Un altro 6 sul calendario. 3 mesi che non ci sei più. Una data che coincide con l’ennesima prova: oggi è cominciato il secondo lockdown.
Il primo ero confidente, non sapevo a cosa andavo incontro, ma c’eri tu a dirmi che tutto sarebbe andato bene. In questo sono completamente da sola.
Prima dovevo proteggere te da un virus malefico che ti avrebbe compromesso, ora di proteggermi dal virus non me ne frega un cazzo; mi interessa di più arrivare integra alla fine di questo cammino.
Che poi chissà quando arriverà, questa fine… A me interessa arrivarci ancora fedele a me stessa. Arrivarci con quell’entusiasmo, quella voglia di vivere, che nonostante tutto non ho mai perso.
Durante il primo lockdown la novità mi ha dato linfa e spinta: ho fatto nuovi progetti, ho sognato, ho segnato sulla mia agenda dei desideri. Appena si è potuto, ho dato concretezza a ciò che fino a quel momento era rimasto solo in potenza.
Ora è tutto diverso. Ora non ho più la forza di trovare nuovi stimoli, ora devo solo sperare che questa situazione paradossale non mi porti via tutto.
Devo lavorare su me stessa ancora una volta, per trovare un mio nuovo equilibrio, che non si fonda più su due gambe, ma su una sola: la mia vita.
Oggi è stata una giornata strana: pesante, perché sentivo la “responsabilità” della solitudine, quindi la tua mancanza sempre troppo presente; ma felice: ho portato a casa delle interviste costruttive, arricchenti, un bicchiere di vino e due chiacchiere capitate al momento giusto.
Eppure stasera sono crollata contro il muro, abbracciata alle nostre due cagnoline, e ho pianto. Sono forte, ma sono stanca di esserlo.
Vorrei che per una volta nella mia vita la mia vita andasse liscia come quelle vite, che però alla fine denigro.
Perché siamo portati a invidiare condizioni che non desideriamo affatto? Sono solo stanca di lottare. Ma tanto tanto riconoscente del fatto che nonostante sia grondante di sangue e non ci veda più da un occhio, continuo a rialzarmi e a combattere sul ring. Il ko non è contemplato. Mai.
6 novembre, 3 mesi che non ci sei più: porca troia se questa vita mette all’angolo. Ma mi sono allenata così tanto prima che ora so esattamente come schivare l’avversario. E poi ci sei tu a motivarmi e ad asciugarmi le ferite. Lo sento. Ti sento.
[A te, Amica cara e lontana, che provi il mio stesso dolore]
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