Apro la rivista “Io donna”, la richiudo subito. “Gli ipersensibili hanno i superpoteri” titola il pezzo che mi ferma il cuore. La mia playlist suona “Protection” dei Massive Attack. Non è un caso. È tutto il giorno che ci penso. Che penso se sono io sbagliata per questo mondo. Ho appena versato una lacrima, ascoltando un’intervista in diretta dove un perfetto sconosciuto per me diceva di seguire il cuore. Forse sì. Sono tutto troppo. “Te la prendi troppo, vai troppo a fondo delle cose, ti fai troppe domande…”, ultimamente mi…
Tag Of gratitudine
Il mio 2020
L’abbiamo sempre fatto, ogni 31 dicembre. Ho voluto farlo anche quest’anno. Non per farmi del male, ma per celebrarlo. Davvero. Nel mio #bestnine2020 ci siamo noi, ci sono Nara e Shibuya, c’è la nostra famiglia, ci sono i nostri sorrisi, ci sono i tuoi sorrisi. Ci sei tu, ci sei tu che non ci sei più. Ci sono io, cazzo, io. C’è così tanto amore che annebbia la vista. Non c’è tristezza. Non c’è rabbia. C’è così tanta riconoscenza. C’è gioia. C’è amore per la vita. Non sei più qui…
Un Natale diverso
“Oggi per te sarà un Natale diverso…”. Non sapete in quanti me l’avete scritto o detto. Sì, cazzo, è un Natale diverso. Ma non per quello che potete pensare voi. Quello che pensate voi è un dato di fatto. Ciò che è stato non può più tornare indietro. Ma sto cercando di non pensarci. Di andare avanti. In questi giorni ero nervosa, stomaco chiuso, non ho mangiato, ho perso qualche kg. Non sentivo il Natale, ma non per quello che pensate voi. Non ho sofferto per la mancanza di chi…
CondiviVere
Tre anni che abito in questa casa. Due anni e mezzo con te. Questo dicembre è più duro del solito. Ma la vita quando decide di impartirci le lezioni, lo fa sottraendoci ciò a cui teniamo di più, per vedere quanto davvero ci teniamo. Io tenevo a te, e tenevo alla mia vita insieme a te. Ogni anno festeggiavamo un anno in più di convivenza, perché amavamo condiviVere. Ora son già quattro mesi qui da sola, in questa casa troppo grande anche per quattro. Ha raccolto tutti i nostri sogni,…
L’amore ti cambia
“Non ti credevo così”, “Sei molto diversa”, “Sei cambiata”. A decine di queste frasi mi sono state dette nell’ultimo periodo. E com’ero prima? Ero sempre così, o forse stavo solo esplorando un’altra Franci in un’altra fase della mia vita. I desideri nel profondo non li svelavo nemmeno a me stessa, ma a Teo non potevo nasconderli. Lui li vedeva tutti, dentro e fuori le lenzuola. Ero colta, ero curiosa, ero maliziosa, ero pura, ero disinibita, ero pudica, ero spudorata, ero verginale, ero santa, ero puttana. Ero tutto, davanti ai suoi…
Matta e felice
Sapete perché noi grandi facciamo fatica a vivere? Perché abbiamo perso il nostro lato bambino, quello scevro da schemi e sovrastrutture. Prima di fare qualcosa pensiamo sempre se sia giusta o sbagliata. I bambini fanno quello che sentono, vivono istante per istante. A me la malattia e la sofferenza hanno sollevato il velo dagli occhi: non riesco più a vivere senza inseguire la mia felicità. Così stamattina sono corsa senza ombrello nel parco, rincorrendo i fiocchi di neve e mangiandoli, con la bocca aperta, come se avessi di nuovo cinque…
Sincerità
Da piccola le prendevo perché rispondevo a tono. Avevo la lingua lunga, dicevano. Anche la suora me le dava all’asilo per la stessa ragione. Avrei dovuto smettere di sceglierla, perché non pagava. E invece. Quando non limonavo col primo che capitava solo perché ero rimasta l’ultima. Quando lasciai invece che tradire. Quando baciai perché avevo deciso che era lui. Quando dissi “Ti amo”, ma non la prima volta – troppo facile -, l’ultima. Quando dissi no al posto fisso. Quando dissi no a dei lavori che non mi rispecchiavano. Quando…
Grazie a me
Oggi è il Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti e sebbene non sia una nostra tradizione, ne apprezzo lo spirito. Ogni giorno mi dico che non c’è proprio un cazzo da ringraziare, e poi ogni sera mi incazzo con me stessa perché due o tre cose per cui è valsa la pena vivere la giornata le trovo sempre. Perciò stasera quando mi coricherò so già che ripercorrendo le 24 ore, ringrazierò per la mia famiglia, che mi ama; per Gughi, che ogni volta che combino un casino, corre in mio…
A te
A te che mi hai abbracciato forte, quando ancora si poteva. A te che mi hai abbracciata, quando non si poteva più. A te che mi hai scritto per sapere come stavo. A te che ti preoccupi tutti i giorni di sapere come sto. A te che mi hai portato la cioccolata. A te che mi hai portato le lasagne. A te che mi porti la spesa. A te che mi lasci sempre un cuore in bacheca. A te che mi hai scritto quanto fossi figa. A te che mi…
Hibakujumoku
Hibakujumoku. In giapponese son quattro ideogrammi che stanno a significare “albero esposto a radiazione nucleare”. Così infatti sono stati rinominate quelle piante che sono sopravvissute alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki: un’esplosione di calore pari a 40 volte quello del sole, castelli, case, cose rase al suolo, annullate, come se non fossero mai esistite. Ma loro no. Danneggiate, azzoppate, sconquassate, scarificate, dilaniate, erose. Ma non distrutte. Ancora lì, a testimoniare che la vita c’era, prima del giorno che azzerò la Storia. La primavera seguente rigermogliarono dalle radici e dal…