Skip to content
  • About me
  • Duemilaecredici
  • Startup Mon Amour
  • Contattami

We For Wedding

  • Facebook
  • Twitter
maggio 17, 2019

#StartupMonAmour: Irene Bortolotti e la sua battaglia

  • Startup Mon Amour

Ed eccoci con una nuova puntata della nostra rubrica più seguita e letta: “Startup Mon Amour”, il viaggio alla scoperta di realtà innovative legate al mondo del wedding e delle donne in generale, ideato da #giovaniconlapiva. Oggi la nostra Carolina Casolo ci presenta una donna: una wedding planner, dalla storia alquanto singolare e dalla valigia piena di sogni: Irene Bortolotti. Pronti a scoprire chi è? Buona lettura!

Irene Bortolotti

Chi è Irene Bortolotti? Presentati!: “Mi chiamo Irene Bortolotti, classe ottobre 1974, astigiana dalla nascita poco più che settimina, trascorro la mia infanzia passando da maschiaccio a ballerina sulle punte, sempre ad Asti, una piccola cittadina piemontese dove tuttora vivo. Provengo da un’amorevole famiglia di artigiani, che si occupa e si tramanda da circa cinquant’anni l’arte vetraria, con specializzazione in restauro e creazione di vetrate artistiche cattedrali.

Fin da giovanissima dimostro geni e doti creative che si rafforzano con la crescita. Ricordi affettuosi di bimba, riemergono pensando ai pomeriggi trascorsi prona sul pavimento di casa, intenta a copiare immagini di Sarah Kay, da un vecchio libro. Durante l’adolescenza, matura in me un’aspirazione per il settore della moda, ma le scuole per stilista, nella mia realtà cittadina dell’epoca, offrono pochissime chance.

Così intraprendo un percorso più classico, e dopo la maturità, inizio un quinquennio universitario, fino a conseguire la laurea in assistenza chirurgica. Nella metà del giugno 1999, vinto il concorso pubblico, inizio il mio lavoro come dipendente a tempo indeterminato, nelle sale operatorie dell’ospedale di Asti, di lì a poco, in questo ambiente, incontro un medico genovese, che successivamente diventerà mio marito.

Nel 2002 tuttavia si riaccende la vena creativa mai spenta, e seguendo un altro “vecchio” ideale, mi iscrivo al corso triennale di laurea in archeologia, presso l’ateneo universitario di Padova.

Nel 2005 do alla luce il mio primo figlio, Nicolò, e nel 2010 il secondogenito Enrico. Durante questi anni, ho sposato il padre dei miei figli ben tre volte: il 24 dicembre 2008 con rito civile, il 7 luglio 2013 con rito religioso e il 3 marzo 2019 con rito simbolico a piedi nudi, su una spiaggia dell’oceano Indiano. Innamorata di quest’uomo e dell’amore, risulta palese anche la mia predisposizione verso il matrimonio, scelto di celebrare in ogni forma.

Le altre mie passioni? Amo i miei figli, adoro i gatti, particolarmente il mio Devon Rex, e tutti gli altri animali, mi piace moltissimo scrivere, ascoltare Chopin, la vita all’aria aperta e il mare, l’arte e i fiori, di cui ho una discreta conoscenza. Se potessi scegliere un altro posto in cui vivere, credo alternerei una casetta colorata a Notting Hill e una soffitta a Montmatre”.

Irene Bortolotti

Come nasce la passione per gli eventi e il settore wedding?: “In occasione del santo battesimo del figlio maggiore, colgo l’occasione per dedicarmi alla progettazione degli allestimenti e all’organizzazione della festa, spinta dalle prime piccole realizzazioni di eventi privati per i miei parenti. Da qui sboccia la grande passione, specie per quelli legati al mondo del wedding.

Il contesto familiare ha sicuramente condizionato il mio imprinting, condividendo una quotidianità fatta di bozzetti e colori provenienti dal laboratorio dei miei, e l’abitudine alla clientela/contatto con le persone. Con il passare del tempo, e tutte le occasioni importanti e personali, delle quali ho voluto rendermi artefice, il desiderio di dedicare agli altri la mia inclinazione si è manifestato sempre più forte. Quel mondo tanto ricco di energia e gioie mi ha indirizzata così a realizzare i primi approcci, fuori dalla famiglia”.

