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luglio 26, 2019

#StartupMonAmour: Ines Pesce, professione wedding marketing specialist

  • Startup Mon Amour

Ed eccoci con una nuova puntata – l’ultima prima della pausa estiva – della nostra rubrica più seguita e letta: “Startup Mon Amour”, il viaggio alla scoperta di realtà innovative legate al mondo del wedding e delle donne in generale, ideato da #giovaniconlapiva. Oggi la nostra Carolina Casolo ci presenta una donna che svolge una professione innovativa nel settore del wedding: Ines Pesce. Ecco la sua storia!

Ines Pesce
Ines Pesce a Foggia
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Chi sei? Presentati!: “Sono Ines Pesce, avvocato fino al 2015 e oggi Wedding Marketing Specialist e CEO di Daruma ADV, agenzia specializzata in strategie di marketing dall’esperienza ventennale, con sede a Foggia, dove vivo. Con il mio lavoro supporto, in particolare, e informo i professionisti del settore dei matrimoni attraverso corsi e consulenze che mirano alla implementazione delle strategie di marketing legate al settore wedding”.

Il matrimonio in Italia è un business sempre più in crescita. La tua figura di wedding marketing specialist come è stata recepita all’inizio dalle aziende che ruotano attorno a questo mondo?: “In due parole, direi acqua nel deserto. I professionisti del matrimonio sembravano non aspettassero altro e ancora oggi mi contattano confessandomi di aver cercato a lungo qualcuno che avesse competenze nel marketing, ma che, al tempo stesso, conoscesse il mercato del wedding e le sue dinamiche”.

Ines Pesce
Ines Pesce al workshop a Milano
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
“Il giro d’affari legato alle nozze cresce e aumenta il numero di persone, soprattutto donne, che decidono di fare il wedding planner”. Ma stanno emergendo anche nuove professionalità. Quali sono?: “Eccone alcune.

Social Media Wedding Concierge
I social network hanno rivoluzionato il modo non solo di comunicare quanto di raccontare e raccontarsi alla propria platea di amici e follower, motivo per il quale il Social Media Wedding Concierge potrebbe sicuramente diventare una nuova figura emergente in Italia. Questo ruolo, ideato dalla catena WHotels di New York già qualche anno fa, ha il compito di costruire una narrativa social intorno all’evento che non si limiti solo al giorno della cerimonia bensì, eventualmente, comprenderà anche il dietro le quinte del matrimonio.

Wedding Dog Sitter
Secondo l’Eurispes, 3 famiglie su 10 convivono con un animale da compagnia e nella maggior parte dei casi si tratta di cani (63,3%). La stessa quota di intervistati sacrifica una buona parte del proprio tempo libero per il benessere e le necessità del suo amico animale e il 46,2% di chi ha un animale domestico rinuncia in alcune occasioni a uscire o a fare un viaggio per non lasciarlo solo. E se ci si sposa? Qui nasce la necessità di un Wedding Dog Sitter, capace di prendersi cura per tutto il giorno del proprio cane, rendendolo partecipe del matrimonio dei propri padroni e, d’altro canto, facendo attenzione che una giornata del genere non gli comporti eccessivo stress.

Wedding Show Manager
Oggi un evento come il matrimonio non può che avere tra i suoi obiettivi quello di essere estremamente accattivante anche per il social dell’estetica per eccellenza: Instagram. Diventa quindi fondamentale riuscire a creare momenti d’intrattenimento tali da stupire i propri ospiti. Basti pensare al matrimonio più social degli ultimi anni, quello di Chiara Ferragni e Fedez, i quali hanno sorpreso i propri invitati montando un luna park. Gli sposi Millennials pongono infatti parecchia attenzione sul divertimento dei propri ospiti durante il ricevimento, la classica band musicale perciò non basta più. Qui entra in gioco il Wedding Show Manager, un professionista specializzato in show per matrimoni che propone agli sposi spettacoli come il cake mapping, la digital singer, performer vari e circensi.

Wedding E-Commerce
Pur acquistando quotidianamente sempre più beni di consumo online, gli sposi ancora oggi prediligono la via tradizionale dell’acquisto nei negozi fisici per quel che concerne l’organizzazione del matrimonio. Che sia la scelta della wedding planner, il fotografo, il fiorista o, ancor più, l’abito da sposa, l’acquisto si conclude in atelier e gli sposi sono disposti a fare anche parecchi chilometri pur di incontrare il professionista giusto per il loro evento. Se però è vero che l’America è pioniera di tendenze, l’ultimo Wedding Industry Report USA (2018) informa che su un totale di 54,4 miliardi di dollari spesi per il giorno del sì, gli acquisti online (via computer o smartphone), hanno raggiunto gli 8,2 miliardi di dollari e i vestiti da sposa nel 14% dei casi sono stati acquistati sul web. Un dato che oggi non è ancora considerevole, ma che deve essere sicuramente tenuto in considerazione per entrare in maniera innovativa nel mercato dei matrimoni e sfruttare così un futuro vantaggio competitivo.

