Finché ti cercano per le tue capacità, ma poi “Ah, perché, ha un costo?”.
Finché ci sarà sempre il cugino Pino che sa scrivere, fare siti, creare… meglio di un professionista.
Finché vorranno pagarti una caciotta e una banana, “perché che ci vorrà mai a mettere insieme due parole?”.
Finché ci saranno pezzenti che accetteranno condizioni inique pur di “lavorare”.
Finché non ci sarà rispetto per chi si fa il culo nei bassifondi e dal giorno alla notte ti lasceranno senza lavoro.
Finché terranno buoni gli imprenditori promettendo loro mari e monti, salvo poi non concedere loro nemmeno l’ombra di un prestito, e costringendoli a chiudere.
Finché manderanno i miei amici operai in fabbrica senza garantir loro il minimo sindacale dei dispositivi sanitari.
Finché l’informazione sarà affidata a chi scrive “affianco”, intendendo accanto.
Finché si discuterà del prezzo di ogni cosa, senza mai prenderne in considerazione il valore.
Finché sarà l’occasione per fare la festa AI lavoratori, e non DEI lavoratori.
Finché in redazione al posto mio ci sarà chi non ha colto la sfumatura di significato della frase precedente (perché anche a questo servono le preposizioni semplici, lo sapevate?).
Ebbene, non ci sarà un cazzo da festeggiare.
Buon Primo Maggio (ancora e sempre) in trincea.
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