Son settimane convulse, difficili, veloci, confuse: a luglio sembra che il mondo debba finire, che ad agosto nessuno sia più rintracciabile e così tocca fare il lavoro di due mesi condensato in uno solo. Non vi nego di essere un po’ stanca, svuotata e stanca al punto che la mia testa, sentendosi già in vacanza, non vuole collaborare.
Così è successo settimana, proprio per il post di DuemilaeCredici: di solito lo scrivo al martedì, ultimamente per la scarsità di tempo slittava al giovedì, settimana scorsa è stato saltato a più pari direttamente, con mio grande rammarico. Continuavo a trascriverlo e a depennarlo di giorno in giorno sull’agenda, fino a che dal venerdì… non è passato a questo martedì: all’inizio mi sentivo un po’ in colpa, perchè mi sembrava di non tener fede al mio impegno, al lavoro, ma poi mi son detta: è un segnale del tuo corpo, se di solito ce l’hai sempre fatta e stavolta no, vuol dire che sei scarica, che devi darti tempo, che arriverà il momento propizio per scrivere un post migliore. E così è stato.
Effettivamente, ripensandoci, settimana scorsa non avevo in mente nulla da dire, nessun pensiero, tutto quello che avrei scritto, sarebbe risultato forzato, buttato a casaccio, poco sentito… E invece oggi. Oggi sento che è tutto vero: che ci accaniamo per fare, per disfare, per raffazzonare momenti, che se solo ci ascoltassimo meglio, verrebbero da sè.
Quindi, SeDici che sei stanco, fermati, aspettati, ascoltati: il tuo corpo ti lancia in continuazione messaggi che deliberatamente scegliamo di ignorare, sacrificandoci in nome di cosa? Più lavoro, più ricchezza, più riconoscenza? Rallentare non significa non fare, solo rimandare al momento giusto le cose da fare: nessuno ti chiede di procrastinare a mai, ma solo a quando sei più pronto. In questo tempo di vacanza, lasciati guidare dal tuo corpo, lui sa davvero cosa è meglio per il tuo benessere. Se non hai voglia di fare una cosa ora, la farai poi; se non ne hai voglia mai, allora forse è sintomo che quella cosa ti disturba, ti annoia, ti fa male. Le risposte le abbiamo tutte dentro di noi, basta mettersi in ascolto.

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