Irene Bortolotti

Irene Bortolotti

Quali sono le caratteristiche dei tuoi eventi e come mai sei così ricercata?: “Il sogno di trasformare la mia esperienza o i miei interessi in una professione reale rende questo lavoro meraviglioso, colmo di entusiasmo e sorrisi, impegno, amore per i dettagli e ricerca della precisione (personalizzazione, handmade…). Queste sono le caratteristiche che cerco di mettere a disposizione ogni volta, a prescindere dalla portata dell’evento stesso.

Voglio occuparmi in prima linea del mio operato, non solo dirigere e coordinare terzi, non solo viverlo come un “lavoro”… ma come una “filosofia” lavorativa che origina dal cuore. Trasmettere “emozioni” è il mio obiettivo, mi piace pensare sia questo il motivo che porta le persone ad affidarsi a me, pur non avendo ancora una realtà ufficiale in cui promuovermi.

I progetti personalizzati fin dai primi incontri, passano dalla mia mente alle miei mani, rappresentando “il valore aggiunto”, consentendomi di non proporre mai una cosa uguale all’altra, bensì un evento su misura. La mia consulenza è modulata in base alle esigenze dei committenti; inoltre, grazie alle mie collaborazioni, sono in grado di offrire servizi professionali per tutte le esigenze”.

Irene Bortolotti

Irene Bortolotti

La tua passione a oggi non è il tuo primo lavoro, ci racconti meglio?: “Al momento, il mio lavoro principale da circa vent’anni, è legato alla pubblica amministrazione; sono assistente chirurgica a tempo indeterminato con regime part time. Lavoro impegnativo e di responsabilità, per il quale ho fatto un cammino di studi non semplice, che mi ha “segnata” giorno dopo giorno per le sue situazioni di sofferenza.

Per tale motivazione, e per esprimere l’estro interiore, ho elaborato una risposta molto soggettiva, dedicando sino a ora il poco tempo libero a un mondo più “sereno”… come quello dell’event creator”.Irene Bortolotti

Come ti sei organizzata per poter affrontare il percorso burocratico amministrativo che ti ha portato oggi a un passo dall’apertura della partita Iva e alla messa in regola definitiva della tua passione, rendendola una seconda attività a tutti gli effetti?: “La mia vicenda è stata abbastanza complessa e travagliata, in quanto, presa la decisione di avviare una possibile seconda attività, ho dovuto verificare la fattibilità di intraprendere quest’ultima, rispetto alla mia condizione di dipendente.

Ho contattato tre dottori commercialisti, due consulenti del lavoro e un avvocato tra Asti e Torino, senza purtroppo avere risposte certe sulla mia posizione contrattuale e sulla coesistenza del mio ruolo con un lavoro autonomo. Durante uno dei corsi di aggiornamento per wedding planner, svolto per passione, ma in previsione di incrementare la mia formazione nel settore, ho conosciuto una persona dalla significativa preparazione professionale, che ha dimostrato un’altrettanta tenace dedizione lavorativa e umana.

Da quasi un anno, sostiene la mia “causa” e resistendo a tutte di difficoltà, sta accompagnandomi verso la soluzione. Quella persona sei tu, Carolina!”.

È difficile trovare professionisti che conoscono il tuo settore?: “In base al mio vissuto e per l’ambito territoriale in cui abito, posso affermare di non aver trovato moltissimi professionisti dedicati, in quanto i punti di riferimento per una startup dovrebbero essere commercialisti, avvocati…, che però non sempre sono ferrati sulle varie contrattualistiche e sulla figura in sè dell’event & wedding planner.

In linea di massima, quindi, questa figura viene collocata nel quadro delle agenzie d’affari e nei profili di società più o meno organizzate (SpA, snc…), o nella voce prestazioni occasionali, nella soglia di un reddito minimo, che non necessità di partita Iva (mia situazione attuale), mentre raramente viene consigliato l’inquadramento del “consulente”, generando dubbi sulla tipologia di partita Iva da aprire e sul codice di riferimento.

