“C’è chi dice no,
c’è chi dice no,
io non ci sono”.
Vasco Rossi
Quando ho iniziato yoga, provai a fare anche una lezione di Nidra. Lì, inerme, stesa a terra, dissero: “Pensate a un mantra, un desiderio forte che avete, e ripetetelo per tre volte nella vostra mente, vedrete che lo conquisterete nella vostra vita”. A me venne in mente istintivamente: “Imparare a dire di no”. A chi, a cosa non mi era chiarissimo. Quando mi risvegliai dalla trance e tornai a casa, mi aspettavo che dall’indomani cominciassi a dire no a chi mi chiedeva troppo. Ma così non fu.
Ho continuato a dire di sì a chi mi chiedeva aiuto, comprensione, ascolto, consigli, lavoro fuori orario o fuori budget. Il tutto a costo del mio esaurimento psico-fisico e creativo, perché concedersi costa. E spesso la perdita non è solo economica.
Quest’anno l’ho cominciato senza grandi aspettative nè facendo la solita lista dei buoni propositi: finora non ne avevo mai perseguito mezzo, avrei mai cominciato quest’anno? Ed è stato proprio così che è successo, è capitato come un dono inaspettato.
Ho rispettato l’unico grande proposito che il mio inconscio desiderava: ho imparato a dire di no. Ho detto no a chi dopo avermi ignorato per mesi, pretendeva una risposta entro poche ore, a chi sminuiva la mia professione “perché questo potrebbe farlo chiunque”, a chi mi proponeva un compenso iniquo per il lavoro da svolgere. Ho detto di no. Perché il mio lavoro, la mia creatività, il mio tempo, la mia famiglia, me stessa vengono prima di proposte che prima mi sarebbero sembrate irrinunciabili, ma ora invece. Perché il mio inconscio voleva che mi riconoscessi più importante e più in gamba di come mi potevano considerare gli altri. Perché la felicità nel fare ciò che amiamo passa anche da quello cui sappiamo rinunciare o privilegiare.
Finora avevo detto molti no, ma sempre e solo alla persona sbagliata: me stessa. “Sei brava, Franci, sei in gamba, sei forte, molto più di quello che pensi”: imparo a dirmelo da sola, sicchè poi possano imparare anche gli altri. E da qui mi rimetto in cammino per la felicità.
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