“Ti va di venire a far compagnia a mia figlia? Una volta a settimana, se non è disturbo”. Avevo 18 anni, non sapevo cosa volesse dire fare da dama di compagnia a una persona fragile. Ma i tuoi mi avevano scelta “a pelle”. E avevano ragione, perché da favore quale doveva essere, presto è diventato un piacere. Eravamo nate quasi lo stesso giorno, tu 20 anni prima, ma il giorno dopo. Entrambe eravamo laureate in lingue, amavamo i libri sopra ogni cosa, e stare in giro, visitare luoghi, conoscere gente. Venivo da te e ogni volta c’era qualcosa di diverso da fare: a volte delle traduzioni in francese, altre mi mettevo a trascrivere il tuo diario. Poi andavamo a messa insieme. A ogni compleanno e Natale, arrivavo con un libro. A Pasqua con un uovo di cioccolato. Ormai i libri me li commissionavi, e anche se sapevamo entrambe il titolo, te lo incartavo per lasciare l’effetto sorpresa. Uno degli ultimi…
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Le cose che contano
Le cose che mi hanno svoltato la giornata, ma no che dico, la settimana, ma no che dico, la vita nell’ultimo periodo: le colleghe che si sono offerte di aiutarmi in casa o mi hanno dato una mano con il lavoro; la signora che mi ha rincuorato, dicendomi che ce la faremo, che usciremo da questo periodo nero; il nuovo responsabile che mi ha detto che sono tra le contributor più preparate e brave; l’hugo e il cinema dopo giorni difficili; la famiglia, che c’è sempre; la signora che stamattina in posta mi ha fatto i complimenti per la punta di rosa della mia borsa; il messaggio del figlio della mia amica che voleva chiedere subito a Gesù di guarire Teo; gli amici che si prendono in carico i miei compiti nell’associazione di cui facciamo parte; le telefonate sincere e affettuose da parte di colleghe che non sono più soltanto quello; gli amici che ogni giorno si fanno sentire; le…
La casa sulla roccia
Abbiamo tutti paura di invecchiare. Quando facciamo gli anni, la frase più ricorrente è: “Stavo meglio gli anni scorsi”. Gli acciacchi, la perdita di lucidità, la minor resistenza e vigore… Fa paura vedersi cambiare. Ma tu no, tu hai voglia di scoprire come sarà con i capelli bianchi e la schiena curva. Ogni volta rimproveri chi si lamenta dell’età, rispondendo: “Invecchiare è una conquista e un privilegio, ringraziate per ogni compleanno che passa”, rimettendo nella giusta prospettiva noi e le nostre inutili lamentele. Hai rimesso in carreggiata tanto di me. Ero una che pensava solo alla carriera, ma poi cosa me ne faccio di un lavoro prestigioso se non ho una famiglia dove tornare? Ero una che pensava solo ai soldi, ma poi che me ne faccio se non ho con chi condividere emozioni e ricordi? Ero una che si lamentava del tempo che scorre, ma poi ho capito che è bello svegliarsi ogni giorno più vecchi se si ha…
Accendete il Natale
Quest’anno sto faticando e non poco a sentire lo spirito del Natale, nonostante tutt’intorno sia già festa. E non perché voglia fare la bastian contrario. Ma ultimamente la vita mia e di chi amo è una strada inerpicata e faticosa, piena di rovi e pericoli. Il fatto di non sapere come arriveremo a Natale, e come lo festeggeremo, mi inquieta. Perché per me Natale son le piccole tradizioni che in questa vita abbiamo creato insieme e che la malattia sta provando a portarci via. Anche stamattina pareva cominciata nel peggiore dei modi – Nara è scappata, causando un crepacuore a me e una caduta a mio suocero -, ma poi la giornata ha preso una piega diversa, con un complimento da parte di una collega e con una mail di una persona che ha rispettato la parola data, facendomi un regalo enorme. E poi c’era il sole, dopo giorni di pioggia. E una giornata di sole non può essere una…
Joker sono io
Sono uscita dalla sala profondamente turbata. Ammutolita. Sconquassata. Volevo piangere, ma non ci sono riuscita. Come quando attraversi un dolore troppo forte. Come quando attraversi un lutto. Ho avuto il magone per gran parte del tempo. Quando lo prendevano a calci, quando si prendevano gioco della sua ingenuità, quando nonostante tutto provava a credere ancora nel sorriso, nella speranza. È solo un film, il personaggio è appunto un personaggio, dei fumetti tuttalpiù. Eppure non riuscivo a non pensare a quanti vivono ai margini, reietti e derisi dalla società, spezzati e poi gettati, cui non resta che rimanere aggrappati alla propria dignità, e spesso viene tolta pure quella. Al punto che, non avendo più niente da perdere, non gli resta che provare a farsi giustizia da sé. Un film è solo un film, tutto resta circoscritto al grande schermo. Ma quando ti lascia un interrogativo che non ti dà pace, allora ha fatto un buon lavoro. Quante volte con un mio…
Il cancro è un dono?
