È stato qualche settimana fa. È successo, così, all’improvviso. Ho aperto l’agenda, lì dove segno i regali di Natale. I primi erano sempre quelli per te. Compleanno e Natale, mi andava via la tredicesima che non ho mai avuto. Ho richiuso l’agenda con un groppo alla gola che non ti dico. Ho realizzato che non ci sarebbe stato nessun compleanno. Il Natale sì, quello arriva sempre. Ma che cazzo di Natale, però. La tredicesima che non ho mai avuto sarebbe rimasta intatta. Per chi? Sono le 00.30 del 15 dicembre. Ho passato metà serata sul divano in silenzio a leggere un libro che mi parla di me senza di te, poi mi sono addormentata per la stanchezza, poi mi sono risvegliata di colpo e ho ricominciato a piangere, poi mi è venuto da vomitare. Fanculo, Teo. Non avevi alcun diritto di lasciarmi sola, non dopo avermi illusa che non l’avresti mai fatto. Mi avevi promesso che saresti guarito, che saremmo…
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Buon compleanno, Buzz!
Tutto l’amore che ci hai donato è ancora qui con noi. Grazie per averci insegnato la leggerezza del cuore. Buon compleanno Bubù, oggi sarebbero stati 15.…
La casa sulla roccia
Abbiamo tutti paura di invecchiare. Quando facciamo gli anni, la frase più ricorrente è: “Stavo meglio gli anni scorsi”. Gli acciacchi, la perdita di lucidità, la minor resistenza e vigore… Fa paura vedersi cambiare. Ma tu no, tu hai voglia di scoprire come sarà con i capelli bianchi e la schiena curva. Ogni volta rimproveri chi si lamenta dell’età, rispondendo: “Invecchiare è una conquista e un privilegio, ringraziate per ogni compleanno che passa”, rimettendo nella giusta prospettiva noi e le nostre inutili lamentele. Hai rimesso in carreggiata tanto di me. Ero una che pensava solo alla carriera, ma poi cosa me ne faccio di un lavoro prestigioso se non ho una famiglia dove tornare? Ero una che pensava solo ai soldi, ma poi che me ne faccio se non ho con chi condividere emozioni e ricordi? Ero una che si lamentava del tempo che scorre, ma poi ho capito che è bello svegliarsi ogni giorno più vecchi se si ha…
Al mio yogurt
Estate 2006. “Mi spiace, ma se non lo operate subito, non supera le due settimane. E dopo comunque non è detto che vada avanti per molto”. Capodanno 2008. “Dev’essere operato d’urgenza. Ai 30 anni? Non sappiamo se arriverà…”. Primavera 2013. “Non so se arriverai ai 50 anni, noi ci proviamo”. È una vita che ti marchiano a fuoco con la data di scadenza, nemmeno fossi uno yogurt. È una vita che mandi a fanculo come il peggiore dei rompicoglioni tutti i pronostici. Ai 30 non ci dovevi arrivare, siamo quasi ai 40. Non so cosa ci riserverà il futuro, ma so cosa mi ha insegnato il passato: a me che non amo festeggiare il mio compleanno, mi hai insegnato invece che ogni anno conquistato è un anno di vita in più. Non so se ai 50 ci arriveremo – ma a dirla tutta, non so nemmeno se ci arriverò io -, però so che non ho più paura di morire,…
Birthday girl
“Never was a cornflake girl” Tori Amos L’abbraccio di mio padre. Mia sorella che si sveglia alle 7 per andarmi a prendere la mia brioche preferita. Lo sguardo amorevole di mia madre. I pensieri degli amici. L’affetto di chi ti conosce soltanto, ma sembra conoscerti davvero. La distanza di chi dovrebbe conoscerti davvero, e invece. Lui che ti stupisce in mille maniere, ancora dopo tutti questi anni. Una pastasciutta e il mio programma preferito. Sono arrivata a un’età in cui invece di maledire chi se ne va, ringrazio chi resta. Quindi grazie a tutti voi che siete nella mia vita: mi sento amata e non è affatto poco.…
La danza della foglia
“La libertà della foglia che abbandona il ramo è la responsabilità di tornare ogni primavera”. Fabrizio Caramagna Esterno, giorno. Fine settembre. Da pochi giorni è già autunno, eppure la natura non ci vuol sentire: le foglie sugli alberi sono ancora tutte verdi e rigogliose, il sole cerca ancora di riscaldare le ossa. Oh no… ecco che una foglia si stacca dal ramo, per via di una folata di vento, e viene trasportata poco più lontano, lasciata cadere per terra con una delicata violenza, quella di chi sa che non può opporsi al suo destino, ma che ancora non tutto è finito. Ora è tempo che l’albero si metta a riposo, trattenga le energie per una nuova rinascita: della foglia non c’è bisogno, non più, non ora. Ma il suo momento tornerà. Interno, giorno. Metà settembre. Ospedale. “La malattia si è ripresentata… Senza cure non può stare… Proponiamo una chemio contenitiva, che miri a tenerlo sotto controllo, se non a…
