Può trattarsi della fossetta sulla guancia, di come gioca con i capelli, del suo modo di abbracciarci: tante sono le piccole cose che ci fanno innamorare ancora di più dei nostri compagni. Gesti, movimenti, modi di fare che notiamo solo noi, che solo noi potremmo percepire mentre siamo in mezzo agli altri o che potremmo anticipare, poiché lo conosciamo meglio delle nostre tasche. Particolari che magari a un occhio esterno possono apparire insignificanti o anche fastidiosi, ma che per noi rappresentano quel dettaglio di cui non potremmo mai fare a meno, che lo caratterizza in mezzo a mille. La riflessione è partita leggendo questo articolo sull’Huffington Post, così mi sono ritrovata come al solito a rivolgere alle mie amiche e amici di Facebook la fatidica domanda: qual è la piccola cosa della vostra dolce metà – modo di fare, difetto, qualità fisiche – che vi fa impazzire e che amate, tanto da non volerla cambiare mai? Per quanto mi riguarda,…
Tag Of ti amo
Più di un “Ti amo”
Tra due fidanzati o due innamorati, è normale come respirare, è consueto come l’albero addobbato il giorno di Natale: dirsi “Ti amo” viene con una naturalezza incredibile, in alcuni casi perché magari è abitudine, in altri “perché così si fa”, in altri ancora perché lo si sente e lo si crede veramente. Ma spesso la vita insieme è costellata anche di altre frasi, di altri gesti che forse valgono ancor più di un “Ti amo”, perché questo amore lo dimostrano con i fatti o con le parole giuste dette al momento giusto. La riflessione mi è venuta spontanea, leggendo questo articolo su Donna Moderna: qual è la stata la frase o le frasi che è stata ancora più importante di un “Ti amo”? Così ho girato questa domanda alle mie amiche su Facebook e le risposte sono state come sempre sorprendenti: c’è la coppia pragmatica, quella romantica, quella pitagorica… ma in ognuna di queste c’è la volontà di andare avanti,…
Facciamo che sia per sempre
In principio fu un elastico. E già da lì, dovevo capire che era particolare e fuori dal comune. Un banalissimo elastico, intrecciato a 8 sul mio ditino adolescente, con la promessa che sarebbe stato per sempre, infinito, così come l’otto che disegnava sulle mie dita. Poi fu un anello della Breil regalatomi per il mio 17° compleanno, con la frase: “Io so già che tu sei lei, mettitelo quando ti sentirai sicura della stessa cosa”. L’ho indossato all’uscita dall’ospedale dopo che la prima operazione, ormai quasi dieci anni fa, andò bene: perché se eravamo riusciti a stare sulla zattera durante quella tempesta e io avevo continuato a remare per entrambi, allora cosa avrebbe potuto buttarci giù? Poi fu un anellino comprato da un venditore ambulante di colore, ribattezzato Matumba, durante il nostro primo torneo 24 ore di beach volley. Mi fece salire sulla panchina e tutto raggiante mi disse: “Guarda cosa stiamo facendo… Voglio farlo per tutta la vita con…
Ti prometto che…
In America sono un’usanza ormai consolidata: misero in crisi Mr Big a un passo dall’altare, prima di sposare Carrie Bradshaw, invece quel romanticone di Brad promise alla sua Angelina di farle trovare sempre al mattino una fetta di pane spalmata con il burro di noccioline. Si tratta delle promesse, ovvero una lista di buone intenzioni, alcune astratte, altre molto più pratiche, che uno scrive e poi recita all’altro sull’altare. In Italia non esiste ancora questa tradizione, anche se molte coppie si scambiano le loro promesse in momenti privati durante il gran giorno oppure davanti agli amici in lacrime dall’emozione. Trovando su Huffington Post un articolo (questo qui) che riportava le promesse scritte da Tom Miller per sua moglie, mi sono chiesta: “Quali sono le promesse che farei a mio marito prima di sposarlo?”. Ho girato la domanda alle mie fedelissime amiche su Facebook e queste sono le loro risposte. Cose romantiche, ma anche molto pratiche, cose che rendono felici e…
Più importante di un “Ti amo”