Il cancro è un dono? Lasciate che vi racconti non una, ma la mia, la nostra storia. Questa è la faccia di due giovani, che la mattina stessa si sono dovuti svegliare alle 6 per recarsi in ospedale per l’esame che ogni tre mesi decreta una sentenza. Questa è la faccia di due giovani che hanno messo in attesa la loro esistenza, una vita in cui la musichetta in sottofondo suona all’infinito e non smette, non smette mai. La sua è la faccia di una persona stanca, trasfigurata dal dolore, sfinito dalle cure, che spesso vuole farla finita, ma che sempre continua a lottare perché sa che non ha scelta, se vuole rimanere qui. La mia è la faccia della paura nascosta da un sorriso, della sospensione, dell’attesa. Alla nostra età, quando i nostri coetanei frequentano gli ospedali per fare morfologiche o amniocentesi, noi attraversiamo il reparto di oncologia, per farci dire se c’è ancora un futuro. A volte ci chiediamo…
Il mio sole
Lasciate che vi racconti una storia. Ieri a Milano e dintorni era una giornata davvero uggiosa, pioggia e vento, fuori e dentro. Un freddo che nemmeno a dicembre. Teo stranamente era su di morale, fino a ieri sera, poco prima di andare a letto. “Che c’è?”. “Sono agitato”. “Nooo, come mai?”. “Pensieri brutti”. Maltempo, fuori e dentro, dicevo. Stamattina, come sempre, mi sono svegliata di buon’ora, ho fatto colazione, ho lavato i piatti e rassettato la cucina, la mia routine di meditazione prima di cominciare a lavorare. Lavo i piatti e penso, o meglio non penso. Fuori c’era un bel sole, inaspettatamente. Le previsioni si sono sbagliate stavolta, pensai. Avevo paura di come si sarebbe svegliato Teo, se fossi stata in grado di tirargli su il morale, oggi. Mentre sono assorta nel lavoro, sento tirar su la tapparella della camera, poi quella del suo studio. Poi, lo sento camminare veloce verso il mio studio: “Ecco che ora mi cazzia perché…
La tua felicità è la mia felicità
Non va. È un periodo così. Passerà, mi dico da ormai un mesetto. Manca il respiro, sto sempre in affanno, con il fiato in rincorsa: sarà questo caldo… Ma va, per quello basta accendere il condizionatore e sparisce. È una soluzione illusoria, ma funziona, dà sollievo, almeno per un momento. Ma per i problemi, per i pensieri, per le preoccupazioni, dov’è il telecomando del condizionatore? Dove l’avete nascosto? Che poi, bastasse solo quello… È che funziona sempre così: arriva il periodo in cui sei più presa, hai mille cose da fare, non sai da che parte girarti e ti piombano addosso mille altri pensieri, mille altre preoccupazioni, mille imprevisti da risolvere. E non sai dove sbattere la testa. Ed entri in un circolo vizioso, e ti sembra che non vi sia soluzione. E la luce in fondo al tunnel non si vede. Annaspi, cercando di arrivare alla fine del giorno, quando riuscirai a tornare nemmeno sai come in superficie e…
Il più bel San Valentino della mia vita
Non c’è niente al mondo che divida l’opinione pubblica più delle feste comandate: chi le odia e chi le ama, non esistono le mezze misure. Anch’io come tutti ho le mie preferite: per esempio, adoro il Natale per la sua atmosfera tutta luci e candele, ma sono indifferente alla Pasqua, non sopporto Capodanno e i compleanni perché non ci ho mai trovato niente da festeggiare, boicotto il Carnevale ma mi piace Halloween, anche se mascherarmi non rientra nella top ten delle ‘cose da fare prima di morire’. E San Valentino? Beh, da paladina dell’amore, per me è una ricorrenza piacevole nell’arco dei 365 giorni, un’occasione come un’altra per organizzare qualcosa di speciale per la persona che amiamo. Certo, consumistica un po’ lo è, ma solo per chi non vuole andare oltre il suo vero significato. Spesso ho incontrato persone che dicevano: “Per me è San Valentino tutti i giorni”, oppure “È un giorno come un altro”, salvo poi scoprire che…