Skip to content
  • About me
  • Duemilaecredici
  • Startup Mon Amour
  • Contattami

We For Wedding

  • Facebook
  • Twitter
novembre 11, 2017

Per le mani una perla

  • Strettamente personale

“C’è una crepa in ogni cosa.
Ed è da lì che entra la luce”.
Leonard Cohen

 

Ho sempre amato le perle. Non i diamanti, troppo sfacciati nella loro preziosità e brillantezza; non i rubini, gli smeraldi, gli zaffiri, ogni volta tagliati in modo diverso che non riesci a riconoscerli. Le perle, semplici, ma così eleganti e raffinate. Non ho mai saputo riconoscere però quelle autentiche da quelle di coltura o false.

Così non ho saputo riconoscere te. Avevo una perla rara tra le mani e stavo rischiando di perderla. Lo sapete come nasce una perla? Deve entrare un corpo estraneo, inaspettato, indesiderato – come un granello di sabbia o un parassita, per esempio – nel guscio dell’ostrica: le pareti di quest’ultima iniziano a secernere una sostanza chiamata madreperla, che va a ricoprire l’ospite con vari strati, per isolarlo e proteggere il mollusco. Questo alla fine diventa qualcosa di prezioso: la perla. Ma una perla vera, autentica per essere tale deve risultare irregolare nella forma, imperfetta ma resistente, dura; deve sapere riflettere la luce in modo diseguale, a seconda della faccia che viene illuminata; ma in ultima battuta, appena prima di essere utilizzate per qualche gioiello, devono presentare un foro dai contorni netti, preciso, pulito.

In te è entrato il cancro: estraneo, inaspettato, indesiderato. Un bastardo che non sloggia, ma che anzi continua a moltiplicarsi. Ma tu l’hai saputo trasformare in qualcosa di prezioso: lui si aspettava che tu rispondessi con la disperazione, con la rabbia, con le maledizioni, con lo sfinimento… per trascinarti con sé. E invece. Quello sfinito è lui. Hai cominciato a ricoprire di madreperla ogni ferita corporale – non si contano più i tagli che il tuo corpo ha dovuto subire – e spirituale, hai isolato il tuo cuore e la tua mente da tutti i “poverino”, “non ce la farai”, “ma non sei stanco?” e sei andato avanti, con grande coraggio e soprattutto dignità. Oggi sei una perla preziosa, imperfetta, irregolare ma luminosa e bella e irradi di luce tutti coloro che ti ascoltano e ti seguono.

Avevo per le mani una perla e stavo rischiando di perderla. Pensavo non valesse nulla e invece. È proprio quando ha iniziato a essere più danneggiata, sofferente, piegata dal dolore che ha assunto ancora più valore. Perché come cantava Leonard Cohen, ogni cosa può essere crepata e sembrare inutile. Ma è da lì che entra la luce. E solo chi si lascia attraversare da essa, poi sa illuminare ogni cosa.

Foto dal sito Aforisticamente
cancro insegnamenti luce malattia perla tumore vita
by Francesca Favotto | no comment
share

Related Posts

  • Sta arrivando Natale

    Sta arrivando Natale

    dicembre 2, 2020
  • Wedding Update: bilancio? Positivo!

    novembre 10, 2014
  • “E ho detto… Sì!”

    novembre 28, 2014
  • Eventi: i 25 anni del brand Marinella Spose e il suo gesto d’amore

    Eventi: i 25 anni del brand Marinella Spose e il suo gesto d’amore

    novembre 27, 2015
  • Elogio del litigio

    giugno 21, 2013
  • L’attimo perfetto

    settembre 19, 2014

No Comment

Leave a Reply Cancel Reply

Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

  • Facebook
  • Twitter

Articoli recenti

  • Ossessione
  • Non sono Cappuccetto, sono il lupo
  • Un giorno
  • Jaguar
  • 5 mesi

Categorie

  • Cartoline dal mondo
  • Faccio cose vedo gente…
  • Gineforum
  • I libri del cuore
  • I sondaggi della Francina
  • Noi caregiver
  • Racconti… a due
  • Real Wedding
  • schegge
  • Startup Mon Amour
  • Storie di tutti i giorni
  • Strettamente personale
  • Uncategorized

Commenti recenti

  • Francesca Favotto su #StartupMonAmour – Grammo Milano: un atelier di… biscotti!
  • patrizia su #StartupMonAmour – Grammo Milano: un atelier di… biscotti!
  • Francesca Favotto su About me
  • Stella Ufficio Stampa Promax Communication (Lugano) su About me
  • Francesca Favotto su Le coppie felici

©2025 Designed with love in beautiful island.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Puoi accettarli, non fanno male.Va beneNo grazieDimmi di più