Le cose che ho imparato fin qui
Trenta. Son già arrivata fin qui. Mi avevano detto che compierli non cambia niente, sei uguale a quando avevi il due davanti. O forse no. Sono il primo giro di boa importante, perché alla fine varchi il cancello dei venti un po’ inconsapevolmente, con quella foga e quella cazzaraggine che un po’ contraddistingue l’adolescenza, mentre quando arrivi nei trenta hai già assaporato un po’ dell’età adulta, per poter dire se ti piace oppure no. E se non ti piace, be’ non ci puoi fare nulla, devi vivere. Per i miei primi trenta non ho fatto bilanci, ma ho voluto fare un resoconto delle cose che ho imparato fin qui: trenta come gli anni che ho, anche se in realtà non le ho imparate una all’anno, ma alcune sono retaggio dell’ultima intensissima decade. Trenta cose che voglio condividere con voi, che non so se a qualcuno possano servire, ma a me sicuramente metterle nero su bianco sì. Che così anche se…
Il regalo mio più grande
Inizio settembre. Meno 26. “Amore, gli esami sono andati bene”. “Davvero? Benissimo! E allora perché questa voce un po’ triste?”. “Sai, com’è… Si è sempre un po’ tesi, finché non è finita, no?!”. “E allora, sai che c’è? La faccio io la voce felice, anche per te!”. Metà settembre. Meno 14. “Amore, anche questi esami sono andati bene”. “Grandissimo!!! Come sono felice!!! E tu, sei felice?”. “Sì, anch’io”. “E questa voce un po’ sommessa, cos’è?”. “Dai, lo sai che non è finita”. “Lo so, lo so, ma il peggio è passato, no?”. “Sì, forse. Ma io ancora non ce la faccio”. “E allora ci penso io a esplodere di gioia per due”. Fine settembre. Meno 2. “Ciao Francesca, è andato tutto bene. Adesso si sta riprendendo dall’anestesia”. “Davvero?! Grazie signora di avermi avvisato”. La sera. “Ciao amore, come stai?”. “Bene bene”. “Allora tutto bene?”. “Sì, sono andati bene. Meno male”. “Oh, che bella voce felice!”. “Sì, adesso sì”. “Ora ci…
Un dono dal cielo
Mi è sempre piaciuta l’idea di nascere sotto Natale, quei giorni che precedono la festa più bella dell’anno, carichi di attesa, di affetto e di buoni sentimenti. Per carità, io amo il mio giorno di nascita, che sa di mosto e di foglie rosse, ma se avessi avuto la possibilità di scegliere un’altra data, avrei sicuramente indicato questo periodo dell’anno. Perché nonostante il freddo, le giornate più corte e la mancanza di sole, mi sembra che in giro ci sia più calore e più luce, forse perché quando si avvicina il Natale istintivamente tutti accendiamo il meglio dentro di noi e lo portiamo al di fuori. E perché per una famiglia in attesa dell’evento più bello, la nascita di un figlio proprio in questi giorni rappresenta una gioia doppia, un dono dal cielo, l’occasione per dire: “Ora siamo famiglia!”. Ecco, tu sei nato in questi giorni qui, ormai trent’anni fa. I tuoi genitori ti hanno dato un nome che significa…
Piccole cose
“Tu che sei nata dove c’e’ sempre il sole | sopra uno scoglio che ci si può tuffare | e quel sole ce l’hai dentro il cuore, sole di primavera | su quello scoglio in maggio è nato un fiore”. Amo questa canzone, la sua delicatezza, la sua poesia, le parole che cantate dalla voce lieve di Concato acquistano ancora più senso. Pare che l’abbia scritta per la nascita della sua primogenita e io, sebbene non sia nata a maggio, l’ho fatta mia. Sono nata all’inizio dell’autunno, quando il sole si nasconde dietro le nuvole, ma se decide di uscire ti scalda il cuore; quando gli alberi si tingono di giallo e rosso e le foglie, dopo una stagione di speranza, decidono di abbandonarsi a terra per lasciar spazio a nuova vita; quando le giornate passate al mare con gli amici cedono il passo alla cioccolata calda e fumante, condita da buone chiacchiere davanti al caminetto; quando, raccolta nel tuo…