Le cose che mi hanno svoltato la giornata, ma no che dico, la settimana, ma no che dico, la vita nell’ultimo periodo: le colleghe che si sono offerte di aiutarmi in casa o mi hanno dato una mano con il lavoro; la signora che mi ha rincuorato, dicendomi che ce la faremo, che usciremo da questo periodo nero; il nuovo responsabile che mi ha detto che sono tra le contributor più preparate e brave; l’hugo e il cinema dopo giorni difficili; la famiglia, che c’è sempre; la signora che stamattina in posta mi ha fatto i complimenti per la punta di rosa della mia borsa; il messaggio del figlio della mia amica che voleva chiedere subito a Gesù di guarire Teo; gli amici che si prendono in carico i miei compiti nell’associazione di cui facciamo parte; le telefonate sincere e affettuose da parte di colleghe che non sono più soltanto quello; gli amici che ogni giorno si fanno sentire; le…
Tag Of piccoli gesti
Fare la differenza
Ieri ho fatto la differenza. Niente di eclatante, una cosa piccola piccola, che ero solita fare, ma che poi per svariate ragioni ho dovuto interrompere. Oggi dopo qualche mese ho riaccompagnato Teo all’ospedale: era un mio compito negli ultimi anni, ma da qualche mese per via delle tante incombenze di lavoro non ero più riuscita ad assolvere. Niente di che: si tratta di accompagnarlo e aspettare che faccia la visita con l’oncologa e vada in farmacia a ritirare la cura. Tutto qui. Una questione di qualche ora, tra autostrada e ospedale. Di solito, poi noi abbiamo un rituale: finita la visita, ci fermiamo a mangiare in un locale carino lì davanti, così la trasferta ci sembra meno triste. “Era da tanto che non venivamo qui…”, mi dice oggi con un sorriso dolce. Spesso, nell’ultimo periodo mi tornava a casa sempre sfatto e incazzato; ieri dovevate vederlo… era felice e sorridente e non sembrava nemmeno che eravamo stati al Monza Village. Oggi faccio il…
Quanto conta un bacio
Ci sono stati tanti momenti nella nostra storia in cui non ho potuto baciarti: quando sei stato operato la prima volta, poi la seconda, poi la terza. E quelle volte in cui ho preso l’influenza. E poi ultimamente quando abbiamo dovuto scongiurare un attacco di morbillo. Tutte queste volte mi hanno imposto di non baciarti. Per proteggerti l’ho fatto. Ma sappi che non c’è stata una volta in cui non abbia sofferto. Perché ti bacerei sempre. Perché ti bacerò per sempre.…
Piccole cose
C’è una strana convinzione che per cambiare le cose, occorrano gesti enormi, eclatanti, che richiedono sforzi incredibili. Niente di più sbagliato: è stato dimostrato – e lo sperimento anch’io quotidianamente – che per modificare una situazione, un atteggiamento, bastano davvero dei piccoli gesti, delle quisquilie, delle banalità anche, che però hanno il potere di migliorare il nostro mondo. Così anche in amore: dopo aver piantato il primo semino nel cuore – la fase di innamoramento – occorre grande dedizione, pazienza e impegno quotidiano per far crescere la pianta robusta e forte. Questo si concretizza in piccoli gesti, caratteristici di quella coppia, che magari agli occhi di terzi appaiono stupidi e insulsi, ma che invece non fanno altro che cementare e rendere ancora più coinvolgente la routine di tutti i giorni. Ci stavo ragionando l’altro giorno, leggendo su Bigodino.it l’articolo che elencava le 35 piccole cose che ravvivano il rapporto di coppia: così come sempre – ormai è una bella consuetudine!…
Cosa non si fa per amore!