Se il discorso viene esteso a startupper che hanno già un lavoro da dipendenti, soprattutto per la pubblica amministrazione, con qualsiasi tipologia di contratto, anche non in esclusiva, le cose si complicano ulteriormente: le risposte spesso vengono evase, o fornite incomplete, a volte addirittura scorrette, con tempi di attesa biblici, dove l’interessato non guidato da esperti, in balia di se stesso “vegeta” tra il pressapochismo e la confusione totale”.

Irene Bortolotti

Ci racconti l’evento che hai organizzato che più ti ha emozionato e perché?: “Ogni evento che ho avuto modo di organizzare o “dirigere” dal primo, nel lontano 2000, fino a oggi, mi ha sempre emozionata molto, e nonostante il numero cominci a essere rilevante, li rammento tutti con affetto.

Tuttavia parlando di eventi particolarmente impegnativi e complessi, almeno tre, hanno messo alla prova, la mia preparazione. Si tratta di un real wedding e di due shooting ispirati alle nozze, pubblicati successivamente su uno dei primi blog italiani dedicato al mondo dei matrimoni, “Wedding wonderland”.

Il primo inspiration shoot racconta un wedding day romantico, ed è stato il primo evento di questa tipologia che ho affrontato, abbastanza impegnativo in quanto tale. Pur non avendo precedenti esperienze, l’ho progettato e immaginato, riuscendo a mettere insieme l’organizzazione completa di un set molto elaborato. La difficoltà, oltre alla regia, sta anche nel saper dare una descrizione onirica ai lavori che si realizzano, cosa che stimola molto a misurarsi, e che mi rende fiera per la totale autonomia. Ho conosciuto e collaborato con parecchi nuovi professionisti del settore, tra cui un rinomato stilista milanese, Massimo Panuccio, che ha fornito un abito da sposa, disegnato con Chiara Besana, riservandomi totale disponibilità e fiducia. Inizialmente entrando nel suo atelier di Milano, contesto molto lontano dal mio abituale, ho temuto di sentirmi inadeguata e provinciale, sensazioni subito azzerate dalla sua accoglienza. La responsabilità e le aspettative legate al risultato di questo servizio hanno suscitato molta pressione, svanita tuttavia nel nulla, con la gratificazione e l’interesse da parte di Elena Saia e la seguente pubblicazione al primo invio.

Irene Bortolotti
Credits foto: Deborah Buselli
Irene Bortolotti
Credits foto: Deborah Buselli

Il secondo styled shoot, invece, particolare e originale, è unico per il suo fascino e i suoi retroscena, e anche in questo caso è interamente ideato dalla sottoscritta. La storia ricalca la vita di una castellana e del suo leggendario fantasma, che nel servizio assumono un’unica entità, sia quella fantasmagorica, sia quella di una sposa in carne e ossa. Questa vicenda, ancora più complessa dal punto di vista organizzativo, mi ha dato grandi soddisfazioni, in quanto l’effettiva leggenda del fantasma del castello, quiescente e poco conosciuta, grazie al mio modesto contributo ha dato l’opportunità di scrivere un nuovo capitolo della sua storia, oltre ad aver dato, la possibilità di essere conosciuta e condivisa da un pubblico più esteso, rispetto a quello del solo paesino dal quale origina. Oltre al servizio fotografico, sono state girate delle riprese ed è stato prodotto un video.

