del feudo di Valeggio e Monzambano dal Doge di Venezia nel 1649, è stata teatro della Storia con la S maiuscola: nel Risorgimento qui soggiornarono gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e Napoleone III di Francia, la Regina Vittoria Eugenia di Spagna, il Re Costantino di Grecia, il Re Simeone di Bulgaria, il Principe Carlo d’Inghilterra, il Principe Filippo del Belgio, il Duca d’Aosta e i Principi del Liechtenstein e di Monaco. E non è tutto: anche eminenti personalità come Maria Callas e diversi premi Nobel. Il Conte ci apre letteralmente le porte di casa sua e ci guida tra le sale affrescate, raccontandoci aneddoti della sua famiglia, che avevo letto solo nei libri. Io ero a bocca aperta, le mie colleghe anche. La stessa ospitalità viene riservata agli sposi che qui vogliono allestire il loro ricevimento di nozze: immaginatevi le grandi feste organizzate a corte dai più grandi regnanti europei, con tanto di minuetto. Ecco, potreste averne una così.


Da qui, ci spostiamo a piedi nell’ultima location in programma, distante solo pochi passi: il Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi botanici più belli d’Europa, vincitori di numerosi premi, una vera oasi di natura e bellezza a pochi km dal Lago di Garda, 60 ettari di tappeti erbosi, aiuole fiorite, piante e animaletti. Ad accoglierci la padrona di casa Magda Inga Sigurtà, la pr Roberta Gueli e la guida Alice Garbi, che ci ha illustrato le diverse specie di fiori e piante che affollano questo paradiso. La visita in realtà ha un suo perché: sì, anche qui è possibile sposarsi ed è possibile farlo in esclusiva, affittando il parco dalle 19 in poi. Esso è attrezzato con un’ampia tensostruttura, in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di cucine, tavoli e sedie, messi a disposizione insieme alla possibilità di celebrare il rito civile.



Anche questo tour è finito, anche questa volta ho fatto il pieno di certezze: che abbiamo un Paese meraviglioso e ricco di potenzialità, che il futuro sta nella condivisione e nel mettere in circolo la bellezza, che ho un lavoro bellissimo, che la felicità sta anche in un lungo respiro tirato in mezzo alla natura, per riempire i polmoni di cielo.
Un grazie particolare a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, ma soprattutto a Valeria, mente, anima e cuore di quest’iniziativa.
Riporto qui uno dei monologhi da uno dei miei film preferiti:
“È difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, vita”.
Dal film “American beauty”
Ecco, smettiamola di tenercela stretta, la bellezza: gridiamola, raccontiamola, cerchiamola, testimoniamola. E cerchiamo di ripartire tutti insieme. Da qui.
P.S.: Ecco il video della splendida giornata, girato e realizzato da Wedding Movie: enjoy it!
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