“L’uomo, cantami, dea, l’eroe dal lungo viaggio,
colui che errò per tanto tempo
dopo che distrusse la città sacra di Ilio.
Vide molti paesi, conobbe molti uomini,
soffrì molti dolori, nell’animo, sul mare,
lottando per salvare la vita a sé, il ritorno ai suoi compagni.
Desiderava salvarli, e non riuscì;
per la loro follia morirono, gli stolti,
che divorarono i buoi sacri del Sole:
e Iperione li privò del ritorno”.
Odissea
Il suo odore, più forte lì proprio nell’incavo del collo. Il suo respiro, che si muove ritmicamente in armonia con il mio: quando lui inspira, io espiro, e viceversa. L’incastro perfetto. E poi, le sue braccia forti intorno a me, a offrirmi riparo.
Viaggiare è bello, bellissimo, ma niente per me batte il suo sguardo, il lungo bacio e il suo abbraccio stritolante sulle scale, in stazione.
Tornare a casa.
Tu, la mia Itaca.
No Comment