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  1. settembre 3, 2020

    Fallo per te

    • Strettamente personale
    Fallo per te

    Amore mio bellissimo, sono andata ad Arese alla fine e ho trovato i pantaloni che avevamo preso insieme online, ma che non mi andavano bene. Ci ho abbinato una maglietta bianca, che prima mai avrei preso, perché “troppo per me, ma poi quando la metto?”. L’ho presa perché secondo me mi dona, perché adesso la sento più mia. Così come ho comprato un paio di pantaloni zebrati: l’avresti mai detto? Ma mi va di osare, di provare qualcosa di nuovo per vedere se si abbina alla nuova me. E alla nuova me tutto questo piace. Sei stato tu a spronarmi a uscire dal mio guscio. Mi dicevi: “Sei bellissima, scopriti, mostrati”. Eri tu a farmi quegli scatti maliziosi, ed eri l’unico a sapermi leggere dentro. Perché in quelle foto mi vedevo bella anch’io. Mi hai educato alla consapevolezza di me stessa, a essere sicura di me perché non c’è davvero nessun’altra che può eguagliarmi. Mi dicevi che ero unica, che…

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  2. luglio 27, 2020

    La cura nelle parole

    • Strettamente personale
    La cura nelle parole

    Questo è il mio albero. È un albero sghembo, il piede destro dovrebbe aderire bene alla coscia sinistra e stare più su, il ginocchio dovrebbe aprirsi di più, le braccia dovrebbero stare più dritte. Ma quando ho iniziato yoga, il piede destro non arrivava nemmeno al ginocchio e le braccia non riuscivo a tenerle nemmeno davanti al petto nella posizione di preghiera. Sto ancora migliorando, ma ora sto nella posizione, e ci sto comoda. C’è voluta tanta pratica, e non mi sono mai data per vinta. Soprattutto non mi sono mai detta: “Non ce la faccio”. Nello yoga come nella vita. Piuttosto: “Con questo metodo non mi riesce, cambio modalità”. Perché le parole sono importanti, le parole sono già azioni. Dire la parola giusta o sbagliata cambia tutto nel modo di affrontare la vita. Ieri Teo è stato male. Tornando a casa, mia suocera mi fa: “Non sta bene”. Nel pomeriggio, però, passata la burrasca, gli era tornato un filo…

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  3. luglio 23, 2020

    Voglio essere leggera

    • Strettamente personale
    Voglio essere leggera

    Nell’armadio ho un paio di shorts e una salopette di jeans, messi una volta e poi accantonati perché non mi salivano più. Li conservavo nella speranza che mi sarebbero riandati a pennello un giorno. Li tenevo lì come monito a prendermi cura di me, senza in realtà trovare mai la spinta per farlo. Il solo fatto che fossero tra i miei pezzi preferiti non bastava come sprone. Fino a che una cinta che non si allacciava più e l’inasprirsi della malattia di Teo non mi hanno fatto scattare qualcosa. Gli ultimi mesi sono stati l’inferno: sapete, il cancro è un’enorme montagna di merda che ti piove addosso, e più cerchi di spalarla via da te, più cresce e ti sommerge. E la combo cancro più pandemia è stata un incubo. Così mentre il mio cuore e la mia testa si facevano sempre più pesanti, io ho capito che per contrasto dovevo diventare più leggera. Perché aggiungere zavorre a un’anima pesante…

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  4. luglio 22, 2020

    Risplendo

    • Strettamente personale
    Risplendo

    Non vivrò fino alla vecchiaia. Spesso mi trovo a dirlo come battuta, ma non troppo. A 10 anni avevo responsabilità di una ventenne, a 20 i pensieri di una cinquantenne, a 35 le preoccupazioni che non augurerei a nessuna età. Sono sempre stata misurata, dentro le righe, responsabile. I miei coetanei mi definivano seria, in realtà volevano dire vecchia. Anche sfigata a tratti: tra le amiche non ero mai quella che spiccava, nascosta sotto maglioni lunghi, occhiali spessi e pile di libri. Ho sempre saputo contrastare però la mia serietà con la battuta pronta e una voglia innata di ridere, nonostante tutto. Infatti, ero anche quella simpatica. Simpatica, seria e un po’ sfigata: Teo mi ha sempre detto che ero bella, ma ho finito per credere alle voci dentro di me. Mi bastava essere bella per lui, ma per me? Continuava a dirmi che ero bella anche quando sono arrivata a sfiorare l’obesità. Mangiavo per lenire il dolore: prendendo i…

