Fine del mese in redazione. Tempo di riviste. Arrivano a fiotti e per me è una goduria: Glamour, Myself, Traveller… Tutti i mensili più interessanti finiscono sulla mia scrivania, pronti per essere sbranati in treno dalla sottoscritta. Lunedì trovo GQ, il mensile dedicato agli ometti, una lettura che però non disdegno nemmeno io, anzi: reportage interessanti, argomenti intelligenti, che esulano un po’ dal solito ‘Come rimettersi in forma prima dell’estate’ o ‘Le nuove tendenze in fatto di costumi’. Sul famigerato treno, mi trovo a sfogliarlo con voracità, come mio solito, quando incappo in un pezzo dal titolo “Cosa devi sapere prima di sposarti”. Ho pensato: “Ah ah, interessante! Cià va. Leggiamo un po’…”. Banale e scontato. Solito articolo in cui un uomo mette in guardia i suoi simili dai pericoli del trappolone (vedi alla voce matrimonio). Diciotto – e ripeto diciotto – avvertimenti dati da colui che c’è cascato a colui che sta per fare lo sbaglio. “È una roba sconvolgente”, “Farai sesso programmato”, “Passerai un sacco di serate a casa”, “Dipenderai”: ecco alcuni dei sottotitoli più geniali. Vabbè. Sarà difficile per voi ammetterlo o preferite non accorgervene, ma di fatto molte di queste cose (o quasi tutte) le fate già, che siate sposati o no.
“È una roba sconvolgente”: eh già. Il matrimonio stravolge, complica, insegna a stare il mondo. Vi capiterà di dovervi svegliare presto la mattina per preparare la colazione a vostra moglie o di portare fuori la spazzatura: no, non vi preoccupate, non vi state rincretinendo, state solo cominciando a guardare fuori dall’orticello del vostro egoismo, imparando a fare dei gesti carini per chi vi sta a fianco. Siete innamorati, ecco tutto, non è una malattia. Vostra madre lo ha fatto sempre per voi, per una vita. Ed è ancora viva.
“Farai sesso programmato”: e capirai. Effettivamente questo è un grosso problema. Pare che tutti – e dico tutti – gli uomini prima delle nozze siano degli stalloni purosangue con prestazioni giornaliere o quasi. Strano che immediatamente dopo il ritorno dalla luna di miele, queste quotazioni crollino inesorabilmente. O non la raccontavano giusta prima o preferiscono suscitare compassione tra i loro simili dopo. Piuttosto che stare a segnare le tacche sul calendario, perché non preoccuparsi di conquistare la vostra donna, imparando a stupirla e invogliarla a scegliervi giorno dopo giorno? Forse il fatto che il sesso scarseggi è anche un po’ colpa vostra, no?
“Passerai un sacco di serate a casa”: ora, tutto questo non è un male. Dopo una settimana di lavoro intenso, sbattimenti vari, impegni quotidiani di vario genere… arrivare a casa la sera, trovare un volto amico e passare la serata in tranquillità con colei che in teoria dovreste amare, non è così allucinante. E poi, potreste sfruttare il momento divano per recuperare alla grande con le prestazioni di sex session, ovviando al problema del sesso programmato, invece che fare il giro convulsivo tra tutti i canali di Sky Sport, guardando persino la partita di squash, salvo poi lamentarvene in modo spavaldo e goliardico con i vostri amiconi. Ci avevate mai pensato?
“Dipenderai”: sai che novità! Cioè, spiegatemi, prima di sposarvi invece eravate tutti autonomi, vero? E quella donna che vi preparava la colazione e ve la portava persino a letto, che vi stirava le magliette quotidianamente, che vi cucinava il vostro piatto preferito e vi aspettava alzate persino quando avevate compiuto il 30° anno d’età già da un pezzo, chi era? Un fantasma? Un’allucinazione della vostra mente? La differenza tra la nuova donna che ora vi sta al fianco e quella che l’ha preceduta è semplicemente che la prima sarà disposta a farvi le stesse cose, se solo saprete conquistarla giorno per giorno e meritandovele; la seconda, invece, causa l’amore incondizionato nei vostri confronti, ve le faceva a prescindere. Questione di prospettive.
Gira che ti rigira, vedi un po’, l’amore – e il matrimonio – sono legami che vanno costruiti e coltivati nel tempo: richiedono una grande dose di pazienza, condivisione e responsabilità. Troppo facile fare delle scelte importanti e poi addossare la colpa di ciò che diventiamo (e non ci piace) addosso all’altro. E poi, fatemi capire: tutte le volte che sento parlare gli uomini di matrimonio, pare che abbiano avuto la pistola puntata alla tempia al momento della proposta con brillozzo, mentre mi pare che non stia scritto da nessuna parte che a un certo punto della vita bisogna per forza sposarsi.
Leggendo fino in fondo l’articolo, mi è spuntato un sorrisino di circostanza: a volte voi uomini, soprattutto dopo che una donna vi porta fuori dal branco e vi lega per sempre, avete bisogno di questi piccoli rituali di gruppo per sentirvi ancora parte di un qualcosa. In fondo, GQ è il vostro giornale e noi siamo le intruse. Leggere un pezzo che vi faccia esclamare “Ha proprio ragione!” non è nulla di male e rimette le cose nel giusto ordine. Tanto poi lo sappiamo che la sera tornate da noi.
Franci è un post bellissimo! mi hai fatto ridere e poi…. ti vedevo, lì sul treno, a leggere l’articolo di GQ e a diniegare con ironia.
Ciao. Abbiamo scelto questo post per la homepage dei vostri blog! 🙂 http://www.style.it/news/dalla-community/dai-blog.aspx
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