Irene Bortolotti
Credits foto: Claudio Vergano
Irene Bortolotti
Credits foto: Claudio Vergano
Irene Bortolotti
Credits foto: Claudio Vergano

Riguardo il real wedding, definito dai media e social vari l’evento locale dell’anno, la data corre al settembre 2017. Nello specifico si parla del matrimonio di un personaggio dello spettacolo, di origini astigiane: il ballerino Nicolò Noto, vincitore di Amici di Maria De Filippi nel 2013, e di sua moglie, la modella Valentina Nao, finalista in un’edizione a Miss Mondo Italia. L’evento ha destato una risonanza sentita nella città: infatti il grande giorno, nelle immediate vicinanze della chiesa che ospitava la cerimonia, si sono riunite migliaia di persone tra parenti, amici, gente di spettacolo, fan, fotografi e curiosi. Data la portata dell’organizzazione, è stato per me un onere ma un anche onore, che ho dubitato di saper o poter sostenere, con le mie capacità, anche fisiche e mentali. Il successo, però, ha meritato ogni sforzo e sia gli sposi che gli invitati si sono complimentati, regalandomi una gratificazione profonda. Con gli sposi e la famiglia che non conoscevo personalmente fino alla decisione di affidarmi la maggior parte della regia, è nato da subito un bel rapporto di amicizia e fiducia, e continuiamo a tenerci in contatto. Fortunatamente questo riscontro non è isolato, e con molte coppie rimane un bel sentimento, altro splendido dono di questo mestiere”.

Cosa consigli a futuri colleghi e colleghe che vogliono intraprendere questa strada?: “Il mio consiglio è quello di intraprendere quest’attività solamente se motivati da una passione vera, non come un trend del momento o improvvisandosi, perché non basta affatto cimentarsi con feste di compleanno o con il matrimonio dell’amico del cuore o della propria sorella, piuttosto che in un unico corso base o avanzato seppur qualificato.

Occorre investire molto, e oltre ad avere le capacità creative, bisogna fare formazione continua, tenersi all’avanguardia, ed essere molto preparati su più fronti; avere un minimo bagaglio culturale di partenza, che spazia dalla conoscenza floreale, alla fotografia, passando per le regole di bon ton, nozioni di diritto, e un’infarinatura di architettura, per conoscere stili ed epoche, così via, per ogni voce di competenza che possa avere correlazione con questo grande settore lavorativo.

Non sono da sottovalutare nemmeno gli aspetti caratteriali, perché sono imprescindibili perfetta educazione e self control, ma al tempo stesso decisione e polso, per sapersi rapportare tra fornitori, famiglie, sposi o committenti in generale. Ci vogliono resistenza fisica per affrontare maratone intense di giorni e notti interminabili, e predisposizione umana ad affrontare ansia e stress, oltre a un “talento psicoattitudinale”.

Una tra le migliori wedding planner, Cira Lombardo, che ho avuto la fortuna di conoscere durante un suo seminario, mi disse che il segreto era avere tutte queste caratteristiche, ma soprattutto essere degli ottimi psicologi.

Infine, occorrono tanta serietà e umiltà e tantissima “gavetta” alle spalle. Ultimo, non per importanza, ancora un elemento top: lo “stile”, qualità innata che non si può imparare in nessuna scuola. Da non sottovalutare poi, sono un commercialista e un consulente del lavoro/fiscali preparati”.

Irene Bortolotti

Irene Bortolotti

Secondo te, nonostante l’assenza di requisiti professionali e di un albo per event & wedding planner, la formazione è una componente importante? Hai frequentato molti corsi di formazione?: “La formazione è essenziale e doverosa, proprio in virtù del fatto che la figura non risulta ancora avere un albo di competenza e un inquadramento giuridico deputato. Ritengo più che necessario pertanto, avere un buon curriculum per sapersi differenziare, emergere e offrire un servizio affidabile. Per questo motivo ho frequentato diversi corsi, e conseguito vari attestati di abilitazione.

Uno tra i primissimi è del 2010, con il brand di Chicchi D’Arancio; nel 2017 quello di Anna Frascisco, a Torino, con parte teorica e pratica; nel 2018, ho approfondito le nozioni di base presso l’Accademia degli Eventi di Roma. Nel mezzo, ho svolto tanti altri corsi, tra i quali un seminario di Cira Lombardo, laboratori e dimostrazioni di tecniche floreali, e table setting con Silvia Lora Ronco, e ottenuto il riconoscimento per la qualifica di operatore HACCP”.