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  5. giugno 26, 2020

    Wēijī

    • Strettamente personale
    Wēijī

    L’ultima volta che sono stata a Milano è stato 4 mesi fa per un aperitivo su un progetto fichissimo. Poi questa quarantena mi ha portato via tante cose: appena prima del lockdown avevo fatto dei colloqui per un lavoro per cui sarei stata presa, ma con la pandemia l’opportunità è svanita. Ieri sera sono tornata a Milano dopo 4 mesi per un aperitivo su quel progetto fichissimo. Tante cose sono svanite, ma questo progetto no. Durante la pandemia son cresciuti. Io son cresciuta. E a breve le nostre strade si incroceranno. Sono tornata a casa piena di energia, di idee, di vita nuova. Nonostante la vita ci metta del suo a scoraggiarmi, io sono carica. Mi sento bene, mi sento forte. Sicura di me. Ho cominciato dai capelli, ma non è mai solo questione di look, si sa. Ieri Teo mi ha detto: “Non credere a chi ti apprezza e ti stima solo per quello che fai per me. Tu…

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  6. giugno 21, 2020

    Non voglio scegliere

    • Strettamente personale
    Non voglio scegliere

    Ci vogliono o madri o figlie. O amiche o nemiche. O sensuali o pudiche. O amanti o amate. O mascoline o femminili. O sogni o incubi. O sante o puttane. Questo periodo di difficoltà mi ha regalato una consapevolezza mai avuta prima. Posso essere tutto. Sono sempre stata tutto. E non voglio scegliere.…

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  7. giugno 5, 2020

    Cambio taglio, cambio vita

    • Strettamente personale
    Cambio taglio, cambio vita

    Cambio taglio più o meno come cambio uomo. Teo lo amo da quasi 18 anni, il mio taglio con capello lungo scalato lo ho credo da più di 20. Sono abitudinaria, sono monogama: se mi affeziono, se ci sto bene, ci sto per sempre. Questa quarantena mi ha tolto tanto, ma mi ha dato altrettanto: una nuova consapevolezza, una nuova forza, una nuova voglia di dedicarmi a me. Perché sarò tutto quello che mi rimarrà fino alla fine. Si è innescato un processo di cambiamento dentro di me che presto si manifesterà in qualcosa di nuovo anche al di fuori. Intanto ho cominciato a sgretolare quelle piccole certezze che mi accompagnavano da decenni, come i miei capelli lunghi. Ci ho dato un taglio, per ricordarmi della svolta che voglio dare alla mia vita, da adesso in poi. Si dice che quando una donna cambia, parte dai capelli. E non c’è nulla di più vero. Per alcune cambiare look è facile…

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  8. maggio 1, 2020

    Buon Primo Maggio un cazzo

    • Faccio cose vedo gente...
    Buon Primo Maggio un cazzo

    Finché ti cercano per le tue capacità, ma poi “Ah, perché, ha un costo?”. Finché ci sarà sempre il cugino Pino che sa scrivere, fare siti, creare… meglio di un professionista. Finché vorranno pagarti una caciotta e una banana, “perché che ci vorrà mai a mettere insieme due parole?”. Finché ci saranno pezzenti che accetteranno condizioni inique pur di “lavorare”. Finché non ci sarà rispetto per chi si fa il culo nei bassifondi e dal giorno alla notte ti lasceranno senza lavoro. Finché terranno buoni gli imprenditori promettendo loro mari e monti, salvo poi non concedere loro nemmeno l’ombra di un prestito, e costringendoli a chiudere. Finché manderanno i miei amici operai in fabbrica senza garantir loro il minimo sindacale dei dispositivi sanitari. Finché l’informazione sarà affidata a chi scrive “affianco”, intendendo accanto. Finché si discuterà del prezzo di ogni cosa, senza mai prenderne in considerazione il valore. Finché sarà l’occasione per fare la festa AI lavoratori, e non DEI…

