Eccoci con una nuova puntata – l’ultima prima delle feste natalizie – della nostra rubrica più seguita e letta: “Startup Mon Amour”, il viaggio alla scoperta di realtà innovative legate al mondo del wedding e delle donne in generale, ideato da #Giovaniconlapiva. Oggi la nostra Carolina fa quattro chiacchiere con Mapi Danna Cecchetto, una donna, cento sfumature: autrice, conduttrice radiofonica e televisiva, imprenditrice e personal writer, mamma e moglie. Ma soprattutto ideatrice del progetto Love Books, una sorta di storytelling dedicato alle relazioni. Carolina ne ha voluto sapere di più, ecco cosa ha scoperto. Chi è Mapi Danna? Presentati!: “Sono autrice, conduttrice radiofonica e televisiva, imprenditrice e personal writer, mamma e moglie. Milanese doc, dopo un’esperienza nel giornalismo della carta stampata, scrivo libri per bambini per De Agostini, e testi scolastici e approfondimenti di lettura come strumenti didattici relativi all’educazione affettiva per Piemme. Nel 2013 invento il progetto Love Books, in cui racconto, attraverso l’incontro empatico e approfondito con i…
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Repulisti
Stamattina. Tento e ritento un attacco. Ma continuo a cancellarlo. Che succede? Le parole non escono. Non ho voglia di ributtarmi nel vortice, anche se è da ieri che sto nuotando. Ho una strana ansia che mi pervade, anche se in realtà va tutto bene. Non ho voglia, ma il tempo scorre. E così l’ansia si moltiplica. Comincio a rispondere alle mail, cancellandone alcune di inutili. E così dalle mail passo ai miei social. Comincio a far piazza pulita tra gli ‘amici’, tra i follower, tra i gruppi, tra le pagine fan: centinaia e centinaia di contatti lì a prender polvere, a far la muffa, a inquinare l’atmosfera. Via, via tutto. Così son passata alla scrivania: decine di vecchie cartelle stampa e oggetti e biglietti… Via, tutto nel cestino. Ora si respira un’aria nuova, sia sul desktop che sulla scrivania. Domani sono certa che le parole verranno: del resto, come si fanno a sentire le parole riecheggiare nella propria anima,…
A te, che sei il mio uragano
Le persone speciali sono fatte così: arrivano in punta di piedi e nelle mani custodiscono l’uragano che ti stravolgerà il mondo. 16 anni fa mi innamorai del tuo sorriso, ignara di tutto quello che sarebbe venuto dopo. Altri sorrisi sarebbero arrivati, ma anche quante lacrime. E fatica, tanta. Ma il tuo pregio è sempre stato cancellare il brutto con un sorriso. A volte riesci a dimenticare anche la malattia, o quantomeno farla dimenticare a noi, che ti amiamo. E che abbiamo bisogno di sapere che ce la farai. Perché tu ce la farai. Mi ripeti sempre: “Niente è regalato, le cose succedono, riescono, se lo si vuole con tutto il cuore”. Il tuo desiderio più grande é guarire, e qualcosa mi dice che ci riuscirai. Finora hai realizzato uno dei tuoi sogni: quello di diventare uno scrittore professionista. Nonostante le mille porte sbattute in faccia, i numerosi no o “Non venderai”, hai dimostrato a tutti che una forza di volontà…
Come ero, come eravamo
“Come ero | e come sono ora | dove ero | e come sento ora, lo so quello di cui ho bisogno, lo so”. Giorgia Ero più giovane, avevo più entusiasmo, da qualche mese è spuntato il primo capello bianco, proprio nella frangetta. Ero più magra e più in forma, avevo più fiato, senza dubbio. Ero meno cinica, diciamo anche meno stronza: col passare degli anni, mi sono arrogata il diritto di dire sempre come la penso. Che senso ha essere circondata da ipocriti o gente che non si stima? Ero meno stanca: ora mi sembra sempre di stare in affanno, di rincorrere il tempo, invece che di dominarlo. Avevo meno lavoro: era anche vero che stavo agli inizi della mia avventura, che ancora mi appassiona, come il primo giorno. Ero più entusiasta, avevo molte più aspettative, sulle persone, sui rapporti, sul lavoro, anche sull’amore: sognavo la classica favola, un marito, due figli, un cane e la staccionata bianca.…
Very inspiring blogger award
L’altro giorno, tra i commenti nei mie blog, me ne trovo uno della mia nuova amica Laura, blogger di Not the same old stuff, che mi assegna un premio particolare, come Very inspiring blogger. Apro e trovo questa deliziosa iniziativa per cercare di aiutarsi tra blogger a darsi reciprocamente un po’ di visibilità. Un attestato di stima e d’amicizia tra colleghe del web, diciamo. Leggo il post e subito accetto di far parte di quest’iniziativa! Le regole sono queste: raccontare sette cose di me e assegnare il premio ad altri quindici blogger con meno di duecento followers, comunicandolo loro nei rispettivi blog. Siete pronti a sapere sette cose di me? 1) Adoro leggere. E questo lo sanno tutti. Ho imparato prestissimo, a tre anni. All’asilo ero l’unica a saper leggere. E forse questo non lo sanno tutti. Leggevo di tutto, dalle etichette dell’acqua ai libri per bambini. Crescendo, ero la più veloce alle gare di lettura alle elementari. Infatti, un libro come…
Un foglio bianco
Foglio a quadretti. Era questo che mi fregava, il quadretto. Piccolo o grande che fosse, rappresentava sempre una minaccia. Per me, il mio equilibrio mentale e la mia media. Non so voi, ma per me era sempre una nuova sfida, una lotta con il mio cervello a vedere chi era il più forte. Potevo stare lì ore a studiare, capire le formule, fare esercizi, ma poi durante la verifica, il foglio a quadretti mi faceva salire un’ansia che non vi dico. Del resto, mi ripetevo sempre, come un mantra, “La matematica non sarà mai il mio mestiere”, come cantava Venditti in ‘Notte prima degli esami’. E avevo ragione. Il mio destino era tutto racchiuso in un foglio a righe. Pedissequamente piegato a tre quarti, la parte più piccola riservata alle correzioni in rosso. E per fortuna, ce n’erano sempre poche. Mi piaceva scrivere. Tanto, tantissimo. Ho imparato a leggere all’età di quattro anni, troppo curiosa di sapere cosa si celava…