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gennaio 25, 2013

Perchè non sono (ancora) sposata?

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L’altro giorno mi è arrivato a casa il libro ‘Perché non sei (ancora) sposata?’, edito da Corbaccio e scritto da Tracy McMillan, autrice nientepopodimeno che della serie tv ‘Mad men’. Un manuale semi-ironico, su “Tutto quello che devi sapere per avere la relazione che meriti”, scaturito da un suo articolo, pubblicato sull’Huffington Post, che ha generato uno straordinario dibattito in Rete. Ora, dopo averlo aperto e leggiucchiato qua e là, mi sono soffermata sul titolo e su quell’inquietante parolina di sei lettere: ancora. Già, perché il punto qui non è perché non sei sposata e quindi sulle motivazioni esterne che ti hanno impedito il grande passo, ma sulle motivazioni interne, ovvero: “Prova a pensarci un po’: qui il problema sei tu!”. Perché quell’ancora implica che qualche maschio sulla Terra ci abbia anche provato a farti la corte, a starti vicino e a pensare in un futuro lontanissimo di sposarti, peccato che poi TU e qualche tuo difettuccio invisibile a occhio nudo, l’abbiano fatto desistere.

Bene, dopo un lungo sospiro, mi sono lanciata in una seduta d’introspezione casalinga per cercare di capire perché, alla mia veneranda età e dopo dieci anni e mezzo di onorato servizio come fidanzata, io non sia ancora riuscita a scucire la fatidica proposta a Teo. Invece che farmi gettare nello sconforto più nero dalle parole del mio amico Fra, che mi raccontava di quando si frequentava con questa ragazza giovanissima, che a soli 23 anni aveva già collezionato due – e dico due! – proposte di matrimonio (mi dovrò far dare l’indirizzo per tentare di farmi dire il segreto!), mi sono messa lì a percorrere insieme alla Tracy (ormai dopo questa seduta di psicanalisi, siamo diventate amiche immaginarie!) le dieci tipologie di donna da lei descritte, cercando di capire cosa potessi avere in comune con ciascuna. Ecco il resoconto.

1) STRONZA: Ok, lo ammetto. Io sono un po’ stronza, ma non nel senso che opero sotterfugi e combutte a danni di terzi solo per mia rivalsa personale o parlo dietro le spalle, amo solo dire la verità o perlomeno come la penso direttamente all’interessato, senza troppi giri di parole. Insomma, sono diretta, non amo perdere tempo in fronzoli e scelgo sempre la coerenza. Posso dirmi stronza per questo? In passato, un po’ stronzetta con Teo lo sono stata, mea culpa. Soffrendo di scarsissima autostima ed essendo convinta di non meritarmelo per quanto bello e perfetto era (ed è), cercavo di indurlo a trattarmi male per poi rifarmi su di lui, facendogli scattare il senso di colpa e legittimando il mio comportamento infantile. Sì, lo so che è un atteggiamento ridicolo, ma credo fosse solo un modo per difendermi. Fatto sta che in tutti questi anni, lui ha sempre scelto me, non cadendo nella trappola e io oggi ho smesso di essere stronza con lui, ma non con chi se lo merita davvero. E la lista è lunga, mooolto luuungaaa.

2) SUPERFICIALE: No, qui sono abbastanza sicura di poter dire che la superficialità non mi appartiene. Non cercavo l’uomo perfetto, ma me lo sono trovata tra le mani: sono stata fortunata, questo sì. Ma se anche così non fosse stato, non avrei mai cercato di cambiare i difetti della persona che avevo di fronte per compiacere il mio ego o per far compiere alla mia personalità il minor sforzo possibile, perché sono convinta che una coppia per funzionare abbia bisogno dell’impegno di entrambi nel venirsi incontro e nel smussare angoli, per evitare di sbatterci contro e di farsi male.

3) SGUALDRINA: No, qui dissento. Tra le quattro Sex and the City alla fine Samantha era quella che mi faceva sicuramente più simpatia, ma di cui non condividevo l’atteggiamento. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma io sono una monogama convinta, nonché molto abitudinaria, ovvero con Teo mi trovo su tutto, anche a letto. E questo fa di me una donna molto soddisfatta. Abitudinaria, nel senso di sempre e solo con lui, non per quanto riguarda le modalità… 😉

4) PAZZA: Beh pazza, sì, cioè un po’. Nel libro si parla di quelle donne emotivamente fuori controllo, che non conoscono le mezze misure, che si nutrono di intensità, che per dirti una cosa fanno scenate o urlano in mezzo al bar o lanciano piatti in salotto. Ecco, non sono proprio proprio così: amo vivere le cose fino in fondo, sentirmi le emozioni arrivarmi nelle viscere, ma non sono mai arrivata a fare scene madri per far valere le mie ragioni. Oddio, qualche anno fa ero solita fare melodrammi, ma poi con il tempo ho capito che si possono ottenere molte più cose, restando tranquille e comportandosi in modo civile. Quindi, la fase pazza furiosa potrei dirla definitivamente archiviata; ora rimane la fase pazzerella, ma è perché mi piace troppo vivere e farlo al massimo: può andare come scusa?