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  9. marzo 27, 2017

    Come ero, come eravamo

    • Strettamente personale
    Come ero, come eravamo

    “Come ero | e come sono ora | dove ero | e come sento ora, lo so quello di cui ho bisogno, lo so”. Giorgia   Ero più giovane, avevo più entusiasmo, da qualche mese è spuntato il primo capello bianco, proprio nella frangetta. Ero più magra e più in forma, avevo più fiato, senza dubbio. Ero meno cinica, diciamo anche meno stronza: col passare degli anni, mi sono arrogata il diritto di dire sempre come la penso. Che senso ha essere circondata da ipocriti o gente che non si stima? Ero meno stanca: ora mi sembra sempre di stare in affanno, di rincorrere il tempo, invece che di dominarlo. Avevo meno lavoro: era anche vero che stavo agli inizi della mia avventura, che ancora mi appassiona, come il primo giorno. Ero più entusiasta, avevo molte più aspettative, sulle persone, sui rapporti, sul lavoro, anche sull’amore: sognavo la classica favola, un marito, due figli, un cane e la staccionata bianca.…

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  10. maggio 9, 2013

    Sì, cambiare

    • Faccio cose vedo gente...
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    Sei. E ripeto, sei. Per fare il marito perfetto servono sei personalità diverse. Oggi stavo leggendo Elle di marzo – da notare la puntualità con cui sono ‘sul pezzo’ – e mi sono imbattuta in questo articolo sul nuovo libro dello psicologo Steven Craig intitolato ‘I sei mariti che ogni donna dovrebbe avere’ , in cui l’autore sostiene che per far durare un matrimonio un buon marito dovrebbe saper cambiare il suo carattere e adattarsi alle diverse situazioni almeno sei volte nella vita. Poi se volete tentare la strada della immortale Liz Taylor, che invece che trovarsi un marito camaleonte, se ne è sposati anche più di sei, di uomini, beh fate pure. Il pezzo riportava che la soluzione affinché un matrimonio sia felice e immortale è che la coppia impari a crescere insieme, che lui soprattutto sappia plasmare il suo carattere per supportare la famiglia nel processo di evoluzione, dall’altare alla… tomba. Voi direte: “Che cce vò?” e invece…

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    by Francesca Favotto | 4 comments
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Chi sono

"...Non è Francesca", recita la canzone di Battisti. E invece sì, son proprio io.
Nasco a metà degli anni Ottanta, la settimana in cui i Dire Straits dominavano le classifiche mondiali con il loro successo ‘Money for nothing’, sotto il segno della Bilancia, ascendente Leone. Determinata e tenace, innamorata della vita e del bello, appassionata di musica fino al midollo (grazie ai Dire Straits nel mio trigono), sin da piccola preferisco i temi di italiano alle equazioni di algebra, inclinazione che mi porta a intraprendere studi a carattere umanistico. Linguista per necessità, ma giornalista per passione, ben presto scopro quant’è bello e divertente girare come una trottola in cerca di notizie. La serie tv ‘Sex and the city’ dà il colpo di grazia al mio destino: la vita di Carrie Bradshaw è troppo bella per non provare a realizzarla!

Un’insana passione per lo shopping unita alla curiosità per il fashion biz mi aiutano quindi a ‘masterizzarmi’ in Giornalismo di Moda, titolo che mi apre la strada in un settore pieno di sogni e di amore: quello del matrimonio! Fidanzata da quindici anni, cerco di apprendere più nozioni possibili sull’argomento, applicandole nella vita a due. A un rimpianto preferisco un rimorso, a un muso lungo un sorriso, al bicchiere mezzo vuoto sempre quello mezzo pieno, a una vita senza sogni per paura di non riuscire ad avverarli, ne preferisco una piena di cicatrici e sudore nel tentativo di esaudirli. Sognavo la vita di Carrie… e intanto non mi accorgevo che la mia è pure meglio.

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