Wedding Influencer
L’influencer nel mondo wedding è ancora oggi quel professionista del settore con un certo seguito che racconta la propria professione e che, incidentalmente, fornisce agli sposi informazioni utili sull’organizzazione delle nozze. In Italia sono ancora molto poche le figure che possono essere definite “di riferimento” e, quindi, influenti nel mondo wedding. Ovvero manca un vero personaggio di spicco in grado di influenzare le scelte d’acquisto degli sposi diversamente dalle note testate di settore”.

Ines Pesce
Ines Pesce con la classe del workshop di Foggia
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Quale domanda ti viene rivolta più frequentemente dai tuoi clienti?: “Quando mi sono avvicinata al settore io ero percepita come la maga dei social network: le loro richieste erano molto focalizzate sulle dinamiche di Facebook e un po’ più tardi di Instagram. I social network erano quei “mostri” da domare sapendo che la vittoria sarebbe stata una maggiore notorietà: o almeno questo è il messaggio che è stato fatto arrivare ai professionisti del matrimonio. A me è toccato, quindi, l’ingrato compito di sfatare parecchi falsi miti, argomento con cui non a caso ho aperto il mio libro di Wedding Marketing Professionale. Negli ultimi anni, invece, chi si rivolge a me ha la consapevolezza che senza una strategia di marketing non ci sono post Facebook e Instagram che tengano e quindi anche le richieste hanno un sapore più imprenditoriale”.

Ines Pesce
Ines Pesce a Bari
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Le nozze 2.0 sono sempre più social. Il social media wedding concierge, una delle nuove figure emergenti di cui parli, mi piace! In America questa figura è già ampiamente presente, in Italia a che punto siamo?: “Questa è la professione emergente che più ha attirato l’attenzione dei media da quando ne ho cominciato a parlare. Diciamo che laddove c’è social network, c’è estrema curiosità e quindi anche questa figura ha destato parecchio interesse, sebbene oggi non abbiamo ancora un professionista di spicco in tale ambito. Io personalmente credo che per matrimoni di certi livelli (personaggi influenti con più di un milione di followers) ha sicuramente un senso, benché sia verosimile che tali personaggi siano già organizzati per poter creare una struttura social di un evento personale come il matrimonio. A livelli medi, il social media wedding concierge potrebbe essere un servizio offerto da certe wedding planner per differenziarsi o per posizionarsi bene nella nicchia ‘matrimoni di mid-tier e macro influencer’”.

Ines Pesce
Ines Pesce a Palermo
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
La rivoluzione digitale messa in atto dal marketing e dai social media influisce anche sul mondo del wedding. Secondo te i costi per le nozze 2.0 aumenteranno? Cambia il modo di dire il fatidico Sì, di conseguenza cambieranno le voci di spesa e la parte social diventerà irrinunciabile?: “Nonostante le nuove dinamiche sociali, nel 2017 i matrimoni celebrati in Italia sono stati 191 mila per un tasso di nuzialità pari al 3,2%, ancora una volta il più basso di tutta Europa e in continua discesa rispetto al trend nazionale degli ultimi 60 anni. Ciò che rende, però, il matrimonio un mercato prospero nonché un business da oltre 300 miliardi di dollari, di cui 7 miliardi facenti capo all’Italia, sono tutte quelle voci di costo che fino a un decennio fa non erano affatto menzionati nel budget plan di un matrimonio. Qualche esempio? La wedding stationery o i pigiama e gli outfit per le damigelle, o ancora gli allestimenti in grande stile. Tutte quelle voci di spesa che definirei ‘instagrammabili’ e che possono portare il matrimonio a competere per l’evento social dell’anno”.

Ines Pesce
Ines Pesce e Nataly Olmetti, la local planner per il WS di Milano
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Tu definisci ‘instagrammabili’ dettagli come l’abito delle bridesmaid, i segnaposto, l’allestimento floreale… Dettagli che hanno una valenza fotografica, dettagli da fotografare e postare. E il fotografo? Quali accorgimenti, se ci sono, dovrebbe mettere in campo oggi un fotografo di matrimoni per far parte di questo mondo 2.0?: “Questa domanda è croce e delizia per me. Da un lato, i fotografi rappresentano la categoria professionale che più prediligo perché l’arte di scattare una foto e raccontare un momento o un’esperienza di vita vissuta è qualcosa di veramente affascinante per me. Osservo le foto così come si guardano certe opere d’arte classica: tra la curiosità di come tale scatto è stato generato e l’ammirazione verso l’artista/fotografo autore di tale scatto. Idealmente i fotografi sarebbero i più avvantaggiati in questo mondo in cui il contenuto visuale è diventato un re.

