È appena iniziato, ha solo 12 giorni questo 2015 nuovo di pacca, eppure mi ha già insegnato tanto, tantissimo. Chè è vero che ho quasi trent’anni, ma a maggior ragione non si finisce mai di imparare.
Ho imparato che le cose più belle sono quelle fatte in semplicità, senza grandi artefatti o preparazioni. A Capodanno io e Teo ci siamo concessi una minivacanzina dal mondo e da tutto nei nostri luoghi del cuore, in provincia di Bergamo. Siam partiti nel pomeriggio, finito di lavorare, abbiam fatto la spesuccia e poi mi son messa a cucinare il nostro cenone: una pasta aglio, olio e peperoncino veloce, qualche antipastino ed eravamo così felici di stare insieme, che ci bastava solo la presenza l’uno dell’altra. Ci siamo rintanati lì qualche giorno, isolati da tutto e da tutti, abbiamo visto qualche film, letto moltissimo, fatto molte coccole e ci siamo riposati, come non succedeva da tempo, andando anche alle terme e facendo un giro in città. Non esagero nel dire che è stata una delle vacanze più belle della mia vita, è stato tutto perfetto, senza fare nulla di particolare. Eravamo io e lui, un paio di libri, qualche buon film e tanti fazzoletti sporchi per via dell’influenza che entrambi avevamo, ma non potevo essere più felice.
Ho imparato che se uno tiene a te, te lo dimostra in qualsiasi modo. Il 2015 si è concluso un po’ in affanno, con parecchie delusioni sul piano interpersonale, che però mi hanno aiutata ad aprire degli occhi un po’ appannati. Questo nuovo anno si è aperto con la consapevolezza che accanto a me ho persone stupende che mi vogliono bene e che ci tengono e che me lo stanno dimostrando in ogni modo, dal semplice “Parliamone, dai!”, al “Ti do una mano, se vuoi!”. Nella settimana appena passata, avevo una scadenza di lavoro da rispettare e troppo lavoro da sbrigare tutto da sola. Così mi sono ritrovata una task force volontaria di aiutanti, che mi hanno dato una grossa mano nel portare a termine la consegna, non facendomi perdere la commessa. Inutile dire quanto fossi felice e quanto il mio cuore traboccasse di gratitudine.
Ho imparato che i regali più belli sono quelli inaspettati. “Non era in programma, ma era una cosa che volevo condividere anche con te e così te l’ho preso!”. E ti ritrovi tra le mani un biglietto per il concerto dei Negrita, così senza un vero motivo. Ma forse il vero motivo è che questa persona ti vuol bene davvero, e comunque l’avevi già capito, senza nessun biglietto a testimoniarlo.
Ho imparato che il tempo trascorso in famiglia è oro prezioso. Forse sarò l’unica, forse sarò impopolare, ma io amo le feste proprio perché ci si prende del tempo per stare in famiglia, per pranzare o cenare insieme, per guardare la tv tutti assieme sul divano. Adoro quando vedo i miei zii sotto Natale, quando ci si ritrova a tavola e si ride e si scherza. E si accumulano attimi di vita, esperienze indimenticabili, ricordi incancellabili. E confermano i valori che tu vorrai dare, alla tua di famiglia, quando ne avrai una: che non c’è gioia più grande dell’avere qualcuno che ti ama, che non c’è problema che non si può risolvere con un sorriso, che la fortuna più grande è potersi trovare con i propri cari intorno a un tavolo e ricordarsi di quanto è bello condividere la felicità.
Questo è tutto quello che ho imparato finora. Questo 2015 è appena iniziato e io non vedo l’ora di viverlo.
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