Per dimostrare l’amore occorrono gesti eclatanti? Credo piuttosto che servano piccoli gesti, che magari richiedono un piccolo sforzo, e che proprio per questo diventano eclatanti. Come per esempio, andare allo stadio a tifare per la squadra che da sempre non sopporti solo per amore. Una cavolata? Sì, può darsi, ma fino a qualche tempo fa mi costava fatica ed era motivo di grandi litigate con lui. Proprio sabato scorso mi sono ritrovata in curva allo stadio di Berlino ad assistere dal vivo alla finale di Champions League tra Juve e Barcellona, tra l’altro in curva in mezzo ai tifosi più tifosi che c’erano. Io da sempre tifosa interista, lì a fare il tifo per la Juve, la nostra acerrima nemica. Eppure. Eppure non avrei mai pensato di potermi divertire così tanto, di provare simili emozioni nel sentire l’inno dal vivo, vedere quei grandi campioni a pochi metri da me, guardare lui avere gli occhi pieni di luce e di commozione.…
Basta poco
Capita. Capita soprattutto quando a maggio c’è un freddo e una pioggia che sembra novembre. Capita quando sei preoccupata per chi ti sta a fianco. Capita quando tutti i tuoi sogni o quelli per cui ti sei fatta un mazzo tanto nell’ultimo periodo sembrano vacillare, essere meno solidi. Capita quando qualcosa nella tua vita cambia, e così facendo, sembra andare a togliere un mattoncino nella fragile torre di Jenga che ti eri costruita. Che sì, starà su lo stesso, perché tu quel vuoto lo saprai andare a riempire comunque, ma adesso che paura che fa, quando sembra essere pericolante. Capita che saltino degli appuntamenti importanti e che questi non vengano rimpiazzati con dei nuovi. Capita che anche il tuo astrologo preferito ti confermi che è un periodaccio, in cui le cose non vanno come dovrebbero e tu sei sempre incazzata con tutto e tutti. E se lo dice lui, che ci azzecca sempre… Capita che anche con lui non ci…
Piccoli gesti
Piccoli gesti. C’è bisogno di piccole cose, di un pensiero in pillole per sentirci amati, vivi. Più volte in questi giorni, mi è capitato di leggere su Facebook status di miei amici che invocavano piccoli gesti, un segno, un accenno per ritrovare la fiducia di andare avanti, nella vita e in una storia. Perché è dalle cose piccole che si può partire e fare la differenza. Le cose grandi spaventano, abbiamo bisogno di segni a misura d’uomo per non sentirci scoraggiati da subito. Spesso, anche in una storia, le promesse grandi possono spaventare: il per sempre viene rifuggito perché troppo impegnativo, così anche il matrimonio, troppo formale. Allora, perché non partire dalle cose piccole, dai piccoli passi, fatti uno per volta, con calma senza fretta? Spesso ci proiettiamo con ansia e spasimo in un desiderio affannato di futuro, rischiando così di appannare il presente. Un errore che ho fatto anch’io in passato: pensavo, volevo, desideravo un domani, quando invece trascurando…
Il bacio del buongiorno
Il bacio del buongiorno. Esiste qualcosa di più sottovalutato e ignorato del bacino dato appena svegli a chi vogliamo bene? Ok, è sopravvalutato per tanti troppi motivi: scordiamoci, infatti, i baci appassionati dei film americani, dove lui si sveglia mezzo ignudo e bello come un dio greco e lei è tutta in ordine con la messa in piega e il viso bello e truccato. Macchè: la mattina due terzi delle coppie normali si sveglia in un campo di battaglia, lui sgarruppato e con i crostoni agli angoli degli occhi; lei sfattissima, con la faccia distrutta e due occhiaie che nemmeno un panda. Per non parlare dell’alito che altroché mentine, ci vorrebbe un tubetto di dentifricio intero. L’unica che ebbe il coraggio di parlarne apertamente fu Susan Mayer in ‘Desperate housewives’, quando osò proporre al neo marito madonna-quant’è-fico Mike Delfino il sesso mattutino solo ed esclusivamente post-mentine. Oh, che liberazione, finalmente un altro tabù è caduto, che non se ne poteva…