Circa un anno fa abbiamo concluso il tour di “Piccole fiabe per grandi guerrieri”. Poi è stata salita, 30% di pendenza a 4000 mt d’altitudine. È mancato l’ossigeno per tutto il tragitto, letteralmente. Il tumore ha cercato di costringere Teo alla resa a più riprese, poi il Covid ha cercato di metterlo ko. Nel mentre, qualcuno ha tentato più volte di nuocere alla nostra felicità, facendo del male alle nostre cucciole. Ma Teo è ancora qui. Le nostre bimbe anche. Io mi reggo in piedi a stento per tutte le botte, ma ci sono. Oggi alle 14.30 ha suonato il campanello. Il corriere. “Il corriere a quest’ora?”. Un piego libri per Matteo Losa: “Urgente”. Lo tocco. So cos’è. Lo apriamo insieme. Eccolo. È lui. La copia staffetta del suo nuovo libro. Esiste. Esisterà. Teo ha scritto questo libro in un anno, l’anno più brutto della sua vita. Un anno è poco per scrivere un romanzo di quasi 400 pagine, tra…
Tag Of resilienza
Nuova Milano, nuova Franci
Oggi è stata una giornata piena ma bella. Ho fatto interviste, ho rivisto delle colleg-amiche, ho rivisto il mio dietista. A pranzo, una di queste mi ha chiesto: “Ma vacanze?”. Io: “Non so se riusciremo…”. “No, anche un weekend solo per te. Dovresti”. Dopo pranzo, avevo tre ore libere. Una volta mi sarei portata dietro il pc e mi sarei messa a lavorare all’addiaccio. Questa volta no. Mi son detta: “Perché non cominciare le mie vacanze ora?”. Era una vita che volevo vivere Milano da turista: camminarla in lungo e in largo, scoprendo angolini mai visti. Così ho fatto: invece di correre come una pazza, ho attraversato Milano con calma. Dai Navigli a Gioia: partendo da Ripa di Porta Ticinese e dalla Darsena, ho ammirato le Colonne di San Lorenzo, ho rivisto il Duomo splendente, poi la maestosa Galleria, poi il grazioso quartiere degli artisti di Brera, approdando infine all’avveniristico grattacielo di UniCredit, con la nuovissima piazza Gae Aulenti e…
Tutti sotto un tetto
Questa è la torta che mi ha portato la mia mamma, fatta da mia sorella. Era tra la spesa che le ho chiesto di fare per me, io che non posso muovermi di casa per nessun motivo. Mi ha lasciato anche una porzione del mio piatto preferito, il carpaccio di melanzane. Ieri sera l’ho vista per l’ultima volta, e chissà quando la potrò rivedere. Non sono una mammona, ma avere accanto la mamma in un momento del genere sarebbe di conforto. Sono rientrata in casa e sono scoppiata a piangere. Quanto vorrei la mia famiglia, ora tutta qui sotto lo stesso tetto. I miei genitori, ma anche i miei suoceri, e mia sorella. Come facevano una volta i nostri vecchi: abitavano tutti nella stessa casa, non c’era privacy, ma c’erano le fiabe, le chiacchiere, un piatto di zuppa calda tutti insieme a tavola, un abbraccio quando si era giù, i giochi giù in giardino. La nostra società del benessere ha…
Io sono vetro
Un mese fa ho deciso di fare una cosa per me. Un mese fa la mia vita non era ancora stata stravolta. L’ennesima volta. Un mese fa mi sono messa a dieta. Ma non per dire. Mi sono messa a dieta. Seriamente. In questo mese ci sono state alcune volte in cui mi sono detta: “Ma proprio adesso che sei più fragile ti metti a privarti della gioia del cibo?”. Sarebbe stato facile cedere alle tentazioni. Eppure. Oggi mi hanno detto che dimostro 26 anni al massimo, che sono una brava professionista, e il dietista mi ha fatto i complimenti più volte, dicendomi: “Sei stata bravissima, hai perso 5 kg di massa grassa in un mese, brava”. Uscendo dallo studio, mi sono messa a piangere: perché in questo mese solo Dio sa quanto bene mi avrebbe fatto un piatto di carbonara, ma ho deciso di fare una cosa per me. E brava me lo dico da sola: perché quando ero…
La fiaba del ciclamino Teo
Non ho il pollice verde. Mai ce l’ho avuto e mai l’avrò. Le piante mi muoiono: perché me ne scordo o perché non ci parlo. Chissà. Ma da qualche giorno osservo un miracolo: sulla mia scrivania tengo una piantina di ciclamino, regalo di mia suocera per Natale. Dopo averlo bagnato poco e poi avergli dato da bere più spesso per vedere se riuscivo a salvarlo, niente, tutti i fiori sono appassiti. Stavo per buttarlo, quando… mi sono accorta che tra le foglie verdi, svettava lui: ritto, orgoglioso, colorato, fiero. In mezzo alla morte e alla desolazione, lui non si è arreso e ha tirato su il capo. E non molla. E così non solo ha salvato se stesso, ma anche tutta la sua famiglia. E anche me, che ho ricominciato a credere in lui. E in quella fiaba sulla speranza, che dice che anche il più piccolo appiglio di luce può bastare a illuminare una stanza intera. Per il suo…