5) EGOISTA: No, non è il mio caso. Sono pronta a far da mangiare, lavare mutande e calzini e stirare camicie impossibili, pur di averlo attorno tutto il giorno, a patto che lui mi tratti sempre come una principessa e mi dia sempre ragione. Chiedo troppo? 😉

6) INCASINATA: No, non ho segreti che non racconterei nemmeno a mia sorella né scheletri giganti nell’armadio. Quindi, niente figli illegittimi, debiti mastodontici in banca o passato da criminale. Sì, la mia vita è mediamente incasinata, ma tutte cose che si possono risolvere anche in due, senza dover mentire a lui.

7) SENZA AUTOSTIMA: Ecco, forse qui un po’ di colpe le ho. Effettivamente, come dicevo nel punto 1), per molto tempo pensavo che tra i due lui fosse il più bello, il più intelligente, il più tutto e che stesse con me solo per passatempo o per pietà, ma oggi – anche se queste cose ogni tanto mi capita di pensarle ancora – penso di essermi meritata a pieno titolo il posticino accanto a lui e di aver capito che anche io qualche pregio ce l’avrò, se siamo insieme da così tanti anni. Della serie, “Perché (anche) io valgo”, oh insomma.

8 ) BUGIARDA: Non per abitudine, ma per necessità. Ovvero, in linea di massima, scelgo sempre e comunque la verità, anche quando va a mio discapito, ma mi è capitato di dire piccole bugie a fin di bene, niente che abbia a che vedere però con il punto 6). Quindi, direi che posso essere assolta, senza nemmeno dover passare dai quattro Pater, due Ave e quattro Gloria, da recitare dolorante sull’inginocchiatoio. O no?

9) MASCOLINA: Naaa. Sebbene a volte parli e mi comporti da scaricatrice di porto, la maggior parte del tempo amo essere donna e atteggiarmi come tale, con tutti gli annessi e connessi del caso: dal tacco 12 al film stucchevole e lacrimoso, passando per le riviste di moda e lo shopping. Non rutto, non bestemmio, mi depilo (quando serve) e anche se a volte lo rinnego, ho uno spiccato senso materno. Dico le parolacce, quello sì, ma diamine chi non le dice? E poi, a volte te le tirano proprio fuori, cazzo. Ops, l’ho detto, sorry!

10) SCETTICA: Nei confronti dell’amore, mai. Ne è la dimostrazione questo blog. Al massimo, ogni tanto lo sono nei confronti delle persone, ma ho avuto la grande fortuna di conoscere un uomo eccezionale, il quale è al mio fianco e che mi fa diventare migliore, ogni giorno di più.

Ora, tirando le somme, direi che son proprio pronta per sposarmi. Al netto di essere un po’ stronzetta a volte, pazzerella e scarsa in autostima, non sono il disastro che credevo di essere o che in realtà ero qualche anno fa. Sto cercando di migliorare con tutte le mie forze, mantenendo intatti tutti i miei difetti. Ora sto aspettando che questo periodaccio passi in fretta e che il sole torni a splendere sopra di noi, ma a quel punto lo aspetterò al varco: non potrà più scappare perché per allora sarò perfetta e non potrà più accampare scuse per non impalmare un donnino onesto come me.

Se anche in questo caso, la tanto agognata proposta non scatterà, giungerò alla conclusione che vede noi donne sempre vincenti e in cui siamo maestre nel trarla: siccome io mi sono già fatta l’esame di coscienza e vado (quasi) bene così come sono, se non mi sono ANCORA sposata, è tutta colpa di Teo.

Oh beh, l’ho detto. Che liberazione.

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by Francesca Favotto | 8 comments
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8 Comments

  1. Filippo says:

    E forza Teooooooo…

    13 anni ago · Rispondi
  2. I.G. says:

    Mi sono appena fatta una scorpacciata di post. Li trovo tutti deliziosi. Complimenti davvero! Ida
    http://lestanzedellamoda.blogspot.it

    13 anni ago · Rispondi
    1. Francesca Favotto says:

      Grazie mille Ida! Sei molto carina. Continua a seguirmi se ti va! Un abbraccio.

      13 anni ago · Rispondi
  3. Fabio Massimo says:

    Ho regalato questo libro alla mia ex (quando per me non era ancora “ex”), avendo lei già collezionato due mancati matrimoni con altri due precedenti fidanzati.
    Devo riconoscere che non ha perso tempo e subito dopo aver ricevuto il mio regalo, per la terza volta consecutiva si è sottratta al matrimonio come Julia Roberts nel film “Se scappi ti sposo”…

    12 anni ago · Rispondi
    1. Francesca Favotto says:

      Caspita, mi dispiace. Una fuggiasca seriale, mi verrebbe da dire! 😉 Ti auguro tanta felicità, Fabio! Un abbraccio

      12 anni ago · Rispondi
      1. Fabio Massimo says:

        Grazie Francesca! Forse mi sono salvato appena in tempo… Un abbraccio anche da parte mia…

        12 anni ago · Rispondi
        1. Francesca Favotto says:

          Probabilmente sì, dai. Chi non ti vuole, non ti merita, ricordatelo sempre. Un abbraccio a te!

          12 anni ago · Rispondi
          1. Filippo says:

            Come era quella storia della volpe e dell’uva acerba?

            12 anni ago

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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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