C’è un aforisma che gira su Internet, attribuito a Jim Morrison, che recita più o meno così: “Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”. Lo stesso vale per le storie d’amore. Ci sono coppie che non litigano mai, non si confrontano, vanno sempre d’amore e d’accordo, in pubblico sembrano i più felici del mondo. E poi ci sono quelle che spesso si accapigliano, entrano in conflitto, mettono in discussione tutto quanto, si fanno venire dei legittimi dubbi. Entrambe stanno vivendo la medesima situazione, ma con diversità intensità. O con diversi intenti. Non è questione se ci sia meno o più amore, entrambi diranno: noi ci amiamo; sì, ma in che modo?
È come quando si va a fare una passeggiata in montagna: c’è chi preferisce farsi guidare, nemmeno per il piacere della compagnia, ma proprio per non fare fatica, senza fare troppe domande, senza nemmeno gustarsi il panorama, guardando sempre in basso e chi invece, è curioso di tutto, fa domande, interagisce con il proprio compagno, propone nuovi percorsi, battibecca su quale sia la strada giusta da fare, un po’ si affida un po’ decide. Il sole batte per tutti, l’incantevole cornice dei monti sarà lì in entrambe le situazioni, ma chi se lo sarà goduto fino in fondo? Chi si sarà sentito parte di qualcosa?
Non credo a chi non riporta mai una crepa, a chi non vacilla mai, non inciampa mai, a chi sorride sempre, anche forzatamente, a chi non contraddice, per paura o per indolenza, a chi non si fa mai domande su dove si sta andando e se ce si arriverà, se la strada percorsa è la più giusta, se il compagno di camminata è il più indicato. E non credo nemmeno a chi non impreca mai, a chi non è tentato di guardarsi indietro e di dire “Ma chi me l’ha fatto fare?”, a chi non sceglie il proprio sentiero, ma se lo fa scegliere dagli altri, a chi pur di andare, si fa trascinare dal primo che capita.
L’amore è un sentiero irto di contraddizioni, di ripensamenti, di tentennamenti, di dubbi e di maledizioni. Ma due cose contano, in fondo: sapere dove si sta andando e la voglia di andarci. La prima non ti fa perdere di vista l’orizzonte, la seconda può fare cadere per la voglia di arrivare, ma ti fa anche rialzare ogni volta, perchè quello che ti aspetta è più grande del dolore che ogni tanto si prova.
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