Dall’altro lato, nel mondo 2.0, fatto di foto scattate e postate su dei social network che rendono tutto
fruibile velocemente e in tempi brevissimi, è molto riduttivo per un fotografo di elevato spessore artistico riuscire a comunicare la propria essenza. Postare una foto per un maestro della fotografia è più complicato rispetto a un fotografo ‘normale’ o ‘commerciale’. Nell’ultimo caso, parliamo di professionisti che vincono grazie a contenuti creati con competenza tecnica e che quindi sono inevitabilmente superiori rispetto a tutti gli altri utenti, normali creatori di contenuti. Ma laddove la fotografia del matrimonio è arte, lì comincia il dilemma e la strategia di wedding marketing diventa imprescindibile”.

Ines Pesce
Ines e il fotografo Diego Taroni
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Il mondo dei matrimoni vip crea tendenza e presenta una forte affinità con il fashion, il design e il lusso. Ti senti di condividere questo pensiero in base alla tua esperienza?: “Certamente, ciò che accade nel mondo wedding vip fa tendenza, ma è anche vero che il settore subisce moltissimo le influenze del fashion e del design. Direi quasi che sono dei settori che tra loro si contaminano molto e ciò lo si evince proprio quando si pone attenzione sui tre ambiti parallelamente. Io personalmente seguo abitualmente le Fashion Week, la settimana del Design ed è irrinunciabile la Bridal Week e riesco a percepire perfettamente quanto il settore wedding rappresenti quasi un connettore di tendenze provenienti tanto dall’alta moda quanto dal design e, soprattutto negli ultimi anni, dal mondo del food in tutte le sue sfaccettature”.

Ines Pesce
Ines e una parte del proprio team
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Come viene gestito l’utilizzo di queste nuove professionalità 2.0? L’Inps è pronto secondo te a supportare il loro lavoro? È stato normato?: “I codici Ateco a disposizione di chi vuole ufficializzare la propria professione, aprendo una partita Iva e, quindi, una posizione Inps, sono molteplici, ma ovviamente ancora legati alle vecchie professioni che nulla sanno di flessibilità, mobilità e nuove competenze. La cosa migliore è rivolgersi sempre a un consulente con spiccate conoscenze in tal senso che possa consigliare la migliore forma giuridico-fiscale da assegnare alla propria singola professionalità. In Daruma, per esempio, i nostri clienti hanno a disposizione un comparto specializzato in tal senso”.

Ines Pesce
La classe del workshop di Palermo
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Dall’avvocatura al wedding marketing inseguendo una passione. Hai trovato difficoltà nell’attivare questo nuovo lavoro dal punto di vista burocratico? Cosa ti senti di consigliare a chi volesse seguire le tue orme? Quali step deve subito affrontare dal punto di vista professionale e amministrativo?: “Daruma esisteva già come società e come realtà aziendale, di conseguenza non ho incontrato particolari difficoltà burocratiche. Ho solo approfondito lo studio di un mercato al punto da diventarne esperta. Se non si è un’agenzia già strutturata, per fare consulenza nel mio stesso ambito, basta una partita Iva come consulente in regime forfettario. Di sicuro il consiglio che posso dare a chi vuole intraprendere il mio percorso è di studiare moltissimo il marketing e poi successivamente le dinamiche del settore wedding. Non è un mestiere che si impara con un corso. Philip Kotler ha detto: “Basta un giorno per imparare il marketing… ma ci vuole una vita per domarlo”. Le competenze tecniche sono la base di tutto, la conoscenza del mercato e l’esperienza pratica ti aiuta a saper come applicare le competenze in maniera funzionale”.

Ines Pesce
La classe del workshop di Bari
[Credits foto: Diego Taroni – Photo27]
Ora ci rileggiamo a metà settembre: che realtà ci farà scoprire questa volta la nostra Carolina? Stay tuned e lo scopriremo presto!

Chi è Carolina: Carolina Casolo, ovvero #carolinaconsulente, è una consulente un po’ atipica, che ama poter assistere aziende o persone fisiche che iniziano una propria attività seguendo un sogno, fornendo punti di vista differenti e trovando soluzioni innovative per rispondere alle sempre più particolari esigenze dei clienti. Ecco da dove è nato il suo interesse per il settore del wedding e in particolare per le startup. È la founder di #giovaniconlapiva, la società di servizi e consulenze dedicata ai giovani under 35 che si approcciano al lavoro autonomo.

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by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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