“Che io possa esser dannato
se non ti amo
e se così non fosse,
non capirei più niente”.
Domenico Modugno
Anni Trenta
Lidia è una donna dolce e mite ma forte. Quando il suo fidanzato Oscar parte per il Nord Africa per la guerra, l’unico modo che i due innamorati hanno per comunicare sono delle lettere che ci mettono settimane ad arrivare. Altroché WhatsApp, settimane di vero strazio in cui la paura prende il sopravvento su tutto, in attesa di un cenno di vita. In quelle lettere, lui le confida il suo timore di tornare senza una gamba, un braccio o un occhio, la sua preoccupazione che lei non lo voglia più o che sia costretta a vivere con un invalido.
Ebbene, lei per tutta risposta gli manda una domanda di nozze con un documento speciale e dopo tre anni che non si vedevano – sì, tre anni! – riescono a sposarsi per procura, lui nel deserto in divisa cachi davanti a un ufficiale militare e lei al braccio del fratello Ernesto, ufficiale di marina, con un semplice abito e una coroncina di fiori, passando sotto al tunnel di spade incrociate dai militari in divisa bianca.
Nel 1936 Oscar riesce a tornare tutto intero dal fronte e muore circa vent’anni dopo, nel 1958. Ebbene, Lidia non ha mai smesso di amarlo, nominarlo e averlo nel cuore. Nel suo caso, la morte non li aveva separati proprio per niente. Lui è stato il primo e l’unico. E per sempre, così è stato.
2017
“Ora possiamo iniziare a ordinare i mobili”.
“Sì, poi ci sistemiamo con le spese…”.
“No, preferisco pensarci io, mi sento più sereno”.
“Perché?”.
“Mi fa stare più tranquillo. Sai, se dovesse succedermi qualcosa…”.
“Guarda che ridurmi al rango di coinquilina non cambierà le cose, a questo punto potevi lasciarmi 11 anni fa. E comunque ti ho già visto quando facevi schifo. E ti ho amato ancora di più”.
L’amore è una cosa che non si può spiegare, qualcosa di folle: non è arrendersi al dolore e alla paura, ma cercare di combatterli insieme; non è masochismo, ma un’assurda felicità; è dare retta alla pazzia, ma dimostrando di aver ragione. “Salti tu, salto anch’io”, diceva Jack a Rose sul Titanic. È scegliere di non salvarsi da soli, perché l’amore salverà entrambi.
[Grazie a Johann per il racconto meraviglioso dei suoi nonni]

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