Irene Bortolotti

Cosa pensi dei social network abbinati al tuo lavoro?: “Qualcuno ha definito i social network come i calzini: devono essere su misura e molto personali. Un event wedding planner, per sopravvivere e avere successo, deve avere nozioni anche in materia di social media marketing, per portare a un livello superiore la propria attività.

acebook, Twitter, Pinterest o Linkedin, possono essere fonti utili di lavoro per gli organizzatori di eventi, perché d’aiuto nella ricerca dell’utente che necessita di coordinazione, per la propria esigenza organizzativa. Per esempio, moltissime spose oggi usano i board di Pinterest per condividere idee, e utilizzare questi canali con immagini e hashtag specifici o mirati, volti a trovare coppie o altra clientela interessata al nostro ruolo, può senz’altro essere utile.

Per concludere penso che pubblicare e condividere i progetti o i lavori realizzati, nei quali siano visibili gli apprezzamenti, renda la sfera social uno strumento di affidabilità e riferimento, che porterà altri nuovi lavori, secondo l’effetto domino più antico del mondo, il “passaparola”, rivisitato in chiave moderna”.

Qualche ringraziamento da fare? Le tue speranze per il futuro?: “Ringrazio sentitamente la redazione per l’intervista, e pubblicamente la mia consulente Carolina Casolo, grazie a tutte le persone che dedicheranno attenzione a questo articolo, con la speranza che questa battaglia sia utile a chi ancora aspetta di mettere il suo sogno in valigia e partire!”. 

Irene Bortolotti

Ora ci rileggiamo tra due settimane: che realtà ci farà scoprire questa volta la nostra Carolina? Stay tuned e lo scopriremo presto!

 

Chi è Carolina: Carolina Casolo, ovvero #carolinaconsulente, è una consulente un po’ atipica, che ama poter assistere aziende o persone fisiche che iniziano una propria attività seguendo un sogno, fornendo punti di vista differenti e trovando soluzioni innovative per rispondere alle sempre più particolari esigenze dei clienti. Ecco da dove è nato il suo interesse per il settore del wedding e in particolare per le startup. È la founder di #giovaniconlapiva, la società di servizi e consulenze dedicata ai giovani under 35 che si approcciano al lavoro autonomo.

#Carolinaconsulente #giovaniconlapiva #startupmonamour Carolina Casolo Giovani con la piva Irene Bortolotti Matrimonio nozze real wedding sposa sposarsi sposi startup Startup mon amour wedding wedding planner wedding wonderland
by Francesca Favotto | no comment
share

Related Posts

  • Think green: ecco il secondo Write my wedding – Wedding blogger in tour

    Think green: ecco il secondo Write my wedding – Wedding blogger in tour

    aprile 8, 2016
  • Un giorno

    Un giorno

    gennaio 28, 2021
  • #StartupMonAmour – Florélite: un fiore di start up

    #StartupMonAmour – Florélite: un fiore di start up

    novembre 30, 2018
  • Nebbia

    Nebbia

    novembre 15, 2020
  • Un abbraccio… e tutto passa

    agosto 3, 2015
  • La bellezza della normalità

    La bellezza della normalità

    maggio 18, 2018

No Comment

Leave a Reply Cancel Reply

Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

  • Facebook
  • Twitter

Articoli recenti

  • Ossessione
  • Non sono Cappuccetto, sono il lupo
  • Un giorno
  • Jaguar
  • 5 mesi

Categorie

  • Cartoline dal mondo
  • Faccio cose vedo gente…
  • Gineforum
  • I libri del cuore
  • I sondaggi della Francina
  • Noi caregiver
  • Racconti… a due
  • Real Wedding
  • schegge
  • Startup Mon Amour
  • Storie di tutti i giorni
  • Strettamente personale
  • Uncategorized

Commenti recenti

  • Francesca Favotto su #StartupMonAmour – Grammo Milano: un atelier di… biscotti!
  • patrizia su #StartupMonAmour – Grammo Milano: un atelier di… biscotti!
  • Francesca Favotto su About me
  • Stella Ufficio Stampa Promax Communication (Lugano) su About me
  • Francesca Favotto su Le coppie felici

©2023 Designed with love in beautiful island.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Puoi accettarli, non fanno male.Va beneNo grazieDimmi di più