Quando si è innamorati, la cosa più naturale, più spontanea da dirsi è “Ti amo”… o forse no. Perché molti fanno fatica, perché lo ritengono banale, perché è un po’ scontato ed è quello che si dicono tutti, perché provano imbarazzo o non sono tipi da smancerie oppure perché preferiscono dimostrarlo con i fatti o dirlo con altre parole. In settimana, mi è capitato di imbattermi in un articolo pubblicato su Huffington Post che parlava proprio di questo, ovvero: quale frase è più importante di ti amo? Io ho rivolto la domanda alle mie amiche e lettrici su Facebook e le risposte sono state sorprendenti: ho scoperto un lato romantico dei nostri uomini, che spesso non vediamo oppure tendiamo a minimizzare, focalizzandoci solo sulle loro mancanze. E invece. Ecco le frasi più importanti di un ti amo, secondo voi. Perché alla fine non è importante come si dice l’amore, ma come lo si fa, come lo si dimostra. Perché l’amore…
Dono di gioia
“Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo”. Quando lessi questa frase di Charles Dickens, mi piacque subito perché la trovai innegabilmente vera. Non so se tutti noi abbiamo una persona del genere nella nostra vita, ma io di sicuro sì. E sei tu. Te che ho incontrato ormai 13 anni fa e proprio oggi su Facebook una ragazza che entrambi conosciamo virtualmente, ma nessuno dei due di persona, mi ha scritto: “Eh, ma mi sa che tu hai ancora la stessa faccia da ebete di quando l’hai conosciuto anni fa!”, alludendo a quanto potessi essere innamorata. Te che la vita non finisce mai di prendere a schiaffi, ogni volta barcolli sì, ma resti in piedi, inarrestabilmente. Te che hai sogni grandi e bellissimi e io dico che ce la faremo a farli diventare realtà tutti, ma tutti tutti. Te che hai paura del futuro – un po’ come tutti –…
“E ho detto… Sì!”
Tutto è nato per caso. Come le cose belle, del resto. Io pubblico un articolo sugli anelli di fidanzamento (questo qui) e la mia amica Alessandra mi lancia una proposta: “Ma perché non chiedi al tuo pubblico di spedirti la foto del loro e di raccontarti la loro proposta di matrimonio?”. Detto, fatto. Una volta lanciata la sfida, come sempre è stata raccolta da numerose donne (e anche qualche uomo) che non hanno saputo resistere al raccontare una cosa bella, un momento unico, irripetibile, al condividere una gioia. “Perché la felicità è reale solo quando condivisa”, scrisse McCandless nel suo diario poco prima di morire in Alaska, e questa è una vera verità. Tutte storie di uomini che ci provano, di donne emozionate, di due persone che sanno che la loro vita da lì in poi cambierà. Perché si tratta di una promessa, una promessa importante, e le promesse si mantengono, nel bene o nel male. Ecco i loro racconti:…
Undici
Alle parole ho sempre preferito i fatti. Io che ti vedo contro il frigo dei gelati all’oratorio e rimango fulminata. Il nostro primo esercizio insieme a pallavolo. Tu che imbranato mi chiedi se all’oratorio fanno tornei di calcetto. Io che imbarazzata ti chiedo il numero. Noi che usciamo insieme una volta. Tu che parti. Io che parto, ma ti penso. Io che ti chiamo dall’Irlanda, non una ma cento volte. Noi che ci rivediamo dopo le vacanze. Io che non resisto e te lo devo dire che sì, insomma, mi piaci. Tu che idem. Noi che ci diamo il primo bacio sotto le stelle davanti al nostro castello. Il nostro primo “Ti amo”. Tu che continui a giocare a calcetto. Io che ti vengo a vedere. Tu che mi fai arrabbiare. Io gelosa che ti sto per far cadere cellulare e chiavi della macchina nel tombino. Tu che mi abbracci. Noi che ci amiamo per la prima volta. E poi…
Dieci anni
Dieci anni. Dieci anni sono un tempo piccolissimo o grandissimo, a seconda dei punti di vista. In dieci anni può cambiare tutto o niente. In dieci anni un bambino impara a camminare, parlare e contare. In dieci anni la moneta unica europea è crollata sotto i colpi del capitalismo. Dieci anni: il tempo che ci vuole magari a una persona timida per conquistare la sua anima gemella. Dieci anni: il tempo che serve a un piccolo amico ‘peloso’ per stravolgerci la vita. Dieci anni: il primo compleanno in doppia cifra, uno di quelli che ricorderai per sempre. Dieci anni: il tempo che serve più o meno a uno studente per diventare medico, tra tirocini e svariate lauree. Dieci anni: il tempo che intercorre tra i venti e i trenta, tra i trenta e i quaranta… l’intervallo che ti costringe a fare un bilancio. Dieci anni sono un nonnulla forse per la Storia, ma sono un’eternità per la storia di ciascuno…
Auguri mamma!
Spero di riuscire a diventare almeno la metà della donna che sei tu e di insegnare ai miei figli almeno la metà delle cose che mi hai insegnato tu. Sei tutto per me. Ti amo, mamma.…