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maggio 16, 2014

La questione del frangettone

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Martedì sera, durante la partita di calcetto del mio moroso.
Io: “Lui mi ha conosciuto che ero senza frangetta…”.
Lui: “Com’era bella, pulcino!”.
Io: “Sì, lui vuole che me la levo e faccio ricrescere i capelli davanti…”.
Vale: “E perché non lo fai, se piaci a lui?”.
Io: “Perché così piaccio a me”.

Ieri sera, a cena tra amiche.
Ale: “Sì, lei è il classico tipo che se lui le dice: come ti sei vestita? La gonna è troppo corta, lei va a cambiarsi. Io invece sono il tipo che se mi dici: non ti sembra di essere un po’ troppo scollata?, io mi slaccio un altro bottone”.
Io: “Sì, anche a me continua a dire quanto non gli piace il mio frangettone, ma io vado avanti ad accorciarlo quando serve, perché mi piace così, fa parte di me”.
Ale: “Sì, a me nessuno deve dire cosa fare o come essere. Io sono io, stop”.

Oggi, puntata di Scrubs.
Drew: “Stasera ti porto a cena. Vestiti perbene d’accordo?”.
Denise: (sbuffa) “E perché?”.
Drew: “Perché è un posto carino”.
Denise: “Ah, non pensarci nemmeno. Non fa per me femminuccia. Ci vediamo stasera”.

(Se ne va. Drew resta lì come uno stoccafisso.)

Denise: “Drew mi ha chiesto di vestirmi perbene stasera”.
Elliot: “E tu che gli hai risposto?”.
Denise: “Che è una femminuccia. E che se lo può scordare”.
Elliot: “Perché?”.
Denise: “Perché non sono cose che fanno per me. E poi non lo voglio viziare, dopo si abitua troppo bene. Non ho intenzione di dargli troppe certezze”.
Elliot: “Ma lui è carino con te?”.
Denise: “Sì, moltissimo”.
Elliot: “E tu con lui?”.
Denise: (ride, quasi un ghigno) “Di rado”.
Elliot: “Allora dovresti farlo. In amore è importante concedere qualche vizio alla persona che ami. Non avere paura di avvicinarlo, perché è un tuo dovere farlo sentire sicuro di te, soprattutto se ti fa stare così bene”.

È vero, è bello fare le cose che fanno piacere a chi ci fa stare bene, ma molto dipende da come e con quale intenzione vengono richieste: se dietro la nostra scelta di mettere il tacco 12 c’è la volontà di compiacere il nostro lui o semplicemente ci danno sicurezza e ci fanno sentire più belle e desiderabili, allora può starci; se invece, è solo un modo per tenere a bada il cane rabbioso della gelosia o per far sentire lui più ‘uomo che comanda’, reprimendo i nostri desideri, allora lì forse c’è qualcosa che non va.

Disubbidire è sempre stata la trasgressione più amata, quella che ti fa sentire libero, sin da piccoli, ma presuppone anche che dall’altra parte ci sia qualcuno che comandi e che ci imponga qualcosa che non vogliamo. A questo punto, il rapporto è impostato in modo malato, dove c’è una personalità forte, dominante e una priva di personalità, sottomessa.

Fare qualcosa perchè ce l’ha chiesto lui, a noi non costa nulla e a lui regala un sorriso, fa star bene anche chi lo fa, ma dipende anche da cosa ci sta chiedendo: lui da sempre insiste sulla questione del frangettone, dice che ho un bel musetto e che è un peccato nasconderlo dietro una coltre di capelli scuri, quindi vorrebbe che io li facessi ricrescere. Ma io non ci sto.

Il mio frangettone si accompagna bene con i miei occhiali, mi dà quell’aria più da intellettuale che mi piace tanto, è pratico e poi rappresenta l’anarchia: me lo accorcio quando e come voglio io e anche la prima volta che mi feci la frangia, fui io che presi in mano la forbice e zac!, diedi un taglio senza remore alla mia vecchia vita. Il mio frangettone mi tiene compagnia e mi protegge dagli sguardi indiscreti e valorizza quel musetto che invece a me non è mai granchè piaciuto. Il mio frangettone mi fa sentire bella anche quando è storto, tutto malandato, quando si vedono le rose, così imperfettamente perfetto, proprio come me. Il mio frangettone è la mia copertina di Linus e nessuno mi potrà mai far separare da lui. Finchè non lo vorrò io.

È vero, in amore è importante concedere qualche vizio alla persona che amiamo e farlo sentire sicuro… ma se la cosa che ci richiede non fa sentire sicure noi? Amo fare le cose che piacciono a lui, che lo rendono felice. Ma certe volte bisogna anteporre la propria felicità a quella degli altri per essere davvero felici insieme.

amore coppia essere felici far felice l'altro felicità frangetta frangia
by Francesca Favotto | no comment
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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